Un Biaggi commosso ma sereno annuncia la decisione sofferta e definitiva. "Resterò legato all’Aprilia ma non come pilota. Non ho rimpianti e lascio da campione del mondo. Qui a Vallelunga ho iniziato e qui smetto" | C. Baldi, Vallelunga
Oggi Max Biaggi ha tenuto una conferenza stampa a Vallelunga. E' noto ora il destino del campione del mondo in carica della Superbike: si ritira dalle corse, come vi abbiamo anticipato negli scorsi giorni.
E’ un Max sorridente quello che si presenta ai numerosi giornalisti presenti nella sala stampa di Vallelunga e che annuncia il suo ritiro dalle competizioni.
«Sono stati venti anni indimenticabili – ha detto il Corsaro – e mi ritiro in uno dei momenti più belli della mia carriera, da campione del mondo. E’ un momento doloroso e lo sarà anche nei prossimi mesi, ma sono contento di aver preso questa decisione, perché ritengo sia il momento giusto. Ho dedicato la mia vita a questo sport – ha proseguito Max – con una passione che ha fatto la differenza e che mi ha consentito di ottenere traguardi incredibili. Ringrazio tutti quelli che ho incontrato in questi anni e che hanno comunque fatto parte della mia storia di pilota e di uomo. Non uscirò dall’ambiente e sto organizzando un futuro con Aprilia, ovviamente senza casco in testa. Aprilia ha rappresentato il filo conduttore della mia carriera. Le nostre strade si sono incrociate quando nessuno dei due aveva ancora conseguito grandi risultati ed è stato come con una bella donna, ci siamo amati, lasciati e ripresi. La mia decisione non ha nulla a che vedere con il contratto che mi era stato sottoposto dalla casa di Noale. Avrei potuto continuare alle stesse condizioni dello scorso anno, ma ho deciso diversamente. Mi ritengo un uomo fortunato perché ho deciso di smettere e non sono stato costretto a farlo. Altri piloti, come ad esempio Doohan, hanno avuto problemi fisici, mentre io ho potuto scegliere, ancora nel pieno di una perfetta condizione fisica.
Sino ad ora ho messo le corse e la mia carriera davanti a tutto, ma è venuto il momento di anteporre gli affetti al lavoro
Un ruolo importante l’ha avuto anche la mia famiglia. Ho due figli piccoli che voglio veder crescere e ai quali voglio stare più vicino. Sino ad ora ho messo le corse e la mia carriera davanti a tutto, ma è venuto il momento di anteporre gli affetti al lavoro. Inoltre mi sembra giusto dare spazio ad altri piloti. Non voglio fare come alcuni politici che non vogliono mollare la poltrona. E’ giusto che sulla mia moto salgano anche altri piloti che si potranno mettere in luce (Giugliano? nda). Lascio con il sorriso e dopo un’annata difficile ho preso una decisione ancora più difficile anche se il sapere di poter coprire ancora un ruolo nel mondo delle corse, legato ad Aprilia, rende questa decisione meno dura e stiamo valutando insieme un progetto a medio termine.
La scelta di Vallelunga non è stata certo casuale – prosegue Max – visto che qui ho iniziato a correre quasi per caso con la Sport Production. Mi ricordo che qui ho corso anche in 125 GP negli assoluti d’Italia, arrivando terzo. La moto era talmente piccola che in rettilineo ne approfittavo per distendere le gambe.
I momenti belli e brutti sono stati tantissimi. Tra i più belli gli inizi qui a Vallelunga, la prima vittoria di un GP in 250 e soprattutto la vittoria di Suzuka in 500 quando vinsi al debutto nella categoria. Ma non dimentichiamo i due titoli Superbike. Dopo un anno di sosta sono rientrato in un campionato nuovo e non è stato per niente facile. Non ho rimpianti e non ritengo di aver fatto grandi errori. Forse qualche volta non sono riuscito a raggiungere i risultati che mi ero prefissato e se ho commesso qualche sbaglio mi è comunque servito per imparare e andare avanti».
Fabrizio Frizzi
A questo punto il microfono passa all’amico Fabrizio Frizzi che ha voluto essere vicino a Max in questo momento così importate della sua vita.
«Ringrazio l’amico Max – ha affermato commosso - che ci ha regalato tante soddisfazioni, tante gioie e poche delusioni. Io ho visto quanti sacrifici ha fatto per fare la carriera che ha fatto e per conquistare i suoi tanti titoli. Ha saputo sempre gestire in modo perfetto il suo allenamento fisico e la sua alimentazione e lo ammiro sinceramente per la sua anima di ferro. Sono sicuro che ora che non salirà più in moto Max saprà mettere in mostra le sue caratteristiche umane che sino ad ora non sono trapelate e potrebbero essere l’arma vincente per il suo futuro. Max è forte e a volte spigoloso, ma tutti lo sono nei momenti difficili. E’ un uomo di grande umanità e di grande spessore e simpatia. Gli auguri di cuore tanta felicità».
Il microfono torna a Biaggi che afferma : «Presto vi farò sapere cosa farò nei prossimi mesi con Aprilia, ma intanto sappiate che sarò ancora in moto a Latina il 2 Dicembre per una gara di supermotard per aiutare la Fondazione Simoncelli. Voglio contribuire in maniera tangibile e non a parole ad aiutare la Fondazione di Marco».
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