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Si può dire che per il Max tedesco questo sia un po' come un ritorno a casa, visto che dopo aver iniziato nell’Europeo 250 ed aver corso in Supersport nel 2004, i suoi migliori anni Neukirchner li ha trascorsi nel mondiale Superbike dove ha debuttato con la Honda del team Klaffi per poi terminare nel 2010 con un'altra Honda, quella del team Ten Kate. Il suo anno migliore è stato il 2008 quando con la Suzuki del team Alstare ha conquistato il primo posto a Monza e Misano, il peggiore quello successivo, con il grave incidente nella prima variante a Monza che lo ha costretto lontano dalle piste fino alla gara di Imola dove si è nuovamente infortunato. Con la Honda Ten Kate Max non riesce a trovare lo stesso feeling che aveva con la Suzuki e allora emigra in Moto2 dove però non riesce mai ad emergere dall’anonimato. Da qui la decisione di tornare in Superbike grazie al suo ex manager ed ex pilota Mario Rubatto. L’italo tedesco ha allestito per lui un nuovo team e scelto la nuova Ducati Panigale per rilanciare Neukirchner nel campionato dove ha già disputato 125 gare ed è salito 10 volte sul podio. Dopo aver provato la sua Panigale al Mugello, ad Aragon e quindi a Jerez Max ci è sembrato entusiasta ed ansioso di cimentarsi nuovamente in Superbike.
Max com’è nato il tuo nuovo team?
«Ha fatto tutto Mario Rubatto che dopo aver preparato attentamente questo nuovo progetto mi ha telefonato per dirmi se volevo correre nel mondiale Superbike con la nuova 1199. Gli ho detto immediatamente di sì e ora sono il pilota del MR Racing Team».
Il mondiale Superbike è il mio campionato quello dove mi sento maggiormente a mio agio e questo mi aiuterà a far bene
Sei contento di tornare a correre nel mondiale Superbike?
«Sì molto. Ho corso per molti anni in Superbike ho conquistato 10 podi e due vittorie e ora il mio obiettivo è quello di tornare a far bene e di bissare i miei successi cercando magari di fare ancora meglio. Il mondiale Superbike è il mio campionato quello dove mi sento maggiormente a mio agio e questo mi aiuterà a far bene».
Cosa ci puoi dire della Moto2 ?
«E’ un campionato molto difficile. Le moto sono molto simili tra loro e quindi la competitività è altissima. Se non hai tutto perfettamente in ordine non puoi emergere, anche se ti impegni al massimo».
Hai già provato la Panigale. Che impressione ti ha fatto?
«Mi è piaciuta molto sin dal primo giro. Naturalmente dobbiamo ancora lavorare molto per metterla a punto, ma lo faremo con l’aiuto della Ducati e questo mi rende ottimista per il futuro. Il team poi mi ha fatto subito sentire il suo appoggio e ho lavorato subito molto bene assieme ai miei nuovi tecnici. Certo la Superbike è difficile, ma noi siamo pronti e determinati».
I tuoi obiettivi per la prossima stagione?
«Non mi pongo particolari obiettivi se non quello di dare il massimo e cercare di mettermi in luce. Non ho ancora visto in azione i miei avversari, ma so che sono molti e tutti molto bravi. Con l’aiuto della Ducati e della mia squadra sono certo che sarà una buona stagione».
Dorna gestirà anche la Superbike. Cosa ne pensi?
«Non ho mai avuto problemi con Dorna in questi due anni nei quali ho corso in Moto2. Sono certo che faranno bene anche in Superbike e che lavoreranno con professionalità per mantenerla a un altissimo livello».
Hai molti tifosi in Italia. Hai un messaggio per loro?
«Sia per noi che per la Ducati la prossima stagione rappresenterà una nuova e affascinante sfida. Spero che i miei tifosi italiani possano aumentare visto che corro con una moto italiana. Cercherò di dare il massimo per dare delle soddisfazioni ai miei supporters e di conseguenza anche a quelli della casa di Borgo Panigale».