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Il clima caldo e umido con qualche goccia di pioggia caduta verso la fine delle prove, non hanno impedito alle squadre presenti oggi a Misano di completare il test di alcune nuove coperture Pirelli e di lavorare sulla messa a punto delle rispettive moto, in previsione delle ultime tre gare del campionato. Melandri è stato ancora il più veloce ed ha preceduto di due decimi Carlos Checa. Il pilota Yamaha è stato sempre molto veloce così come il suo compagno di squadra che ha fatto segnare lo stesso tempo di Checa.
Ma il tempo sul giro non è stato certamente il dato più importante di queste due giornate, visto che squadre e piloti si sono maggiormente concentrati sui loro programmi di lavoro. Come ci ha dichiarato Giorgio Barbier – responsabile attività sportive Pirelli moto questa è stata l’unica occasione per Pirelli di poter disporre, su di una unica pista, della maggior parte dei team Superbike e di testare quindi sia alcune gomme in prospettiva 2012 che altri tipi di coperture da utilizzare probabilmente già nelle restanti tre gare del campionato 2011. Sembra che gli nuovi pneumatici siano piaciuti un po' a tutte le squadre tanto che Checa - (ascolta la sua intervista) – se potesse, le utilizzerebbe già da Imola.
Sono stati i test Pirelli ma anche i test di Toni Elias. Il pilota spagnolo ha dovuto interrompere le sue prove verso le 13,30 visto che lo aspettava un aereo per la Spagna dove domenica dovrà correre sul circuito del Motorland di Aragon con la Honda MotoGP del team di Lucio Cecchinello . Come ci ha confermato il team manager di BMW Motorrad Italia, Serafino Foti - (ascolta la sua intervista) – non sono bastati due giorni a Toni per adattarsi alla S1000RR. “La moto è molto grossa – ci ha dichiarato Elias – ed ho fatto fatica ad arrivare ad impugnare il manubrio perché il serbatoio è troppo lungo. Il motore è molto potente ed ha un’erogazione improvvisa. Non è semplice da interpretare e soprattutto non lo si può certo fare in poche ore”. Dello stesso parere anche Foti che non esclude che il rapporto tra lo spagnolo e la squadra BMW Italia possa proseguire nel 2012. Ancora molto positive le prove di Ayrton Badovini che ha portato a termine una settantina di giri ed ha fatto segnare il quarto tempo assoluto. Avrebbe fatto addirittura meglio senza un’innocua scivolata che lo ha fermato in un giro molto veloce.
Le prove di Elias ci hanno confermato che il passaggio dalla GP alla Superbike è molto meno facile di quanto si possa pensare e che non tutti i piloti si adattano facilmente alle moto derivate dalla serie. Ne sa qualcosa Checa che il primo anno fece molta fatica con la Honda Ten Kate, ma da quando è passato alla Ducati ha iniziato una nuova carriera e lo ha dimostrato anche oggi, quando verso le 13, con una temperatura esterna di oltre trenta gradi (asfalto 44) ha inanellato giri su giri senza sentire il caldo e nemmeno la fatica. Un ragazzino. Alla fine il pilota del team Althea ha fatto segnare il secondo miglior tempo, ma per lui questi due giorni sono stati solo un buon allenamento in previsione delle due importantissime gare che lo attendono a Imola tra una decina di giorni.
In casa Honda si è lavorato molto sulla parte elettronica oltre che sulle nuove coperture Pirelli. Questi test sono capitati davvero a fagiolo per la casa di Tokio che sta sviluppando il ride by wire in attesa di sapere se lo potrà utilizzare già nelle ultime tre gare di questo campionato. “Il dispositivo è piaciuto molto a tutti e tre i nostri piloti – ci ha confidato Carlo Fiorani – che possono ora sfruttare un’erogazione più fluida con meno possibilità di cadute. Certo Johnny non potrà più guidare di traverso – sorride Fiorani – ma i benefici saranno notevoli e ci consentiranno di lottare ad armi pari con chi il ride by wire lo utilizza da tempo”. Tutto confermato da Xaus che ci ha confermato il suo rientro nel round di Imola. “Sto bene – ci ha dichiarato Ruben – e il lavoro che stiamo facendo sulla parte elettronica sta dando ottimi risultati. La moto sembra un'altra e spero di far bene già ad Imola”.
Molti giri e molto lavoro anche per i piloti Kawasaki Sykes e Lascorz con lo spagnolo che è stato più veloce del vincitore del Nurburgring anche se per un solo decimo. Chris Vermeulen ha compiuto invece solo pochi giri questa mattina, ma non è più sceso in pista nel pomeriggio. Purtroppo sembra che il calvario del povero australiano non sia ancora giunto al capolinea. Proficuo anche il lavoro dei due tester Martin e Hoffmann che hanno portato in pista le moto laboratorio di BMW ed Aprilia
1. Melandri (Yamaha) 1'35.8;
2. Checa (Ducati), Laverty (Yamaha) 1'36.0;
4. Badovini (BMW), Lascorz (Kawasaki) 1'36.1;
6. Sykes (Kawasaki) 1'36.2;
7. Rea (Honda) 1'36.7;
8. Hofmann (Aprilia) 1'36.9;
9. Martin (BMW) 1'37.1;
10. Xaus (Honda) 1'37.4;
11. Elias (BMW) 1'37.8;
12. Vermeulen (Kawasaki) 1'38.4;
13. Tamada (Honda) 1'38.8.