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Chi pensava che una volta assegnato il titolo a Max Biaggi le due gare di Magny Cours non avrebbero avuto nulla da dire si sbagliava di grosso. Le motivazioni non mancavano a nessuno dei piloti della Superbike ad iniziare proprio da Biaggi che voleva dimostrare ancora una volta di essersi meritato il suo quinto titolo mondiale. Sono state due gare belle e combattute che andremo a ricercare su YouTube questo inverno verso la fine di gennaio, quando l’astinenza da Superbike si farà insopportabile. Per molti piloti queste sono state le gare dell’addio. Fabrizio ed Haga hanno dato l’addio al team Ducati Xerox. Un addio molto sofferto specialmente da parte di Fabrizio che con questa squadra ha avuto la sua definitiva consacrazione tra i top riders di questa categoria. Da lunedi Michel dovrà pensare al team Alstare ed alla Suzuki. Suzuki che ha dovuto salutare Haslam e Guintoli che correranno rispettivamente con la BMW del team ufficiale e (notizia dell’ultima ora) con la Ducati del nuovo team Liberty, che dovrebbe schierare anche Smrz. Smrz che lascia libera la sua Aprilia e la consegna proprio nelle mani di Haga. Ma lasciamo da parte gli intrecci di un mercato che si sta concludendo proprio in questi giorni (e che sarà a breve oggetto di un nostro dettagliato articolo) e torniamo alle due gare francesi. I protagonisti di queste due ultime corse sono stati anche i protagonisti di questa intensa stagione e sulla tortuosa pista di Magny Cours c’è stato spazio per tutti. Da Checa a Guintoli, da Haslam a Fabrizio e naturalmente a Biaggi, bravissimo a vincere l’ultima gara di quello che verrà ricordato come il suo campionato.
Ma ecco le nostre pagelle
Max Biaggi: beffato negli ultimi metri di gara uno, Max si è gettato anima e corpo nella seconda manche, con l’obiettivo di vincere e di mettere il sigillo definitivo ad una grande stagione. Ci è riuscito con una grinta che negli ultimi tempi – quelli del “ragioniere veloce” - non avevamo più visto. Non saliva sul podio dal'11 Luglio quando a Brno si aggiudicò la seconda gara. La voglia di vincere di questo pilota è impressionante e nonostante i cinque titoli mondiali, i dieci podi conquistati e le dieci gare vinte quest’anno, siamo convinti che Max si presenterà al via del prossimo campionato pronto a difendere il titolo con tutte le sue forze. Voto 9
Cal Crutchlow: non poteva trovare un modo migliore di dire addio alla Superbike. Una vittoria ed un secondo posto in due gare che lo hanno visto grande protagonista. Solo un anno fa il pilota inglese vinceva il titolo Supersport ed il prossimo anno verrà catapultato in MotoGP. Ma lui è pronto, perché Cal fa parte di quella nuova generazione di piloti che non conosce le parole “paura” o “limite”. Si preannunciano tempi duri per i santoni della GP. Ciao Cal ci mancherai. Voto 9
Michel Fabrizio: siamo sinceramente felici che abbia conquistato il podio in gara due, perché sappiamo quanto Michel ci tenesse a lasciare la sua squadra con un podio, con un risultato che potesse far felici i tecnici che per tre anni hanno lavorato con lui e lo hanno aiutato a crescere e a diventare uno dei migliori piloti della Superbike. Michel si appresta ora ad iniziare una nuova avventura proprio con il team che lo ha fatto debuttare nel mondo delle derivate dalla serie. In bocca al lupo. Voto 8
Sylvain Guintoli: Il francese quest’anno debuttava in Superbike e come sappiamo non è facile per i piloti che vengono dalla GP adattarsi a questo nuovo ambiente e soprattutto all’agonismo che regna in questo campionato. Sylvain non solo non è mai riuscito a vincere una gara, ma non è mai nemmeno salito sul podio. Lo avrebbe probabilmente fatto domenica, sulla pista di casa e davanti al suo pubblico. Purtroppo una inspiegabile penalizzazione con un ride trough e successivamente con l’esposizione della bandiera nera gli hanno negato non solo la gioia del primo podio, ma anche la possibilità di essere l’unico pilota, assieme a Biaggi ad essere andato sempre a punti in tutte e 26 le gare disputate quest’anno. Guintoli forse non sarà un campione ma è un vero martello.
Il prossimo anno guiderà una delle due Ducati del team Liberty. Voto 7,5
Leon Haslam: Leon rappresenta lo stereotipo del pilota da Superbike. Coraggioso e leale non si dà mai per vinto ed in gara ci mette sempre l’anima. Non si è smentito nemmeno qui a Magny Cours. In gara uno è sempre stato nel gruppo di testa ed è giustamente salito sul podio. Nella seconda frazione stava recuperando sul gruppo di testa quando nell’ultima variante si è trovato Toseland sdraiato per terra proprio davanti alla sua ruota anteriore. E’ stato bravo ad evitarlo, ma è rientrato in pista nelle ultime posizioni risalendo poi sino al decimo posto. Brave Heart. Voto 7,5
Carlos Checa: Carlos è come il vino : migliora invecchiando. Un grande pilota ed un grande professionista che quest’anno ha definitivamente trovato un posto nel cuore degli appassionati della Superbike, che hanno riconosciuto il suo talento, la sua generosità e la sua grande professionalità. Non ci ricordiamo un Checa in così splendida forma nemmeno ai tempi della GP. Di questo suo campionato ci resteranno in mente la fantastica vittoria a Phillip Island così come le due sfortunate gare di Salt Lake che forse avrebbero potuto cambiare il corso del campionato. Ma con i “se” ed i “ma” non si fa la storia. Il prossimo anno Carlos sarà il pilota di punta della Ducati, deciso a lottare sino in fondo per il titolo. Qui a Magny Cours è salito sul podio in gara uno mentre forse in gara due, vista la brutta partenza, non ha rischiato, accontentandosi di un nono posto che gli è valso il terzo posto in campionato. Voto 7,5
Jakub Smrz: Kuba sembra sempre che stia per esplodere, ma sul più bello si spegne. Un talento ancora inespresso o un pilota sopravvalutato? Certo Smrz non ha mai avuto moto molto performanti anche se questa Aprilia sembra essere decisamente migliore rispetto alle vetuste Ducati che guidava in precedenza. Il prossimo anno dovrebbe tornare alla guida di una delle moto di Borgo Panigale nel nascituro team Liberty, a far compagnia a Guintoli. Speriamo riesca a fare il salto di qualità che i suoi tifosi attendono da anni. Sulla pista francese Jakub ha portato a termine due belle gare aggiudicandosi un quinto ed un sesto posto dopo che una grande Superpole gli aveva consentito di partire dalla prima fila. Incompiuto. Voto 6,5
James Toseland: ecco un pilota che al contrario di Guintoli ha sofferto molto il passaggio dalla MotoGP alla Superbike. Una grande delusione. Assieme a Nuekirchner l’inglese ha certamente rappresentato la maggior delusione di questa stagione. Un secondo posto ad Assen, un secondo anche a Monza e poi solo una serie interminabile di cadute. Non si è smentito nemmeno a Magny Cours dove è andato in terra in entrambi le gare. Troppo brutto per essere vero. Sembra che il team BMW Italia abbia fiducia in un suo pronto riscatto. Lo speriamo anche noi. Voto 4