Phillip Island Superbike: prima giornata di test

Phillip Island Superbike: prima giornata di test
E’ stata la giornata dei due Leon, Camier ed Haslam che hanno chiuso al primo e secondo posto davanti ad un eccezionale Fabrizio. Quinto Melandri e settimo Giugliano | C. Baldi
18 febbraio 2013

La pausa ed i test invernali sono ormai definitivamente in archivio, e da questa mattina alle 11 (ora australiana) si è iniziato a fare sul serio. Siamo sempre nell’ambito delle prove, ma quelle di Phillip Island sono molto sentite da team e piloti. Una vera e propria anteprima che darà preziose indicazioni, utili per stabilire quali saranno i valori in campo in questo mondiale Superbike 2013. Le due precedenti giornate di test del 14 e 15, alle quali però non avevano partecipato tutti i team, erano state caratterizzate da numerose cadute che hanno lasciato il segno sia sul fisico di alcuni piloti (il team Alstare Ducati ha deciso di non far disputare questi test a Badovini, in modo che Ayrton si possa poi presentare regolarmente al via del weekend di gare) che su alcune moto, andate letteralmente a pezzi o in fiamme.

I motivi di tante cadute sono molteplici, ma quelli principali vanno ricercati nel nuovo asfalto della pista di Phillip Island che non è ancora gommato e che usura molto gli pneumatici. Se a questo si aggiungono le alte temperature (asfalto a 50 gradi) è chiaro che i piloti dovranno fare molta attenzione ad evitare le cadute e a gestire al meglio le coperture Pirelli. La casa di pneumatici italiana ha portato in Australia ben 3580 gomme e per quanto riguarda la Superbike i piloti potranno scegliere tra due tipi di SC1 e due di SC2, oltre ovviamente alla gomma tenera da Superpole. Considerata l’accentuata usura dovuta al nuovo asfalto, Pirelli non utilizzerà la mescola SC0, quella più morbida.

Quello di Phillip Island è uno dei circuiti più impegnativi per gli pneumatici, che sono sottoposti ad un forte e costante lavoro termo-meccanico, soprattutto sul lato sinistro. A Phillip Island le gomme sono sottoposte ad un surriscaldamento di una specifica zona, proprio nell’angolo massimo di piega, che genera forze di deriva diverse con una torsione ed un lavoro obliquo molto forti.

 

Il primo turno di prove di questa mattina è iniziato con la caduta di Max Neukirchner vittima di un highside in uscita dall’ultima curva, quella che immette sul rettilineo. Il  pilota tedesco è stato trasportato in ospedale per accertamenti che riguardano la schiena già infortunata nel 2009 a Imola. Difficilmente Max potrà scendere in pista domani e la speranza è quella di rivederlo in moto venerdì. Da rilevare anche le innocue scivolate di Rea e Guintoli e la caduta della wild card Jamie Stauffer su Honda, rientrato poi regolarmente in pista.

 

Al termine delle due ore di prove della mattinata il più veloce è stato Eugene Laverty che con il crono di

Laverty, il più veloce della mattinata
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 1’31”785 è sceso di 55 millesimi sotto il record stabilito in gara da Biaggi lo scorso anno (il record in prova appartiene a Checa con 1’30”882). Il pilota dell’Aprilia ha preceduto Leon Haslam e Davide Giugliano. Il quarto posto di Rea conferma che quest’anno Honda fa sul serio ed il team Ten Kate può contare su di un buon appoggio da parte del colosso giapponese, soprattutto per quanto riguarda l’elettronica delle CBR1000RR.

Melandri, ancora alle prese con la sua dolorante spalla, è quinto e primo dei piloti BMW. Marco precede la terza Aprilia, quella di Fabrizio. La quarta ed ultima moto di Noale occupa il nono posto con Guintoli. Settima piazza per Sykes ancora condizionato dai postumi della caduta di giovedì scorso che ha danneggiato il suo polso sinistro.

Dietro a Tom troviamo Camier, che era stato il più veloce nei precedenti test. Chaz Davies è decimo e continua il suo lavoro di adattamento alla BMW, precedendo la wild card Stauffer. Dietro all’australiano si piazzano le uniche due Panigale in pista oggi, vale a dire quelle di Checa e di Neukirchner. Risolto il blocco intestinale che aveva tenuto Carlos lontano dalla pista nei giorni precedenti, oggi lo spagnolo ed il suo team hanno ripreso lo sviluppo della nuova 1199 terminando però ad oltre un secondo da Laverty. Quindicesima posizione per la seconda wild card, l’australiano Glenn Allerton su BMW. Scorrendo la classifica stupisce il diciassettesimo posto di Baz, preceduto anche da Clementi. Iannuzzo è diciottesimo proprio davanti alle due Kawasaki Pedercini di Lundhl e Sandi.

 

Nel pomeriggio, con 35 gradi di temperatura dell’aria e 56 dell’ asfalto, c’è voluto un poco prima che i tempi iniziassero a scendere, ma alla fine del turno tutti i piloti si sono migliorati ad eccezione di Rea. Il più veloce, così come nei test privati della settimana precedente, è risultato Camier che ha fatto segnare il “tempone” di 1’31”243. Il pilota della Suzuki è arrivato a poco più di quattro decimi dal record della pista di Checa ed ha confermato gli enormi progressi suoi e della sua moto, autentica sorpresa di questi test australiani. Haslam ripete il secondo posto di questa mattina. “Quando ero in BMW non ho mai trovato il feeling che sento ora con questa Honda – ha dichiarato Leon – e miglioreremo ancora”.

Dietro ai due Leon sorride Michel Fabrizio autore del terzo miglior tempo e contento di come sta lavorando la sua squadra e dei progressi della sua RSV4. L’Aprilia privata di Michel precede quella ufficiale di Laverty, quarto davanti a Melandri. Il pilota BMW avverte sempre dolore alla spalla e non ha an ora trovato il giusto assetto per la sua S1000RR. Grande balzo in avanti per Checa che si migliora di un secondo e mezzo e regala un’iniezione di entusiasmo a tutta la sua squadra che è in attesa del ritorno di Badovini. Giugliano segue il suo ex compagno di squadra e non è completamente soddisfatto della sua prestazione odierna. Davide è convinto di poter fare meglio, ma in realtà la sua squadra sta lavorando molto bene sulla RSV4 ed i frutti non dovrebbero tardare ad arrivare. Guintoli è l’ultimo delle Aprilia e conta di fare decisamente meglio nella giornata di domani. Rea non ha ripetuto le prestazioni di questa mattina ed è nono davanti al dolorante Sykes che giustamente non vuol forzare il suo malandato polso sinistro. Il meticoloso Davies fa la formichina e senza badare al tempo sul giro accumula esperienza e dati per la sua BMW. Buono il tredicesimo tempo di Clementi, così come il quindicesimo di Iannuzzo, mentre Sandi è diciannovesimo con la Kawasaki di Pedercini.
 

 1 2 L. CAMIER GBR Fixi Crescent Suzuki Suzuki GSX-R1000 1'31.243
2 91 L. HASLAM GBR Pata Honda World Superbike Honda CBR1000RR 1'31.396 0.153
3 84 M. FABRIZIO ITA Red Devils Roma Aprilia RSV4 Factory 1'31.401 0.158
4 58 E. LAVERTY IRL Aprilia Racing Team Aprilia RSV4 Factory 1'31.452 0.209
5 33 M. MELANDRI ITA BMW Motorrad GoldBet SBK BMW S1000 RR 1'31.485 0.242
6 7 C. CHECA ESP Team Ducati Alstare Ducati Panigale 1199R 1'31.523 0.280
7 34 D. GIUGLIANO ITA Althea Racing Aprilia RSV4 Factory 1'31.701 0.458
8 50 S. GUINTOLI FRA Aprilia Racing Team Aprilia RSV4 Factory 1'31.966 0.723
9 65 J. REA GBR Pata Honda World Superbike Honda CBR1000RR 1'31.980 0.737
10 66 T. SYKES GBR Kawasaki Racing Team Kawasaki ZX-10R 1'32.061 0.818
11 19 C. DAVIES GBR BMW Motorrad GoldBet SBK BMW S1000 RR 1'32.077 0.834
12 21 J. STAUFFER AUS Team Honda Racing Honda CBR1000RR 1'32.231 0.988
13 18 I. CLEMENTI ITA HTM Racing BMW S1000 RR 1'32.789 1.546
14 16 J. CLUZEL FRA Fixi Crescent Suzuki Suzuki GSX-R1000 1'32.817 1.574
15 31 V. IANNUZZO ITA Grillini Dentalmatic SBK BMW S1000 RR 1'33.162 1.919
16 27 M. NEUKIRCHNER GER MR-Racing Ducati Panigale 1199R 1'33.541 2.298
17 76 L. BAZ FRA Kawasaki Racing Team Kawasaki ZX-10R 1'33.628 2.385
18 14 G. ALLERTON AUS Next Gen Motorsports BMW S1000 RR 1'34.009 2.766
19 23 F. SANDI ITA Pedercini Team Kawasaki ZX-10R 1'34.094 2.851
20 5 A. LUNDH SWE Pedercini Team Kawasaki ZX-10R 1'34.612 3.369

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