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Il tormentone che ha caratterizzato il circus della Superbike durante le ultime due settimane riguarda l’arrivo delle nuove Pirelli M651, che praticamente tutti i team del mondiale riservato alle moto di serie (Supersport inclusa), hanno utilizzato durante lo scorso weekend al GP di Brno. Peraltro con soddisfazione. Tra l’altro, si tratta delle stesse gomme che lo scorso lunedì 12 luglio, sempre a Brno, equipaggiavano la Yamaha R1 di James Toseland utilizzata da Valentino Rossi per il suo secondo test di verifica fisica in vista della gara di domenica 18 al Sachsenring, verificandone peraltro gli effettivi vantaggi rispetto alle “vecchie” M625 SC1 che aveva usato sulla stessa moto nel corso del precedente test di Misano.
Quello che abbiamo prima qualificato (magari esagerando un pochino) come “tormentone”, in effetti, riguarda le lamentele dei piloti del team Alstare Suzuki di Francesco Batta, ovvero Leon Haslam e Sylvain Guintoli. Quando Pirelli portò le nuove M651 a Misano, fu il francese a lamentare già la difficoltà di adattamento ad esse della GSX-R1000, optando quindi per le meno problematiche SC1. E solo il 10% dei partenti di Misano ha scelto di correre con le nuove gomme. Nei successivi due giorni di test programmati da Pirelli sul circuito di Imola proprio per testare a fondo i nuovi pneumatici prima della tappa di Brno, più o meno tutti i piloti presenti (tranne Checa e Byrne, che non le hanno provate, mentre il team Alstare Suzuki non c’era) hanno trovato sensibili miglioramenti con le nuove coperture, tanto che Cal Crutchlow e la sua R1 hanno stampato un tempone notevole. Tant’è che a Brno, se nella prima manche l’80% della griglia di partenza montava le M651, nella seconda le montavano tutti.
Ma il GP della repubblica Checa non è stato amico di Leon Haslam, protagonista delle sue due peggiori gare di quest’anno: il velocissimo inglese, infatti, non è riuscito ad azzeccare la messa punto della sua Suzuki, concludendo per la prima volta due manche incolori, la prima all’8° posto e la seconda al 10°. Leon se l’è dunque presa con le gomme, sia le nuove, usate nella prima manche, sia le vecchie montate nella seconda. Però il suo compagno di team Guintoli ha corso una magnifica prima manche, conclusa al 4° posto a poco più di 3” da Crutchlow, mentre nella seconda, con la temperatura sull’asfalto aumentata di 10°C, si è piazzato 7°, precedendo comunque Leon di oltre 9”.
In queste situazioni, più di una volta, nel corso degli anni, si sono registrate accuse al fornitore unico di pneumatici di favorire ora Ducati, ora Honda o chi altro. Stavolta la colpa di Pirelli sarebbe dunque quella di non fornire alla Suzuki gomme adatte per contrastare la fortissima Aprilia. Il che non è certo piaciuto ai vertici del “gommista” italiano, che ha deciso di ritirare le M651 quantomeno dalla prossima gara di Silverstone, nel primo weekend di agosto.
A questo proposito abbiamo sentito l’ingegner Giorgio Barbier, Racing Director di Pirelli Moto:
«Intanto va detto che ogni volta che abbiamo proposto qualche novità l’accoglienza è sempre stata piuttosto tiepida, forse perché le novità costringono a lavorare di più in tempi ridotti. Infatti a Misano solo il 10% dei partenti avevano montato le nuove M651. Le quali, durante i test di Imola, hanno invece soddisfatto un po’ tutti coloro che le hanno provate. In particolare è piaciuto molto l’anteriore, il che, com’è noto, è la cosa più difficile da ottenere quando si progetta una gomma. Le M651 sono studiate per fornire più grip su piste “calde”, come Misano e Brno, appunto; ma anche Imola, dove l’asfalto è più liscio, ed eravamo in configurazione ancora più spinta.
Nel weekend di Brno c’è stato chi è riuscito a sfruttare al meglio questa elevata aderenza, azzeccando buoni set-up, e chi meno, come la Suzuki, e nella fattispecie Haslam. E qui è saltata fuori la storia di presunti favoritismi a favore di Aprilia. Ma va anche detto che là, con più di 60 gradi sull’asfalto, il livello di criticità del rendimento poteva essere più elevato. Ma andrebbe anche sottolineato che Aprilia ha creato una moto davvero molto avanti, con molte più possibilità di regolazione, il che certamente avvantaggia moltissimo nella messa a punto.
In ogni caso, poiché il campionato ha bisogno di stabilità e non di polemiche, abbiamo pensato che sarebbe stato più opportuno eliminare momentaneamente un elemento che possa dare adito a critiche o scuse varie: in particolare su una pista critica come Silverstone, sulla quale la Superbike non ha riferimenti in quanto è stata rifatta recentemente, e oltretutto è piena di avallamenti. Inoltre ci saranno anche parecchie Wild Card, che oltre a imparare la pista dovrebbero anche abituarsi alle nuove gomme. No, saltiamo Silverstone, e le M651 magari le riporteremo al Nürburgring ai primi di settembre».