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Ottimizzare le forze per raggiungere il successo. E’ stata questa la decisione presa della BMW per cercare di conquistare quel titolo mondiale che lo scorso anno è sfumato a poche gare dal termine del campionato. Una squadra quasi completamente italiana che potrà contare su tutta l’assistenza di una grande casa motociclistica come BMW. «Abbiamo riorganizzato la nostra struttura in Superbike – ha affermato Stephan Schaller, Direttore Generale BMW Motorrad – ed abbiamo la massima fiducia in Andrea Buzzoni (General Manager BMW Motorrad WSBK) e nella sua squadra. Daremo loro il nostro pieno appoggio, attraverso il Direttore Tecnico Stephan Fischer ed il suo staff tecnico che da Monaco si occuperà dello sviluppo del motore, del comparto elettronico e della loro integrazione con la S1000RR».
Un mix di esperienza ed operatività italiane e di tecnologia tedesca, per un team che potrà contare anche sulle capacità del Direttore Sportivo Serafino Foti e del Direttore Tecnico Andrea Dosoli. Mai come quest’anno il colosso di Monaco di Baviera può puntare al titolo mondiale ed è singolare che dopo anni passati ad investire ingenti somme senza poter raccogliere i risultati sperati, questi possano arrivare proprio nell’anno nel quale la casa tedesca sarà chiamata ad un minor impegno economico visto che oltre ad un grande bagaglio di esperienza e di capacità, Andrea Buzzoni ha portato in eredità anche lo sponsor GoldBet che ha deciso di puntare ancora sulla Superbike.
Marco Melandri è la prima guida della BMW e dopo la grande incompiuta dello scorso anno in questa stagione parte assieme a Sykes con il favor del pronostico
Grandi opportunità, ma anche grandi responsabilità per i due piloti chiamati a raccogliere il frutto di tanto impegno e di tanta tecnologia. Marco Melandri è la prima guida della BMW e dopo la grande incompiuta dello scorso anno in questa stagione parte assieme a Sykes con il favor del pronostico. Cerca di mantenere un profilo basso il suo compagno di squadra Chaz Davies, ma l’inglese sa che dopo gli ottimi risultati raccolti nella stagione del suo debutto in Superbike, quest’anno ci si aspetta che anche lui possa lottare in ogni gara per il podio.
E la parte elettronica?
«Abbiamo operato su quella che definiamo la “human interface” vale a dire come il pilota si relaziona al sistema elettronico. Il pilota durante la gara può gestire e cambiare le mappature, il controllo di trazione o il freno motore. Inoltre da quest’anno verrà introdotto il flag to flag (in caso di pioggia potrà rientrare al box per cambiare le gomme) e quindi il pilota deve essere in grado di modificare tutti i settaggi elettronici passando da una condizione di asciutto ad una di bagnato o viceversa».
Avete eliminato il famoso chattering che in passato vi aveva ostacolato ?
«Le gomme diverse e la moto evoluta sembra abbiano eliminato questo problema, ma il chattering è un fenomeno che è apparso solo in alcune condizioni e su alcune piste e quindi lo potremo verificare solo nel corso del campionato già ad iniziare dal primo round australiano su di una pista che l’anno scorso ci aveva fatto soffrire parecchio».
La BMW ha lavorato senza sosta ed è pronta ad affrontare un mondiale Superbike da protagonista. Tra pochi giorni le due bellissime S1000RR che abbiamo visto a Monaco, verranno spedite in Australia dove tra una decina di giorni, il 14 e 15 Febbraio, scenderanno in pista a Phillip Island per due giorni di test che precederanno i test ufficiali Dorna del 18 e 19, gustoso antipasto del primo round del mondiale Superbike del 24. Le parole stanno per lasciare il posto al rombo dei motori.