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Un tombino ed un cordolo prima interrompono e poi bloccano definitivamente il secondo turno di prove cronometrate del mondiale Superbike disputato questo pomeriggio sulla pista di Imola. La sessione era iniziata in ritardo e successivamente sospesa con la bandiera rossa in quanto la prima curva era stata invasa dal fumo proveniente dall’esterno della pista. Successivamente però i marshall si accorgevano di un tombino di drenaggio danneggiato ed esponevano la bandiera rossa per poterlo sistemare.
I piloti rientravano in pista, ma evidentemente la pista non era stata riparata in via definitiva visto che dopo cinque minuti la bandiera rossa veniva sventolata per la terza volta. Tutti nuovamente nei box e dopo un’attesa di circa mezzora la direzione di gara annullava la sessione. Un turno decisamente interlocutorio, in quanto sono stati molti i piloti che hanno atteso invano i minuti finali per montare la gomma morbida e tentare di abbassare i loro tempi sul giro. Alla fine il primo è risultato Rea, seguito da Sykes e dai due ufficiali Aprilia Melandri e Guintoli.
Giugliano non ha fatto in tempo a migliorare il tempo con il quale questa mattina aveva messo tutti in fila nella prima sessione, ed ha chiuso al quinto posto davanti al compagno di colori Davies. Haslam è settimo davanti a Laverty che ha risolto i problemi di elettronica che lo avevano ostacolato in mattinata. Baz è nono, davanti a Camier, primo dei piloti Evo. Lowes, undicesimo, precede la wild card Ivan Goi e Canepa. Salom non riesce a migliorarsi ed è quattordicesimo davanti alla Bimota di Badovini. Tutto rimandato a domani mattina, quando alle 9,45 i piloti torneranno in pista per il terzo e decisivo turno di prove cronometrate, che sarà decisivo per l’assegnazione dei posti nelle Superpole 1 e 2. Sempre che nel frattempo a Imola siano riusciti a riparare il tombino.
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