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Eravamo rimasti lo scorso anno a pit stop d’ispirazione endurance: con un massimo di tre meccanici, ben identificabili dalla fascia gialla sul braccio, autorizzati a intervenire sulla moto e con divieto assoluto di rientrare nel box per rifornirsi di ricambi o attrezzi. Una soluzione dal sapore nostalgico che premiava l'abilità e l'intraprendenza di pochi e un lavoro di squadra perfettamente organizzato. Con il nuovo regolamento - diffuso oggi dalla FIM - si fa un passo indietro, ma verso la modernità: numero non limitato di meccanici e libertà di intervenire sulla moto come desiderano. Le uniche restrizioni riguardano il pilota, che deve scendere dal mezzo, e la durata del cambio gomme, di almeno 30 secondi (più il tempo necessario per percorre la pit lane). Resta vietatissimo il rifornimento (pena la squalifica) e il cambio di pneumatici segue un rituale ben preciso: massimo due attrezzi pneumatici o elettrici in uso allo stesso tempo, cavalletti azionati rigorosamente "a braccia" e riavvio con starter e/o booster battery.
Sono piccole modifiche regolamentari rispetto alle più sostanziali alla quale la Superbike ha cominciato quest'anno ad abituarsi. Ricordiamo che già da Phillip Island in griglia non sono più schierati quattro piloti per fila, ma solamente tre. Una soluzione vista in MotoGP e un escamotage per allungare la starting grid in tempi di crisi economica e defezioni. Dentro ai Box la novità più grande ha le piccole dimensioni di mezzo pollice. Quello aggiunto dalla ruota anteriore che passa da 16,5 a 17 pollici per avvicinarsi ancora di più alla produzione di serie.