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E alla fine arriva Sylvain. Con un giro quasi perfetto in 1’30”038 Guintoli cancella il giro veloce della pista di Phillip Island, che apparteneva a Carlos Checa, e si porta a casa la prima Superpole stagionale, la sua terza in carriera dopo quella di Monza con la Ducati e di Laguna Seca lo scorso anno con la RSV4. Il francese ha lavorato sodo nei test e nelle prove ed ora, grazie anche alla pole position, potrebbe ripetere la vittoria dello scorso anno. A Davide Giugliano (anch’egli più veloce del precedente record di Checa) è mancato un solo decimo di secondo per conquistare la Superpole australiana, ma gli resta comunque non solo la soddisfazione della prima fila, ma anche la consapevolezza che domani potrà lottare per una vittoria che lo catapulterebbe tra gli idoli dei tifosi delle rosse di Borgo Panigale. Completa la prima fila Marco Melandri, che dopo la caduta di questa mattina ha trovato la giusta concentrazione per fare una buona Superpole. Le Suzuki che avevano fatto man bassa nelle prove partiranno in seconda fila, con Laverty davanti al suo giovane compagno di squadra Alex Lowes, dolorante al piede per la caduta di questa mattina nelle ultime qualifiche. Seconda fila anche per Rea, che sta risalendo la classifica e che domani potrebbe rappresentare una sorpresa, ma solo per chi si fosse dimenticato della classe cristallina dell’inglese.
La terza fila è aperta dalle due Kawasaki. Questa pista non si adatta molto alle verdone di Akashi, però sia Baz che Sykes non erano andati male nelle prove. A compromettere la classifica dell’inglese è stata una scivolata a due minuti dal termine della Superpole, proprio mentre il campione del mondo stava dando l’assalto alle prime posizioni. Quarta fila per la seconda Honda, quella di Haslam e per le due Evo di Canepa e Salom. L’italiano non si è trovato bene con la gomma tenera, che lo ha mollato all’uscita dell’ultima curva, rischiando di farlo cadere e non è riuscito a migliorare il suo tempone di questa mattina. Chaz Davies è il grande deluso di questa Superpole, visto che si aspettava di stare a contatto con il suo compagno di squadra nelle prime posizioni. Purtroppo per lui una sbandata nel suo giro veloce non gli ha permesso di fare meglio dell’undicesimo posto. Al suo fianco partirà la Kawasaki Evo di Salom, che nella Superpole 1 ha ottenuto il secondo posto dietro a Haslam, estromettendo così il connazionale Elias e Corti con la MV, rispettivamente terzo e quarto nella prima Superpole, quella dei piloti che nelle qualifiche si erano classificati dall’undicesimo al ventesimo posto..
Alla luce di quanto abbiamo visto in questi due giorni, domani ci attendono due gare molto combattute, con almeno otto piloti in grado di lottare per la vittoria, visto che in tutte le sessioni i tempi dei primi sono stati sempre molto vicini tra di loro. Chi prevarrà? Le velocissime Aprilia (Melandri ha fermato la fotocellula sui 319,5 Km/h), le sorprendenti Suzuki, le titolate Kawasaki, le nuove Honda o le Ducati in cerca di rivalsa? Di certo saranno due manche vietate ai deboli di cuore.