SBK a Salt Lake City: i commenti di team e piloti

SBK a Salt Lake City: i commenti di team e piloti
Il dopo gara di Salt Lake City: team e piloti fanno il punto della situazione e raccontano la gara "vista da dentro". I commenti dei protagonisti della settima tappa del Mondiale Superbike
31 maggio 2010


Aprilia Alitalia Racing Team


Gara1
Max Biaggi porta la sua Aprilia RSV4 sul gradino più alto del podio in gara 1 del round americano del WSBK.
Sin dalle prime battute, sul circuito di Miller Motorsport (Utah), la gara è vissuta sulla fuga di Biaggi e di Checa (Ducati). I primi due nello schieramento di partenza hanno confermato in gara il loro passo superiore e se ne sono andati seminando il gruppo. All’inizio è stato Max Biaggi a condurre, poi, una volta passato in testa, Checa ha dato l’impressione di poter controllare la gara ma, al 18° dei 21 giri previsti lo spagnolo ha dovuto abbandonare per un guasto lasciando via libera alla Aprilia n. 3 di Biaggi.

Max conquista così la sua quinta vittoria in questa stagione e guadagna 5 punti su Haslam (oggi secondo a oltre quattro secondi) portandosi a 10 lunghezze dalla vetta del campionato (242 a 232).

Leon Camier è stato tra i protagonisti della gara e ha chiuso con un ottimo quarto posto dopo aver a lungo difeso il terzo gradino del podio. Il giovane britannico, che anche in questa occasione pagava l’handicap dell’esordio su un circuito a lui sconosciuto, continua a crescere con grande regolarità.

Biaggi, felice per la vittoria e festeggiatissimo dagli appassionati statunitensi tra i quali gode di grandissima popolarità, ha commentato: «Abbiamo avuto un po’ di fortuna, questo è vero, ma non posso che essere felice per questo nostro risultato. Felice per me, per i ragazzi del Team e per Aprilia che con una moto nuova mi sta permettendo di fare davvero bene. Anche il pubblico se lo merita, ci sono tanti appassionati di moto e tanti miei tifosi qui in America. Abbiamo un buon passo, questo lo sapevamo già dalle prove, e l'abbiamo mantenuto in gara. Checa ad un certo punto andava più forte, per questo prima di Gara2 dovremo ragionare su qualche modifica per migliorare ancora ed essere competitivi fino all'ultimo giro. 5 punti recuperati in campionato sono importanti, ora dobbiamo rimanere concentrati e portare a casa il massimo possibile, sempre».

Gara2
Max Biaggi è il nuovo leader della classifica del Mondiale Superbike. Lo è diventato al termine di una gara vinta (doppiando il successo di gara 1), condotta alla perfezione e che, per l’Aprilia Alitalia Racing Team è stata trionfale, grazie al secondo posto di Leon Camier e al primato nella classifica costruttori.

Al via, sul circuito Miller Motorsports Park – Utah, si è ripetuto il copione visto in gara 1: Carlos Checa (Ducati) coraggiosamente in fuga e Biaggi a inseguire. Ancora una volta i due hanno dato l’impressione di poter fare gara a parte rispetto agli inseguitori. Ma ancora un guasto meccanico, stavolta al settimo giro, ha tolto di scena Checa. Con il gruppo già piuttosto staccato e ancora 2/3 di gara da percorrere, Max ha impostato la sua corsa mantenendo sempre lontano gli inseguitori grazie a un ritmo costantemente veloce e gestendo alla grande il vantaggio.

Alle sue spalle Leon Camier ha battagliato prima con Corser (BMW) e poi con Crutchlow (Yamaha) per andare a conquistare il secondo posto, suo secondo podio e miglior piazzamento nel mondiale SBK. Con questa vittoria Biaggi ha scavalcato Leon Haslam (vittima di una caduta mentre battagliava intorno al sesto posto) in testa alla classifica mondiale. Ora Max ha 257 punti contro i 242 del pilota Suzuki. E non è finita: la doppietta di gara 2 vale ad Aprilia il comando della classifica costruttori: 263 punti per Aprilia contro i 252 di Suzuki.

Reduce dagli abbracci di tutto il team, Max Biaggi ha commentato: «Due gare fantastiche, non servirebbe aggiungere altro. Abbiamo impostato bene il weekend, lavorando tanto per sfruttare al meglio il potenziale della RSV4 su questo bellissimo circuito. Anche in gara2 Checa ha imposto da subito un ritmo forsennato, ma avevo più feeling rispetto a gara 1, quindi credo che me la sarei comunque giocata fino in fondo. Ho gestito bene il vantaggio, devo ringraziare tutti perché questa doppietta è merito di tutto il Team e dei ragazzi che lavorano a Noale, che mi supporta al meglio. Penso che anche il pubblico americano si sia divertito, oggi è un giorno importante per noi ma ho già la mente alla prossima tappa. Arrivarci da leader della classifica è importantissimo, ma il campionato è ancora lungo quindi... piedi per terra».

Leon Camier, anche lui festeggiatissimo per il secondo posto: «Meglio di così non poteva andare. Ho fatto una seconda gara tirata al massimo, le modifiche apportate alla mia RSV4 hanno funzionato. Max aveva un passo migliore, quindi il mio obiettivo è di continuare a lavorare e a crescere per poter stare lì davanti. Una doppietta è sempre qualcosa di magico, in particolare questa che è la prima per Aprilia. Spero di poter regalare ancora emozioni del genere sia ai tifosi che a tutto il Team».

Gigi Dall’Igna, direttore tecnico e sportivo di Aprilia Racing: «La prima doppietta dell’avventura Aprilia in SBK assume ancora più valore perché arriva a solamente un anno e mezzo dal debutto della nostra RSV4. Non posso che ringraziare tutte le persone coinvolte in questo progetto, piazzare due moto davanti a tutti, davanti ad avversari e costruttori tanto forti e di così tanta esperienza in questo campionato, fa ben sperare per il prosieguo della stagione anche se il Mondiale è ancora lungo e difficile».

Team Pedercini


Pista asciutta e clima temperato oggi al Miller Motorsport Park di Salt Lake City, per la settima tappa del campionato mondiale Superbike. A seguito dei risultati conseguiti ieri nelle prove e nella Superpole, Hayden ha preso il via dalla quinta fila della griglia di partenza, mentre Baiocco dalla sesta. In gara uno dopo una partenza non troppo buona, Baiocco è stato costretto a far rientro ai box a causa di uno pneumatico difettoso. I suoi tecnici cambiavano gli cambiavano la gomma molto velocemente e così Matteo poteva rientrare in gara e terminare la sua corsa al diciottesimo posto. Hayden invece otteneva il sedicesimo posto ad un passo dalla zona punti. In gara due Hayden cadeva all’incirca a metà della corsa mentre stava combattendo con i piloti ufficiali Kawasaki Vermeulen e Sykes. Dopo una buona partenza, Baiocco non riusciva a trovare il giusto feeling con la sua moto e quindi preferiva ritirarsi per evitare una possibile caduta.

Roger Lee Hayden
«Sono molto dispiaciuto per i miei risultati odierni. Partire dalle ultime file rende sempre le cose abbastanza difficili, ma specialmente nella seconda gara, dopo solo pochi giri, la mia moto andava davvero forte ed io avevo potuto fare alcuni dei miei migliori giri. Verso la metà della gara stavo combattendo con Vermeulen e Sykes quando cercando di superarli sono caduto e non ho potuto ripartire. Sono molto dispiaciuto per la mia squadra e voglio ringraziare tutti i ragazzi della mia squadra per avermi messo a disposizione una moto competitiva. Abbiamo ancora dei problemi di assetto da risolvere ma sono convinto che nelle prossime settimana i miei tecnici non smetteranno di lavorare sul set up della mia Kawasaki in modo da essere pronti per il prossimo appuntamento di Misano».

Matteo Baiocco
«Partire dalla sesta fila non è mai semplice, specialmente qui in Superbike. In gara uno la mia partenza non è stata molto buona e da meta gara ho iniziato ad avvertire dei problemi alla mia gomma posteriore. Non riuscivo a guidare la mia moto come avrei voluto e quindi ho preferito rientrare ai box per cambiare le gomme. I miei meccanici le hanno sostituite molto velocemente e quindi ho potuto rientrare in pista anche per testare la moto in funzione di gara due. Per gara due abbiamo cambiato il tipo di pneumatici ed abbiamo provato un set up diverso. La mia partenza non è stata male ed ho provato ha farmi largo nel gruppo. Purtroppo non sono riuscito a trovare il necessario feeling con la mia moto e non riuscivo a correre ad un buon ritmo. Non sono certamente soddisfatto dei miei risultati di questo weekend e sono ansioso di migliorarmi già a partire dalle prossime gare».

Team Ducati Xerox

Il pilota Ducati Xerox Noriyuki Haga è tornato sul podio oggi sul circuito di Miller Motorsports Park a Salt Lake City; è la prima volta che il pilota giapponese entra nei top tre su questo circuito americano. Ha poi consolidato la prestazione con un quarto posto nella seconda manche.
Nella breve sessione di warm-up della mattinata Noriyuki si è dimostrato molto preparato per le gare, ha registrato il tempo più veloce delle sessione, tenendo un passo costantemente veloce , con il suo compagno di squadra Michel in sesta posizione.

In Gara 1 ne Noriyuki ne Michel hanno fatto una partenza brillante. Dopo un giro Noriyuki si è trovato in sesta posizione mentre Michel è scivolato improvvisamente, perdendo il posteriore e purtroppo chiudendo quasi subito la sua gara. Noriyuki ha recuperato posizioni ponendosi subito alle spalle di Leon Haslam e Leon Camier dove è rimasto fino al 18° giro, quando finalmente ha infilato la Aprilia di Camier, passando in quarta posizione. Durante lo stesso giro purtroppo si è fermata la moto del leader Carlos Checa. Noriyuki passato terzo, ha mantenuto la posizione fino alla bandiera a scacchi. Il podio per Noriyuki è importante, visto che negli ultimi due anni non è mai riuscito ad arrivare nei primi tre su questo tracciato.

La partenza non è stata facile neanche nella seconda manche per i piloti Ducati Xerox. Noriyuki è stato toccato da Ruben Xaus in partenza perdendo posizioni e tempo prezioso, mentre Michel si è trovato in 14° posizione alla fine del primo giro. Durante il sesto giro Noriyuki ha scavalcato Rea e, dopo il ritiro sia di Checa che di Haslam, Haga è passato in quinta posizione, con Fabrizio 12°. Haga ha spinto forte raggiungendo e sorpassando Corser sulla BMW. Anche se il passo del pilota giapponese era ancora veloce non era più possibile prendere Crutchlow, e quindi Haga si è dovuto accontentare dalla quarta posizione finale.

Nella classifica generale, alla chiusura di questo settimo round, Noriyuki si trova in quinta posizione con 135 punti, mentre il suo compagno di squadra Michel è decimo (102 punti). La Ducati, nella classifica costruttori, è terza con 214 punti.

Noriyuki Haga (Gara 1 –  3°, Gara 2 – 4°)
«Sono molto contento di essere tornato sul podio oggi, anche se non era per niente facile! All’inizio di Gara 1 facevo fatica a spingere ma dopo alcuni giri le gomme sono migliorate e finalmente sono riuscito a passare Camier. E’ un bel risultato ed è anche la prima volta che salgo sul podio a Miller. In Gara 2 avevo un feeling molto simile con la moto, ma la manche è stata più difficile. Ho sbagliato in partenza e ho dovuto spingere tanto per recuperare. Negli ultimi due anni i weekend qui a Miller sono stati condizionati dalle cadute; questo weekend invece ho avuto un buon feeling subito dalla prima uscita di venerdì e questo mi dava confidenza che un podio fosse fattibile. Sono soddisfatto e adesso andiamo a Misano, un circuito dove non c’è un rettilineo lungo e dove la Ducati potrebbe essere molto veloce.»

Michel Fabrizio (Gara 1 – DNF , Gara 2 – 9°)
«Peccato per quello che mi è successo nella prima manche. E’ stato completamente inaspettato, la mia moto scivolava molto dietro e poi, da un momento all’altro, mi sono trovato a terra. Poi in gara 2 sono partito malissimo, perdendo parecchie posizioni e trovandomi nell’ultimo gruppo. Avevo problemi all’anteriore e più giravo più peggiorava la situazione . Ho recuperato durante la gara ma purtroppo non sono riuscito a prendere Rea e Byrne davanti a me, finendo nono. Speravo di fare molto meglio qui in America, ma adesso dobbiamo concentrarci sulla prossima gara a Misano.»

Yamaha Sterilgarda Team

Cal Crutcholw conquista il terzo posto in gara 2 a Salt Lake City
Lunedì con il podio per il team Yamaha Sterilgarda che sul tracciato americano di Miller, piazza Cal Crtuchlow sul terzo gradino del podio in gara 2 rifacendosi della sfortuna patita in gara1. L’inglese ha condotto una gara senza sbavature. A una partenza non eccelsa ha rimediato con una bella rimonta che dal settimo posto lo ha portato al terzo finale. Nel finale ha preferito capitalizzare e rimanere negli scarichi di Camier senza compromettere la prestazione e facendo suo il terzo podio della stagione, riprendendosi così dalla sfortuna patita nelle ultime gare, Monza, Kyalami, e la gara di apertura odierna.

Nella prima frazione partito tra i primi, Cal, per evitare Rea, caduto davanti a lui, è dovuto uscire sulla ghiaia perdendo tempo prezioso dai primi e rientrato in pista, tredicesimo ha chiuso due posizioni più avanti. Magro bottino invece per James Toseland, nono in gara uno per l'eccessiva usura della gomma posteriore e una scivolata in gara mentre si trovava in sesta posizione.

Cal Crutchlow, Yamaha World Superbike Team Sterilgarda (11 °, 3 °)
«La caduta di Johnny mi ha rallentato in gara1: senza quell’episodio probabilmente avrei potuto ottenere lo stesso risultato di gara due. Checa e Biaggi hanno mantenuto un passo insostenibile per tutto il fine settimana, ma ugualmente abbiamo svolto un ottimo lavoro e il merito va ai ragazzi del team per avermi messo a disposizione un’ottima moto che mi ha permesso di centrare il podio.»

James Toseland, Yamaha World Superbike Team Sterilgarda (9 °, DNF)
«Il weekend era iniziato bene per me. Ho subito ottenuto buoni tempi che mi facevano ben sperare per la gara. In Superpole invece non è andata come doveva, dovendo cosi partire dalla quarta fila. Sono riuscito a partire bene, ma purtroppo ho finito le gomme ad alcuni giri dalla fine e questo mi ha fatto perdere posizioni. In gara 2 invece ci ho messo un po’ di tempo a trovare il ritmo giusto, ma una volta trovato ho compromesso tutto con una caduta. Peccato perché il team ha lavorato bene e non sono riuscito a fornire loro un risultato migliore.»

Massimo Meregalli, Yamaha World Superbike Team Sterilgarda Manager
«Oggi Cal ha corso due buone gare e il podio è la conferma del buon lavoro svolto. Purtroppo nella prima gara si è trovato nel posto sbagliato, nel momento sbagliato finendo fuori pista per evitare Rea, accontentandosi poi dell’undicesimo posto. Nella seconda invece ha centrato il podio. Risultato importante per lui e per la squadra dopo il difficile weekend da cui venivamo. Peccato per James, caduto mentre era in progressione».

Team PATA B&G Racing

Giornata da dimenticare per il team PATA B&G Racing, che lascia gli USA senza nulla in carniere. Dopo essere stato protagonista in prova dove vederdì ha ottenuto la pole position e sabato il quarto posto in griglia di partenza, Jakub Smrz era partito in gara 1 con il giusto piglio, ma ancora prima di completare il primo passaggio era già fuori dai giochi a causa della rottura del motore della sua Ducati.

"Kuba" si ripresentava al via di gara 2 determinato a far bene. Non riusciva ad essere efficace in partenza, dove perdeva parecchie posizioni. I primi allungavano, mentre il gruppo  in lotta per le posizioni dalla sesta alla dodicesima rimaneva compatto. A tre giri dal termine della corsa, quando si preparava alla bagarre con gli altri 5 piloti, era ancora una volta un problema tecnico ad estrometterlo dalla bagarre.

JAKUB SMRZ | Ducati 1098R | ritirato: «Non siamo certo stati molto fortunati. Ero convinto di poter far bene, tutto sino al via di gara 1 aveva girato per il meglio, invece ancora una volta non riusciamo a raccogliere in gara per quanto seminato. Ora si rientrerà in Europa, ci aspetta Misano un altro tracciato particolarmente adatto alle mie caratteristiche, spero di potermi prontamente rifare davanti al pubblico italiano».
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