SBK. Aitchison sostituisce Lundh a Silverstone

SBK. Aitchison sostituisce Lundh a Silverstone
Lundh non si è ancora ripreso dall’infortunio di Imola e allora il team Pedercini richiama Mark Aitchison che nel 2011 aveva disputato l’intero mondiale SBK con il team italiano | C. Baldi
30 luglio 2013

Punti chiave


Sarà Mark Aitchison a sostituire Alex Lundh
nelle fila del team Pedercini che a Silverstone si accinge a disputare il nono round del campionato mondiale Superbike. Purtroppo le condizioni fisiche del pilota svedese ancora non gli consentono di tornare in sella alla Kawasaki ZX-10R del team di Volta Mantovana. La lussazione del polso destro, che inizialmente sembrava di poco conto, ha richiesto un intervento chirurgico e per Lundh i tempi di recupero si sono allungati. Tra l’altro dopo le due gare inglesi il mondiale Superbike si fermerà per un mese e quindi Alex avrà tutto il tempo necessario per guarire e ripresentarsi in perfetta forma al Nurburgring, alla ripresa del campionato.


A Mosca era stato Lorenzo Savadori a sostituire Lundh, ma in Inghilterra il giovane pilota italiano sarà impegnato nella Superstock 1000 FIM Cup e quindi la famiglia Pedercini ha pensato ad Aitchison e lo ha richiamato nella propria squadra. L’australiano aveva disputato una buona stagione nel 2011 proprio con le Kawasaki del team Pedercini, qualificandosi molte volte per la Superpole e classificandosi al nono posto nella seconda manche di Imola, suo miglior risultato stagionale. Nel 2012 il pilota di Gosford, classe 1983, decise di passare al team Grillini, ma la sua avventura con la BMW del team italiano durò solo per cinque gare. Quest’anno invece Mark ha fatto parte del rientrante team Effenbert Liberty Racing con il quale ha disputato però solo tre round (Aragon, Assen e Monza) prima che la squadra italo-ceca decidesse per il ritiro.


Ecco la sua dichiarazione.
Mark Aitchison : «Sono ovviamente molto felice per l’opportunità di far ancora una volta parte del team Pedercini. Ho molti bei ricordi della stagione 2011 che ho trascorso con la squadra italiana e sono certo che in questo weekend aggiungeremo un altro capitolo alla nostra storia comune. Onestamente non so cosa attendermi di preciso. Non ho nessuna esperienza con le moto che attualmente usa il team di Volta Mantovana e non sono più salito su di una moto dalla gara del mondiale Superbike di Monza, corsa circa tre mesi fa. Voglio ringraziare la famiglia Pedercini per questa grande opportunità che mi viene offerta ed auguro ad Alex Lundh una pronta guarigione. Non vedo l’ora di correre a Silverstone, un circuito che mi piace molto, e di lavorare con la mia nuova squadra».
 

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