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Prove alla vecchia maniera
Il terzo turno di prove cronometrate è stato interrotto a meno di quattro minuti dalla fine a causa della presenza di olio in pista. Una volta pulita la pista i piloti hanno dato vita ad una specie di Superpole vecchia maniera. Con due soli giri a disposizione, ne hanno effettuato uno di lancio per poi fare dare tutto nel secondo ed ultimo. Per la cronaca il più veloce è stato Sykes, seguito da Baz, Guintoli, Rea e Laverty.
Sempre nello stesso terzo turno Baz è stato penalizzato con 1.000 euro di multa e due punti sulla sua patente da pilota in quanto non vendo visto la bandiera rossa è uscito in ritardo dalla pista.
Prime volte
Per il francese è andata invece decisamente meglio la Superpole nella quale ha conquistato la sua prima pole position da quando corre in Superbike. Ma in casa Kawasaki si è festeggiata anche un’altra prima pole position, quella di Lorenzo Savadori nella Superstock 1000 FIM Cup.
E a proposito di prime volte, l’olandese Kervin Bos è stato il primo pilota ad iscriversi come wild card nella categoria Evo. Bos ha chiuso gara uno al diciottesimo posto, ma sotto la pioggia ha conquistato l’undicesima posizione.
Confermato il GP di Sepang
Sabato mattina nel paddock show si è tenuta la conferenza stampa nella quale è stato presentato l’accordo tra Dorna ed il Sepang International Circuit. Erano presenti Daniel Carrera, Direttore Generale WSBK e Dato Razlan Razali, CEO del circuito internazionale dell’autodromo malese. Confermato quindi quello che sarà il sesto round del mondiale SBK 2014, che si disputerà a Sepang dal 6 al 8 Giugno. Ospite d’onore il campione del mondo Tom Sykes che si è detto felice di correre in Malesia. Forse non gli hanno ancora spiegato quali temperature e quale tasso di umidità troverà in Malesia a Giugno.
Chi sostituirà Mosca?
Per ora nessuna comunicazione ufficiale ha riguardato invece il circuito che potrebbe sostituire il Moscow Raceway, che come sappiamo è stato cancellato dal calendario a causa della crisi politica in Ucraina e Crimea. Erano senza fondamento le voci che riportavano un interessamento da parte dell’autodromo di Monza ed ora radio paddock parla della possibilità che possa tornare in calendario la pista di Brno.
Bayliss tornerà in pista il 13 Maggio ed al Mugello, subito dopo il round di Imola, proverà la Panigale in versione 2014
Bayliss di nuovo in sella a Ducati
Ad Assen Ernesto Marinelli, responsabile del progetto Ducati Superbike, ha confermato che l’indimenticato Troy Bayliss tornerà in pista il 13 Maggio ed al Mugello, subito dopo il round di Imola, proverà la Panigale in versione 2014. Sembra che si annoi a stare a casa (al contrario di Stoner, Troy non ama la pesca) e che sia quindi ben felice di poter testare i progressi compiuti dalla 1199, ora nelle mani di Davies e Giugliano.
Laverty in odore di MotoGP?
Anche Laverty effettuerà dei test, ma non su di una Superbike, bensì sulla nuova Suzuki MotoGP. Le prove verranno effettuate a Giugno, prima in Giappone e poi in Australia. Che si stia preparando per il 2015?
Brigaglia con il team Grillini
Visti gli scarsi risultati sino a qui conseguiti da Michel Fabrizio, il team Grillini è corso ai ripari ed ha rafforzato il proprio staff tecnico con Domenico Brigaglia, ex pilota del mondiale 125 negli anni 80 ed in seguito tecnico di Pierfrancesco Chili.
La conta dei motori
Diamo uno sguardo ai motori, che come sappiamo quest’anno sono stati contingentati (8 per le Superbike e 6 per le Evo). La Dorna divide i propulsori in tre categorie, quelli in uso, quelli punzonati e quelli guasti/rotti, non più utilizzabili. Per essere utilizzato un motore deve ovviamente essere prima punzonato, e quindi alcune squadre hanno un motore in uso e uno o due di scorta, già punzonati. Un motore si considera in uso dopo che è stato utilizzato anche solo una volta in pista. Sino ad ora hanno danneggiato un solo motore Canepa, Laverty e Guarnoni, mentre May ne ha già fatti fuori due.
E proprio le moto del team di May, le Hero EBR, sono state protagoniste in negativo della prima manche di Assen, quando entrambi i piloti si sono dovuti fermare per problemi al propulsore e il problema tecnico occorso a May ha fermato la gara costringendo la direzione gara ad esporre la bandiera rossa. Le moto del team Indo/Italo/Americano (moto americana, sponsor indiano e sede in Italia) non sono tornate in pista nella manche successiva. I tecnici della squadra hanno infatti preferito accertare le cause delle rotture per evitare che si ripetessero. Saranno comunque regolarmente presenti a Imola tra due settimane.
Piloti, questione di razza
Nella gara della Superstock 600 al quarto posto si è classificato Rob Hartog, nipote di Wil Hartog, pilota degli anni 70 che è stato il primo pilota olandese ad aggiudicarsi una gara della GP 500, avendo vinto la gara di Assen nel 1977. Anche il nipote come il nonno guida una Suzuki.
Direzione gara, 10 e lode
Perfetto il comportamento della Direzione di gara, che ha accolto la richiesta di Guintoli di sospendere la seconda manche, che si stava disputando in condizioni davvero precarie. Non sempre in questi casi le richieste dei piloti vengono accolte. Basti ricordare quanto avvenne al Nurburgring nel 2011, quando la seconda manche si disputò sotto un vero diluvio e a nulla valsero le richieste dei piloti, che alzavano la mano transitando sul rettilineo d’arrivo. La gara venne definitivamente sospesa solo al termine del tredicesimo giro, quando cioè erano stati percorsi i due terzi della gara, in modo che la stessa si potesse ritenere conclusa. Per la cronaca allora vinse Sykes davanti a Guintoli e fu una vera beffa per Haga, che stava conducendo la gara dal primo giro e cadde proprio nel corso del dodicesimo e ultimo passaggio.