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Mentre nel box Kawasaki si stava festeggiando per quella che sarebbe stata una doppietta storica per la casa di Akashi, Kuba Smrz ha tirato fuori dal suo cilindro un giro perfetto che gli ha consentito di concludere al primo posto la prima sessione di qualifiche di Imola. Trenta millesimi separano Smrz da Sykes che lancia però un segnale molto forte ai senatori per la Superpole di domani pomeriggio.
Le Kawasaki ormai non stupiscono più, ma il fatto che Lascorz sia riuscito a fare meglio di Sykes sta ad indicare che la Ninja ha ormai raggiunto un alto livello di competitività. Biaggi si piazza sornione al quarto posto, pronto a far meglio domani quando i tempi saranno decisivi per la griglia di partenza delle due gare di domenica. Checa si deve accontentare del settimo posto dietro a Rea e Haslam. L’inglese della Honda migliora decisamente il nono crono del mattino così come il bionico Haslam, che sale dal quindicesimo posto al sesto assoluto.
Lo spagnolo del team Althea, montata la gomma morbida, si è trovato davanti Laverty che stava rientrando ai box e che lo ha inconsapevolmente rallentato. Nulla di compromesso ovviamente e anzi domani vedremo un Checa ancora più grintoso del solito, pronto a rifarsi del risultato odierno. Il suo compagno di squadra Davide Giugliano si piazza all’undicesimo posto. Il ragazzo cresce in fretta e la prestazione odierna conferma il suo indubbio talento. Dietro a Giugliano troviamo altri tre italiani. Sono, nell’ordine, Badovini, Zanetti e Melandri. Il primo non è riuscito a ripetere l’eccezionale prestazione di questa mattina quando ha chiuso in testa le libere, ma si è migliorato ed è senza dubbio uscito dal momento buio vissuto a Phillip Island.
Bravo Zanetti settimo questa mattina e tredicesimo nel pomeriggio. Se si ripete domani entra in Superpole. Melandri sta ancora lavorando sulla sua S1000RR e siamo certi che domani scalerà la classifica cercando, con la sua abilità, di sopperire ai problemi che ancora affliggono la sua moto. Si migliora Canepa, ancora alla ricerca del miglior assetto per la sua Ducati. Il pilota del team Red Devils Roma precede Hopkins (caduto senza conseguenze) e Fabrizio che sino ad ora non è riuscito ad esprimersi al meglio. Aoyama chiude ventiduesimo. Va bene che non conosce la pista, ma da lui ci aspetta senza dubbio qualcosa in più.