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Il suo settimo tempo di ieri era stato ottenuto con gomme da gara e Melandri aveva messo tutti in guardia affermando di essere contento di come era riuscito a sistemare la sua RSV4. Non stupisce quindi che questa mattina nell’ultimo turno di qualifiche, una volta montata la gomma morbida abbia girato in 1’57”686, migliorandosi di oltre un secondo e conquistando la vetta della classifica. Ma Sykes non è lontano avendo limitato a poco più di due decimi il distacco dal pilota Aprilia. Terzo posto per Davies, considerato a ragione un esperto di questa pista. L’inglese della Ducati abbassa costantemente i suoi tempi sul giro e sia lui che Giugliano, quinto a meno di tre decimi dalla vetta, confermano i grandi miglioramenti della Panigale, che soffre meno del previsto il lungo rettilineo che caratterizza questo tracciato aragonese.
Baz si piazza tra le due Ducati al quarto posto e si appresta a stupire nelle gare di domani. Guintoli se ne sta sornione al sesto posto e cede quasi mezzo secondo al suo compagno di squadra, ma siamo certi che abbia ancora del margine, che potrebbe mostrare già in Superpole. Con il suo settimo posto Lowes riporta il sorriso nel box Suzuki, ma Laverty è solo decimo a otto decimi da Melandri. Haslam è ottavo davanti ad un deluso Rea, che dopo aver chiuso in testa le prime due sessioni di qualifiche, questa mattina non si è migliorato ed è precipitato al nono posto. Questi sono i piloti che accedono direttamente alla fase due della Superpole. Canepa è sempre il primo delle Evo ma il suo undicesimo posto lo costringe alla Superpole 1, per guadagnarsi un posto in quella che conta. Lo stesso dicasi per Elias che non trova il bandolo della matassa e precede un sempre più sorprendete Badovini. Galvanizzato dai risultati di ieri, Ayrton oggi ha fatto ancora meglio ed ha abbattuto il muro dei due minuti. Dietro alla Bimota ecco la MV di Corti, che senza grandi clamori lavora con il suo team ed i risultati stanno arrivando.
Quindicesimo posto per Camier che inizia a capire e a sfruttare la sua S1000RR e che questo pomeriggio tenterà l’assalto alla Superpole. Salom è sempre dolorante alla mano destra infortunata a Jerez e pur stringendo i denti, non è andato oltre il sedicesimo posto. La seconda Bimota di Iddon precede le Kawasaki Evo di Guarnoni, Morais e Fabrizio. Restano esclusi dalla Superpole 1 Foret, Toth, Yates, May, Sebestyen ed i due piloti di Pedercini, Scassa e Andreozzi. Il primo non è ancora a posto fisicamente ed ha iniziato a lavorare sulla sua Ninja solo ieri, mentre il secondo è caduto sia ieri che oggi, distruggendo due moto.
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