Assen ci ha offerto un grande spettacolo, sia in pista che fuori. Il colpo d’occhi del parcheggio posizionato dietro alla tribuna centrale, come sempre stracolmo di moto di ogni colore e di ogni tipo era bellissimo. Il clima di questo weekend è stato costantemente mite e soleggiato (ci hanno detto che solo pochi giorni fa qui ha nevicato) ed ha quindi favorito la presenza del pubblico, calcolato in 78.000 spettatori nella tre giorni olandese. Di questi la maggioranza è arrivata ad Assen in moto ed abbiamo visto motociclisti non solo olandesi, ma anche tedeschi, belgi ed inglesi.
E sono stati proprio gli inglesi ad offrire il maggiore spettacolo in pista. Anche all’università della moto abbiamo assistito a quella che sta diventando la caratteristica principale di questo mondiale Superbike 2010, vale a dire lo scontro generazionale tra i veterani della Superbike, che non hanno nessuna intenzione di abdicare, e la nuova pattuglia di giovani ed irriverenti piloti inglesi, che si sono gettati in ogni curva come se fosse stata l’ultima. Senza dimenticare Smrz che non è inglese e non è ancora un veterano, ma che ad Assen ricopre sempre un ruolo da protagonista.
Spettacolo, spettacolo puro. Bastano gli highlights delle due gare olandesi per spiegare tutto il fascino di questa categoria. Un serpentone di 8, 9 piloti che in ogni curva cercavano di superarsi, con staccate e sorpassi al limite dell’incoscienza, continui colpi di scena e corpo a corpo nei quali nessuno si tirava indietro. Spettacolo vietato ai deboli di cuore.
Ha vinto Rea, il dominatore di questo Dutch TT. Certo questa per lui ed il suo team era la pista di casa, ma aggiudicarsi la Superpole ed entrambe le gare è stata una grande impresa, che ha catapultato Johnny dalla quinta alla terza posizione di una classifica che vede sempre in testa Haslam che nonostante l’undicesimo posto in gara uno è riuscito a guadagnare terreno nei confronti di Biaggi e di Checa.
Come era facilmente prevedibile è un campionato difficilissimo, che ad ogni appuntamento presenta un protagonista diverso, con cinque vincitori diversi nelle prime otto gare. E’ una classifica corta, aperta ad ogni soluzione.
La cura Tardozzi sta facendo effetto, Corser e la sua BMW iniziano a stare costantemente con i primi della classe. Un risultato che solo alcuni mesi fa sembrava irrealizzabile. Bravo Davide e bravissimi i tecnici che lui ha scelto per rivoluzionare il team tedesco.
Alla festa del motociclismo di Assen non ha partecipato il team ufficiale Ducati. Non si riesce a capire quale sia il male oscuro che impedisce a Fabrizio e Haga di ripetere i risultati dello scorso campionato. Forse Monza, il circuito che ha visto la prima vittoria di Fabrizio in Superbike, potrà rivitalizzare il team Ducati Xerox, ma di certo il gran motore dell’Aprilia darà una grossa mano a Biaggi e a Camier, al veterano ed alla matricola.
Ed ora tutti a Monza. Se, come ho letto, le riprese di La7 non sono ritenute un gran che (ma io continuo a ringraziare questa emittente che consente a tutti di vedere in diretta e senza pagare un canone, lo spettacolo della Superbike) salite in moto e venite a vedere dal vivo il campionato più bello del mondo. Ma se invece siete stanchi e la domenica pomeriggio volete farvi una pennichella sul divano, potete sempre guardare la MotoGP o la Formula 1.
Ecco le nostre pagelle per i protagonisti di Assen.
Jonathan Rea : Si è aggiudicato Superpole, gara uno e gara due. Il giovane nord irlandese non poteva fare di più. Ma al di la dei risultati Johnny ci ha stupito per la maturità dimostrata in questo weekend. Due gare condotte con maestria, senza strafare e con la convinzione e la sicurezza di essere il più forte e di poter assestare il colpo del KO al momento giusto. L’unica incognita poteva derivare dal motore della sua CBR che ultimamente si era rotto un poco troppo spesso. Però sembra che mamma Honda abbia finalmente deciso di dare una mano ad un pilota che rappresenta il futuro della Superbike, ma non solo.
Voto 10 e lode (dieci per le due gare e lode per la Superpole)
Leon Haslam : Curiosando tra i numeri della Superbike 2010 siamo finiti sulla speciale classifica dei “total leader laps” i piloti che hanno condotto in testa il maggior numero di giri nelle prime otto gare. Leon conduce con 71 davanti a Biaggi con 29 e Corser con 12. Questo la dice lunga sul campionato che sta facendo il figlio di “Rocket Ron”. Nonostante una gomma sgonfia che in gara uno lo ha relegato in dodicesima posizione, Leon riparte da Assen con due punti in più nei confronti di Biaggi. In gara due non ha avuto problemi meccanici e si è arreso solo ad un incontenibile Rea. Ogni gara può avere un protagonista diverso, ma Leon è sempre lì nelle prime posizioni, dimostrando una costanza di rendimento impressionante. Leone di nome e di fatto.
Voto 9
James Toseland : In gara ha miracolosamente trovato la soluzione ai numerosi problemi riscontrati in prova ed è salito due volte sul podio. Nonostante la mano gli fa faccia sempre male, il pilota della Yamaha è in netta e costante ascesa. Sei punti in Australia, diciannove a Portimao, venticinque a Valencia e trentasei ad Assen. Senza tanti clamori James sta risalendo la classifica ed ora è quinto alle spalle di Checa. I tempi sono maturi per la sua prima vittoria in questo campionato.
Voto 9
Max Biaggi : Un weekend difficile che però è costato al pilota dell’Aprilia solo due punti nei confronti di Haslam. Nelle due gare olandesi, Max ha corso sopra i problemi ed ha dimostrato che quando ci sono da tirare fuori gli attributi lui c’è. Nella seconda combattutissima manche ha rischiato di salire sul podio. Esperienza e intelligenza tattica, ma anche coraggio e grinta. Se quando va male porta a casa ventitre punti i suoi avversari si devono davvero preoccupare.
Voto 8
Leon Camier : Vera mina vagante di questo inizio di stagione. In tutti i sensi. Ci ha sempre dato l’impressione di rischiare oltre il dovuto e di poter creare problemi a se stesso ed agli altri piloti. Leon ci ricorda il Rea dello scorso anno, però cade più spesso e questo non depone certo a suo favore. Deve fare esperienza, ma se ad Assen abbiamo assistito a due gare indimenticabili lo dobbiamo anche alla sua incoscienza ed la suo coraggio. Ad eccezione di gara due è sempre restato davanti al suo più blasonato compagno di squadra ed è stato premiato dal suo primo podio nel mondiale Superbike.
Voto 8.
Troy Corser : Bravo Tardozzi e brava la BMW, ma senza la grinta e l’esperienza del trentanovenne Troy gli ottimi risultati di Assen non sarebbero stati possibili. Terzo tempo in Superpole, due partenze perfette e due quinti posti che valgono oro, in quanto in tutte e due le gare il coccodrillo australiano è rimasto per la prima volta a contatto con il gruppo di testa. Il problema principale della S1000RR derivava dall’eccessiva usura degli pneumatici, ma ad Assen i tecnici del team tedesco sembra abbiano trovato il bandolo della matassa ed il calo di prestazioni della moto di Corser è stato molto meno rilevante rispetto al passato.
Al resto ci ha pensato lui.
Voto 8
Carlos Checa : Vale in parte il discorso fatto per Biaggi. Quello di Assen non è stato per Carlos un weekend da ricordare, però ventitre punti non sono certo da buttare. Non sappiamo se il quarto ed il sesto posto del pilota spagnolo siano dovuti a problemi di assetto della sua Ducati o se semplicemente lui non sia stato in grado di farsi largo in mezzo a quel gruppo di assatanati che rischiavano di spingersi fuori pista in ogni curva. Ha limitato i danni, ma se si vorrà mantenere nei primi posti della classifica dovrà dimostrare che la sua grinta e la sua voglia di vincere non sono rimasti a Phillip Island. Ci aspettiamo presto un altro acuto .
Voto 7,5
Jakub Smrz : L’aria di Assen fa sempre bene al pilota della Repubblica Ceca (l’anno scorso qui in Olanda era salito sul podio) che dopo una prestazione eccezionale in Superpole, ha animato entrambe le gare del Dutch TT ed ha concluso per due volte al settimo posto. La sua moto non è certo la migliore del lotto e per restare con gli ufficiali Jakub è costretto molte volte a fare i salti mortali. Non è inglese e non guida una moto ufficiale, ma ad Assen questa differenza non si è proprio vista. Deve però mostrare maggiore costanza di risultati.
Voto 7,5
Haga e Fabrizio : Male in prova ed in gara. Il mistero s'infittisce. Ad Assen Fabrizio era entrato nell’ultima fase della Superpole e la sua seconda file faceva pensare ad una gara finalmente tra i primi. Un tredicesimo ed un dodicesimo posto non sono certo i risultati che Fabrizio e la sua squadra si auguravano ad inizio stagione. Cosa è successo dopo Phillip Island? Haga aveva fatto peggio in Superpole (possibile che non riesca più ad entrare nell’ultima fase?) ma in gara uno era risalito al decimo posto. Purtroppo il motore lo ha tradito in gara due. Un altro weekend da dimenticare. Speriamo sia l’ultimo.
Voto 5 a loro ed alla squadra.
Dopo quanto è successo ad Assen abbiamo i brividi pensando alle staccate da 300 km/h che vedremo a Monza. Chi sarà l’ultimo a chiudere il gas?
Mette della camomilla nella borraccia che vi porterete a Monza e state pronti a sostenere tutti i protagonisti di questa stupenda stagione.