SBK. Rea vince gara 2 sotto la pioggia

SBK. Rea vince gara 2 sotto la pioggia
Rea si aggiudica gara sotto la pioggia. Suicidio Aprilia con un contatto tra Melandri e Guintoli che provoca la caduta di entrambi. Sul podio le due Ducati di Giugliano e Davies. Barrier primo dei piloti EVO | C. Baldi, Portimao
6 luglio 2014

Punti chiave

La seconda gara di Portimao verrà ricordata più per il contatto tra Guintoli e Melandri che non per la vittoria di un eccezionale Rea che è rimasto in testa dal primo all’ultimo giro, ma che probabilmente non avrebbe vinto se i due piloti dell’Aprilia non fossero caduti entrambi. Come ci ha dichiarato Guintoli (ascolta la sua intervista) il francese ha visto lo spazio necessario per superare il suo compagno di squadra all’interno e si è infilato. Un avvallamento però ha tradito il francese che ha perso il piede dalla pedana e successivamente ha perso anche l’anteriore ed è caduto andando a colpire Melandri. Per fortuna nessuno si è fatto male, ma ovviamente vedere sfumare una possibile vittoria per una caduta, causata dal tuo compagno di squadra può incrinare i rapporti tra i due piloti. Dopo il patatrac tra i due piloti Aprilia, Rea ha potuto andare a vincere indisturbato, davanti alla coppia Ducati Giugliano Davies.

Davide Giugliano
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L’italiano (ascolta la sua intervista) non era partito benissimo, ma poi ha trovato un buon ritmo, anche se non avrebbe mai conquistato il podio senza la doppia caduta Aprilia. Ma come si sa nelle gare bisogna arrivare in fondo e Davide lo ha fatto. Stesso discorso per il suo compagno di squadra Chaz Davies che ha dovuto vincere la resistenza di Lowes, per la gioia dell’azienda di Borgo Panigale che in un weekend dove le difficoltà non sono mancate alla fine ha raccolto punti e podi. Per la cronaca era da Misano 2012 che due piloti Ducati ufficiali non salivano sullo stesso podio (Checa secondo e Giugliano terzo). Lowes è veloce sotto la pioggia tanto che ha fatto meglio di Haslam e di Baz, che, senza essere limitato da ordini di scuderia, ha superato il suo titolato compagno di colori proprio nel finale, quando Sykes era in crisi con le gomme e girava su tempi alti, navigando in sesta posizione. Alla fine però oltre che da baz Tom è stato superato anche da Guintoli che, risalito prontamente in sella (al contrario di Melandri che ha preso subito la via dei box) è risalito sino al settimo posto.

Da Laverty ci sia spettava di più di un nono posto, mentre per Toni Elias il decimo posto va bene se consideriamo che questo è stato per lui e per la sua squadra un weekend da dimenticare costellato da vari problemi e dalla caduta di gara uno. Barrier chiude all’undicesimo posto, primo dei piloti EVO. Il francese della BMW non correva sul bagnato da oltre un anno e non aveva mai provato sotto l’acqua la sua S 1000 RR in versione Superbike. “All’inizio l’ho preso come un test – ci ha dichiarato – ma poi ho visto che andavo forte e allora ci ho provato”.

In realtà il primo delle EVO è stato Badovini, del quale tutti consociamo l’abilità sull’acqua che ho chiuso la gara al nono posto, ma come sappiamo le due Bimota non prendono punti e quindi sia lui che il suo compagno di squadra Iddon (dodicesimo) sono stati estromessi dalla classifica. Dietro a barrier si è quindi piazzato Morais che ha preceduto Guarnoni e Staring. Quindicesimo posto per Russo, bravo ad andare a punti in entrambe le gare. Andreozzi è sedicesimo nonostante un ride through e precede Salom. Lo spagnolo sulla pista resa infida dalla pioggia ha preferito non rischiare pensando solo alla classifica EVO che lo vede abbondantemente al comando. Dietro a Canepa troviamo Rizmayer, che chiude in fondo alla classifica un weekend negativo. Oltre a Melandri non hanno visto la bandiera a scacchi May, Yates e Sebestien.


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