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Una gara incredibile vietata ai deboli di cuore. Gli ultimi giri sono stati una vera lotteria, con la pista bagnata ed i piloti a correre, come sulle uova, con le gomme slick. Vince Baz forte della sconsideratezza dei suoi diciannove anni e di un fantastico controllo della sua Kawasaki. Loris non si è fatto spaventare dalla sua Ninja che ogni tanto scalciava e tentava di scaraventarlo a terra e nell’ultimo giro si è portato in testa ed ha resistito agli attacchi dei suoi avversari. Salgono sul podio sia Fabrizio che Badovini, che si sono giocati la vittoria sino all’ultima curva. Badovini è caduto subito dopo il traguardo, facendo cadere anche Rea che si è trovato davanti la moto che aveva appena disarcionato Ayrton. La gara era iniziata sotto un cielo grigio che minacciava pioggia e pioggia è stata, già nel corso del primo giro. Ne hanno fatto le spese Johnson e Brignola e subito dopo Berger e Smrz. Bandiera rossa e nuova partenza. Johnson e Brignola (per fortuna nulla di grave per entrambi) non ce la fanno e non hanno ripreso il via. Tutti hanno scelto gomme slick ad eccezione di Smrz e Guintoli che hanno montato gomme da pioggia e di Davies, Berger e Canepa con le intermedie.
I primi giri venivano vivacizzati dai due piloti Kawasaki Baz e Sykes, che precedevano Checa ed un incredibile Biaggi, quarto nonostante fosse partito dalla quarta fila. In seguito passava in testa Haslam che conduceva la gara per alcuni giri. Nel frattempo la pioggia si divertiva a bagnare la pista solo a tratti e solo in alcuni settori, tanto per rendere più avvincente ed aperta una gara incredibile, con quattordici piloti in lotta per la prima posizione. Al quarto giro Checa rompeva gli indugi e andava in testa alla gara. Il suo vantaggio saliva sino a quasi tre secondi mentre alle sue spalle erano botte da orbi tra Haslam, Baz, Biaggi e Camier, con quest’ultimo che ad ogni curva azzardava un sorpasso. Laverty e Melandri seguivano a distanza di sicurezza. La pioggia tornava a bagnare la pista nel corso del tredicesimo giro, costringendo Checa a rallentare sino a farsi raggiungere dal gruppo degli inseguitori. Passava in testa ancora Haslam mentre la pista era ormai quasi completamente bagnata. Essendo partita come gara wet (bagnata) la direzione di gara non la poteva sospendere in caso di pioggia e quindi ci si aspettava che da un momento all’altro fossero i piloti ad alzare la mano per bloccarla. Ma questo non accadeva e a farne le spese era Camier che scivolava e non riusciva a ripartire.
Con la pioggia l’aderenza delle slick è pari a zero, ma nessuno si arrendeva e nonostante le sbandate si arrivava all’ultimo giro. La pista ora era asciutta solo in alcuni punti, ma in altri bastava aprire il gas per mettersi di traverso. Biaggi arrivava leggermente lungo in una curva, metteva le ruote sul cordolo
bagnato e veniva disarcionato dalla sua Aprilia che lo faceva cadere sull’erba della via di fuga. Ma i colpi di scena non erano finiti. Baz si portava in testa ma alle sue spalle si facevano minacciosi Rea, Badovini e Fabrizio. Il gruppo dei quattro arrivava all’ultima curva dove Baz tagliava per primo il traguardo seguito da Fabrizio (ascolta la sua intervista) e Badovini che, come abbiamo detto in precedenza, cadeva subito dopo il traguardo coinvolgendo Rea. Un accorto Checa si aggiudicava la quinta piazza davanti ad Haslam e Melandri che recupera ben nove punti su Biaggi dal quale è ora separato da sole dodici lunghezze. La caduta del Corsaro accorcia la classifica che vede Sykes e Checa rispettivamente a 51 56 punti dal pilota dell’Aprilia. Guintoli e Smrz pagano con il doppiaggio la loro errata scelta di gomme mentre non hanno tagliato il traguardo, oltre ai già citati Biaggi e Camier, anche Canepa e Hopkins, che avevano scelto gomme intermedie. Alle 16,30 ore italiane prende il via gara due. Un’altra gara da non perdere.