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Nelle prove che hanno preceduto la Superpole erano caduti Pirro, Cluzel e Philippe che però hanno poi preso regolarmente il via in una Superpole dichiarata bagnata dalla Direzione di gara. In realtà non pioveva e la pista si stava asciugando. All’inizio del turno comanda Sykes davanti a Giugliano, Elias e Badovini. Ben presto però tutti si accorgevano che in traiettoria la pista era asciutta ed i piloti hanno fatto ritorno ai loro box per montare le intermedie o azzardare le slick. Intano cadeva Haslam che metteva l’anteriore su di una chiazza bagnata. I tempi iniziavano a scendere vertiginosamente e la classifica cambiava di continuo. Il primo a sfruttare le gomme da tempo è stato Giugliano che balzava in testa alla classifica a quattro minuti dal termine, ma veniva poi sopravanzato da Sykes che si aggiudica il turno, davanti a Laverty, Guintoli, Badovini, Davies, Melandri, lo stesso Giugliano, Fabrizio ed il francese Philippe. Restavano esclusi dalla fase due lo sfortunato Pirro, che cadeva a pochi minuti dal termine sbattendo il casco sull’asfalto, ma riuscendo a rialzarsi subito, Elias, Cluzel, Salom, Lanzi ed Haslam.
Iniziava fase due e compariva anche un pallido solo che però non riscaldava più di tanto una pista ormai quasi completamente asciutta, ma ancora con qualche chiazza umida che induceva i piloti a non spingere al massimo, per evitare una caduta che avrebbe potuto avere conseguenze disastrose per le gare di domani. I nove piloti rimasti sparavano subito la gomma da tempo e Sykes abbatteva il muro del 1’40 e con 1’39”571 balzava in vetta alla classifica davanti a Guintoli, Laverty, Badovini, Davies, Fabrizio, Melandri e Philippe. A cinque minuti dal termine della fase due la pioggia tornava a bagnare la pista, ma Giugliano riusciva a portare a termine un ottimo giro, chiuso con il crono di 1’39”933 e saliva al secondo posto. Quando tutti si aspettavano solo la bandiera a scacchi Sykes iniziava un incredibile ultimo giro. Superava Laverty mettendo le gomme ad un millimetro dall’erba, superava all’interno Philippe che se ne andava a passeggio e fermava i cronometri sul tempo di 1’38”592, consolidando il suo primato ed assicurandosi la sua ottava Superpole della stagione.
Ma perché ha rischiato tanto visto che era già primo e il turno stava finendo? Glielo abbiamo chiesto dopo la premiazione e ci ha risposto “Mi era avanzata una gomma da tempo”. Anche non avere tattiche può essere una tattica. Secondo posto per Guintoli che domani partirà dalla prima fila al fianco di Giugliano. La seconda fila è aperta da Laverty che precede un sorprendente Fabrizio e il ducatista Badovini. Terza fila per le due BMW di Melandri e Davies, alle quali farà compagnia il bravo Philippe che sta sfruttando al massimo l’occasione offertagli dal team Fixi Crescent Suzuki. Peccato per la caduta che ha escluso Pirro dalla fase due. Michele prenderà il via dalla quarta fila assieme ai due delusi di questa Superpole, Elias e Cluzel che sperava certamente in qualcosa di meglio visto che gioca in casa. Quinta fila per Salom, Lanzi e lo sfortunato Haslam, penalizzato come Pirro da una caduta. I due piloti di Pedercini Aitchison e Sandi compongono la sesta fila assieme a Lai, mentre Iannuzzo sarà l’unico pilota della settima.
Il meteo e una pista mai completamente asciutta hanno condizionato prove e qualifiche e nel caso che, come prevede il meteo, le due gare di domani siano asciutte, non tutti saranno pronti ad affrontarle e questo renderà ancora più avvincenti due gare che potrebbero essere decisive per l’assegnazione del titolo di campione del mondo Superbike 2013.