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Come avevamo scritto questa mattina, Sykes si era nascosto nel corso delle prove cronometrate ed aveva preferito lavorare sulla sua Ninja per prepararsi per la Superpole e per le due gare di domani. E difatti questo pomeriggio pur non riuscendo a migliorare il miglior giro della pista portoghese, da lui stesso stabilito lo scorso anno (1’41”360) ha stampato il tempo di 1’42”484 che gli permesso di festeggiare la sua terza Superpole stagionale, la ventiduesima in carriera. Rea invece ha confermato quanto aveva fatto vedere nelle prove, ma si è dovuto fermare a quasi tre decimi dall’alfiere della Kawasaki. Su questa pista Johnny riesce ad esprimere tutto il suo potenziale e a coprire i limiti attuali della sua CBR.
La terza posizione della prima fila è stata inaspettatamente conquistata da Chaz Davies, che dopo essersi dannato in questi due giorni per capire come affrontare l’ultima curva del tracciato, nella quale ieri perdeva oltre sette decimi, con la gomma morbida ha risolto il problema ed ha portato in alto la sua Panigale. Il suo compagno di squadra Giugliano invece ha iniziato male questo weekend e su di una pista che per Davide è sempre stata avara di soddisfazioni, nemmeno in Superpole è riuscito ad emergere ed alla fine è ottavo, in terza fila.
Melandri non è certo un esperto della Superpole e si è visto anche oggi, però la seconda fila gli servirà per restare agganciato a Sykes. O almeno per provarci... Il passo di gara di Marco è buono e riteniamo che sia proprio lui, assieme a Rea, l’unico in grado di contrastare le Kawasaki. Anche Baz infatti è stato veloce per tutto il fine settimana e domani gli partirà al fianco, per puntare alla vittoria.
Completa la seconda fila il costante Guintoli, che siamo certi anche domani sarà nel gruppo di testa. Oltre al già citato Giugliano, in terza fila si schiereranno Laverty e Haslam. Se in prova il nord irlandese era riuscito a occupare le prime posizioni, con la gomma da tempo la sua Suzuki non lo ha aiutato più di tanto, ma sulla sua pista preferita Eugene potrebbe stupire e tornare ai fasti di Phillip Island. Buona la nona posizione di un recuperato Halsam atteso da una prova convincente che potrebbe far cambiare idea ai vertici Honda intenzionati a non rinnovargli il contratto. Barrier non finisce di stupire e dopo aver ottenuto il secondo posto in Superpole uno dietro a Salom, nella seconda Superpole, quella che conta, ha ottenuto un decimo posto che significa quarta fila. Il francese pur utilizzando la gomma da tempo solo per la seconda volta (la prima era stata due settimane fa a Misano) oggi è riuscito a sfruttarla, tanto da scendere per la prima volta sotto il muro del 1’44. Al suo fianco Lowes, caduto proprio nel momento cruciale, quando stava concludendo il suo giro veloce, e Salom che aveva evidentemente dato tutto nella prima Superpole e che molto probabilmente domani dovrà vedersela con il Barrier, per il predominio della EVO.
Non sono entrati in Superpole le due Bimota di Badovini e Iddon e la Ducati EVO di Canepa, autore comunque di una prova migliore rispetto alle sue deludenti qualifiche. Da segnalare la caduta di Corti proprio all’inizio della prima Superpole. Il pilota della MV ha battuto la testa sull’asfalto ed ha perso conoscenza per poi riprenderla poco dopo ed essere comunque trasportato in ospedale per i controlli del caso. Sembra comunque che la sua caduta, che ha fatto sospendere la sessione con la bandiera rossa, non abbia avuto conseguenze. Decisamente sfortunato Toni Elias, che dopo le travagliate qualifiche di ieri, in Superpole uno ha avuto un problema elettronico dopo pochi minuti. Rientrato di corsa al suo box non è comunque riuscito a ripartire e domani lo aspetta una gara tutta in salita, partendo dalla settima fila.
Cosa ci dobbiamo aspettare dalle due gare di domani? Tutto farebbe pensare ad una nuova cavalcata solitaria di Tom Sykes, ma teniamo d’occhio Rea e Melandri che potrebbero fermare il campione del mondo. Possibili outsiders Baz, le due Ducati ed il solito Guintoli.
Fate attenzione perché la Dorna ci ha regalato l’ennesimo cambiamento per quanto riguarda gli orari delle gare. La prima prenderà il via alle 13 mentre per la seconda si dovranno aspettare le 16, entrambe in ora italiana. Non si capisce a che pro si debbano cambiare continuamente gli orari delle gare, ma per citare Dante Alighieri: “Vuolsi così, colà dove si puote”... e agli addetti ai lavori e soprattutto ai tifosi della Superbike non resta che adeguarsi.