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Con il tempo di 1’30”578, Carlos Checa non solo ha abbassato di quasi mezzo secondo il record della pista che apparteneva dal 2009 a Regis Laconi, ma si è avvicinato di molto al miglior tempo fatto registrare da Stoner nella gara della MotoGP dello scorso anno. Una prestazione davvero eccezionale che però non ha esaltato più di tanto il pilota del team Althea. Pochi minuti dopo essere sceso dalla sua 1198 Carlos ci ha dichiarato che in gara le condizioni atmosferiche dovrebbero essere diverse e che quindi la prestazione odierna è importante, ma che domenica la musica potrebbe essere diversa. Certo l’alfiere della Ducati vuole gettare acqua sul fuoco, ma quanto ha fatto a Phillip Island in questi due giorni ha certamente colpito nel segno ed impressionato anche quello che sarà il suo principale avversario nella corsa al titolo : Max Biaggi.
Il Corsaro non ha mai forzato più di tanto, forte di una moto e di una squadra che, come lui stesso ci ha detto, sono già sufficientemente competitivi. La fantastica prestazione di Checa ha fatto passare in secondo piano le ottime performances di Guintoli, costantemente nelle primissime posizioni. Il francese ha dimostrato di trovarsi veramente bene alla guida della sua Ducati e visto che ormai conosce tutte le piste non è difficile prevedere una grande stagione per il pilota del team Effenbert Liberty. Guintoli precede Rea il quale però nei primi minuti della sessione del pomeriggio è incappato in una caduta spettacolare che solo per fortuna non ha avuto gravi conseguenze, ma che potrebbe impedire la partecipazione del pilota del team Castrol Honda alle prove ed ovviamente alla gara di domenica. Johnny è caduto ad una velocità di circa 210 km/h a causa di un problema al motore della sua CBR che, probabilmente a seguito di una rottura, ha perso dell’olio che ha preso fuoco. Rea non ha fatto tempo ad accorgersi delle fiamme che provenivano dal motore della sua moto ed è stato catapultato a terra, nella ghiaia della via di fuga, mentre la sua moto proseguiva come impazzita e si schiantava sulle barriere protettive. Trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso, a Rea non sono state riscontrate fratture, ma attualmente ha molto dolore al polso sinistro, quello già infortunato ed operato lo scorso anno, ed in varie parti del corpo. Davvero sfortunato.
Quarto posto per il secondo pilota del team Liberty : Jakub Smrz, apparso costante come il suo compagno di squadra e pronto a recitare un ruolo importante nelle due manches di domenica. Sorprendente quinto posto per Lascorz (anch’egli autore di una caduta senza conseguenze nel finale dell’ultima sessione, così come il suo compagno di squadra Sykes) che, nonostante lo scarso affiatamento con la nuova Kawasaki, sembra abbia risolto nel migliore dei modi i suoi problemi fisici conseguenti alla caduta di Silverstone dello scorso anno. Il salto dalla Supersport alla Superbike non sembra rappresentare un problema per il promettente giovane spagnolo, così come per Laverty che ha chiuso al nono posto subito dietro il suo compagno di squadra Melandri, caduto a metà del secondo turno, senza conseguenze. Le prove di Marco sono state nel complesso buone, ma come lui stesso ammette, in gara il dolore alla spalla potrebbe farsi sentire.
Davanti a Melandri troviamo altri due italiani, il già citato Max Biaggi e Michel Fabrizio. Michel è in perfetta forma e dispone di una moto che lo sta assecondando nel migliore dei modi. Al momento sembra un passo indietro rispetto a Checa e Biaggi, ma come sappiamo la sua grinta trova maggior sfogo in gara o comunque quando il risultato conta davvero. Lo aspettiamo quindi a partire da venerdì. Problemi per Haslam solo quattordicesimo, che questa mattina è caduto due volte nello stesso turno, e rivalutando quindi Ruben Xaus che lo scorso anno era andato in crisi qui in Australia proprio alla guida della BMW. Mentre quest’anno Ruben sembra decisamente più sereno e si è piazzato tredicesimo nella classifica dei due giorni di test. Haslam ha comunque fatto meglio di Corser giunto solo sedicesimo.
Ma allora a cosa sono serviti i test che il team tedesco ha svolto su questa pista solo qualche settimana fa?
Parlando di BMW passiamo alla squadra italiana che ha ancora molto lavoro da portare a termine e che ha piazzato Toseland al quindicesimo posto e Badovini al diciassettesimo. Risale all’undicesimo posto Haga apparso comunque abbastanza spento e mai in grado di una prestazione convincente. Ci smentirà in gara? Berger prosegue nel suo apprendistato alla Superbike e chiude ventesimo, davanti a Rolfo. L’alfiere del team Pedercini sta lavorando tenacemente sulla nuova ZX-10R che la squadra di Volta Mantovana ha iniziato a sviluppare solo qui a Phillip Island. Ingiudicabile Camier bloccato da una forte influenza.
1 7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 1'30.578
2 50 Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R 1'31.196
3 4 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1'31.206
4 96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 1'31.654
5 17 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-10R 1'31.866
6 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1'31.870
7 84 Fabrizio M. (ITA) Suzuki GSX-R1000 1'32.113
8 33 Melandri M. (ITA) Yamaha YZF R1 1'32.122
9 58 Laverty E. (IRL) Yamaha YZF R1 1'32.137
10 66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX-10R 1'32.272
11 41 Haga N. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 1'32.299
12 12 Waters J. (AUS) Suzuki GSX-R1000 1'32.394
13 111 Xaus R. (ESP) Honda CBR1000RR 1'32.405
14 91 Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 1'32.413
15 52 Toseland J. (GBR) BMW S1000 RR 1'32.880
16 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 1'32.994
17 86 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 1'33.233
18 67 Staring B. (AUS) Kawasaki ZX-10R 1'33.398
19 6 Yanagawa A. (JPN) Kawasaki ZX-10R 1'33.432
20 121 Berger M. (FRA) Ducati 1098R 1'33.485
21 44 Rolfo R. (ITA) Kawasaki ZX-10R 1'33.514
22 2 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 1'33.560
23 8 Aitchison M. (AUS) Kawasaki ZX-10R 1'33.721