Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Sarà forse stata la cura dimagrante alla quale le Ducati hanno potuto sottoporsi a partire da questa terza ed ultima trasferta oltreoceano (tre chili in meno come da nuovo regolamento) o sarà forse stata la voglia di rivincita dei suoi piloti Fabrizio e Smrz, ma di fatto le Ducati hanno dominato la prima giornata di prove di Salt Lake City, conquistando sia le libere del mattino con Michel che le qualifiche pomeridiane con il pilota della Repubblica Ceca.
Ma tutti i piloti delle moto di Borgo Panigale sono stati protagonisti di questa prima giornata americana, tutti ad eccezione dell’ormai – purtroppo – solito Haga che ha terminato in decima posizione le libere ed in dodicesima le qualifiche.
Ma andiamo per ordine. Jakub Smrz è stato davvero impressionante non solo per aver fatto segnare il miglior tempo sul giro (1,48,517) ma per essersi costantemente migliorato al vertice negli ultimi dieci minuti di prove. Kuba aveva montato un nuovo treno di gomme ad inizio del turno ed ha iniziato a girare subito fortissimo, facendo segnare 1’48”983, un tempo che ha resistito al primo posto sino a pochi minuti dal termine, quando la maggior parte dei piloti ha montato le gomme da tempo e le caselle rosse hanno iniziato ad accendersi a ritmo frenetico sulla tabella dei tempi. A questo punto però Smrz non solo è riuscito ad abbassare il suo miglior crono, ma ha continuato a migliorarsi sino ad ottenere il tempo che gli è valso la pole provvisoria. Ricordiamoci che guida una 1198 dello scorso anno, una moto che non va certo così piano come si sente dire in giro, ma che certamente non è allo stesso livello delle moto ufficiali del team Xerox o delle semi-ufficiali del team Althea.
Smrz a parte, ha impressionato anche Fabrizio, primo questa mattina e secondo nel pomeriggio a meno di due decimi dalla pole provvisoria del pilota del team Team PATA B&G Racing. Michel ha confermato di andare davvero forte su questa pista e di ambire ad ottenere quei risultati che potrebbero rilanciarlo nella classifica piloti.
Terzo posto per Crutchlow che ha fatto molti giri su tempi di rilievo, dimostrando di aver già trovato una buona messa a punto per la sua R1.
Dietro al giovane inglese della Yamaha troviamo Leon Haslam che però, al contrario del connazionale, non sembra aver ancora trovato il bandolo della matassa. Il suo quarto posto si deve più che altro al fatto di essere riuscito a sfruttare il treno di gomme morbide, ma non sembra in possesso di un buon passo di gara.
Chi invece ha già un buon ritmo è Carlos Checa, costantemente nelle prime posizioni sia questa mattina che nel pomeriggio. Anche a Checa, così come a Fabrizio, questa pista americana piace molto e anche oggi lo spagnolo ha dimostrato di trovarsi subito bene e di aver portato la sua 1198 già ad un ottimo livello per quanto riguarda il set up.
Una gradita sorpresa al sesto posto: Shane Byrne. Sino ad ora il coriaceo pilota inglese non era mai riuscito ad esprimersi ai livelli che tutti gli riconoscono, ma qui al Miller Shakey ha sfruttato molto bene le gomme morbide, conquistando un sesto posto che certamente darà morale a lui ed alla sua squadra.
Settimo posto per Toseland che però è caduto verso il finire del turno di qualifiche. Niente di grave per James che però inizia a cadere un po' troppo spesso e ad accumulare lividi e dolori che di certo non lo aiutano ad esprimersi al meglio.
Un'altra gradita sorpresa, ma potremmo ormai parlare di conferma, all’ottavo posto, occupato da Luca Scassa. Vale il discorso fatto per Smrz, visto che anche il pilota di Arezzo guida una Ducati privata che riesce a sfruttare al massimo. Oggi si è sempre mantenuto nelle prime undici posizioni ed il fatto che si metta costantemente alle spalle molti piloti ufficiali non fa ormai più notizia. Sia lui che Kuba sono ormai pronti per una moto ufficiale.
Dal nono posto in poi troviamo quei piloti che oggi hanno fatto fatica ad adattare le proprie moto a questo velocissimo tracciato nello Utah. Non sarà certo soddisfatto del suo nono posto Troy Corser, che non si è mai affacciato nelle prime posizioni. Solo decimo Max Biaggi. A preoccupare il pilota dell’Aprilia (anche oggi è sua la velocità massima : 308 km/h) non è tanto il decimo posto, quanto il fatto che pur montando le gomme morbide, Max non si è migliorato di molto, tanto che è staccato di quasi un secondo e mezzo dalla pole provvisoria. Domani sia lui che la sua squadra avranno molto lavoro da svolgere se vorranno colmare il gap con i piloti più veloci.
Stesso discorso per Rea che questa mattina non era andato malissimo (quinto), ma che nel pomeriggio non è riuscito a far meglio dell’undicesimo tempo.
Detto di Haga, solo dodicesimo, troviamo Camier in tredicesima posizione, seguito da Sykes, sempre primo dei piloti Kawasaki, Xaus e Neukirchner. Il tedesco questa mattina aveva fatto sperare i tecnici della sua squadra quando aveva fatto segnare il provvisorio secondo tempo, per poi chiudere al nono.
Nelle qualifiche invece Max è ritornato nell’anonimato di un sedicesimo posto. Peggio di lui ha fatto Guintoli, che sembra in caduta libera e per il quale i risultati di inizio stagione sembrano essere solo un lontano ricordo. Diciottesimo posto per il “padrone di casa” Roger Lee Hayden che precede Parkes, il convalescente Vermeulen ed un Baiocco che vedeva per la prima volta quest’oggi la pista del Miller Motorsport Park.
L’Aprilia ad iniziare da questo settimo round del mondiale Superbike, potrebbe utilizzare il nuovo motore con la distribuzione a cascata di ingranaggi, così come stabilito dalla FMI. Visti i problemi incontrati sia da Biaggi che da Camier non sappiamo se domani questo nuovo motore verrà testato o se invece i due piloti del team Alitalia Aprilia preferiranno concentrarsi sulle prove e sul motore sino a qui utilizzato. Nuovo motore Aprilia a parte, le Ducati oggi hanno dimostrato una superiorità che difficilmente domani potrà essere messa in discussione sia nelle prove ufficiali (che si disputeranno quando in Italia saranno le 18,45) che nella Superpole (che invece si correrà alle 23 ora italiana).
Aprilia Suzuki e Yamaha però ci proveranno di certo e daranno del filo da torcere ai vari Fabrizio, Checa e Smrz. Sarà un'altra giornata di prove da non perdere.