Si avvicina il weekend del mondiale Superbike all’Autodromo di Monza, quando il circuito verrà preso d’assalto da migliaia di tifosi che vogliono godersi dal vivo lo spettacolo della Superbike | C. Baldi
5 maggio 2011
Biaggi a caccia di successi e punti
Dopo un difficile inizio di campionato Max Biaggi arriva in Brianza per ripetere i risultati dello scorso anno quando fece bottino pieno: vittoria in gara uno e in gara due e record della pista di Monza con il tempo di 1’42”121 alla media di 203.653 km/h. Una prestazione incredibile che gli valse la conquista della Superpole. Fu l’inizio della sua marcia trionfale verso il titolo. Quest’anno però la strada verso il titolo è tutta in salita per il Corsaro che nelle prossime due gare non ha alternative : deve vincere per ridurre il suo distacco da Checa. Per recuperare parte dei 43 punti che lo separano dal pilota del team Althea, Biaggi e la sua squadra hanno effettuato due giorni di test al Mugello. L’Aprilia sta continuando a sviluppare la sua RSV4 e subito dopo Monza effettuerà altri due giorni di prove questa volta a Misano. Proprio questa potrebbe essere l’arma vincente di Biaggi che dispone di una squadra appoggiata da una casa ufficiale, che può quindi sviluppare e migliorare costantemente la sua moto. Checa invece potrà contare solo sull’impegno della sua squadra visto che la Ducati non intende certamente investire su di una moto prossima al pensionamento e che tra pochi mesi dovrà far spazio alla nuova 1200.
Per Checa Monza è una pista difficile
Lo spagnolo dal canto suo non ama la pista di Monza ed i suoi piazzamenti dello scorso anno (14° ed 11°) lo testimoniano ampiamente. Però Carlos quest’anno punta al titolo e sa che domenica dovrà stringere i denti e portare a casa il miglior risultato possibile. Da sempre le quattro cilindri sono favorite a Monza rispetto ai bicilindrici, tanto che dal 2007 ad oggi nelle otto manche disputate vi è stata una sola vittoria Ducati, quella ottenuta nel 2009 da Fabrizio e dovuta alla mancanza di benzina di Spies proprio all’ultima curva del’ultimo giro. Va anche detto però che sempre nelle ultime otto manche corse sul circuito lombardo la Ducati è salita sul podio per ben sei volte (compresa la vittoria di Michel) e siamo certi che Checa firmerebbe subito per un piazzamento sul podio. Restando quindi alle valutazioni teoriche (consci del fatto che le gare della Superbike smentiscono poi ogni calcolo ed ogni previsione) l’avversario più pericoloso per Max dovrebbe essere Marco Melandri visto che la Yamaha ha sempre fatto bene sul circuito di casa (la sede del team è a pochi chilometri dall’autodromo) sia con Haga (tre vittorie) che con Spies (una). Melandri vuole dimenticare presto la battuta di arresto di Assen causata dalla sua caduta in gara due, ma per far bene dovrà imparare presto questa pista dove ha gareggiato solo nel 1996 quando aveva 14 anni (e cadde subito dopo il via in prima variante).
Attenzione alle retrovie
Detto dei magnifici tre, non possiamo però dimenticarci dei piloti che a Monza possiamo considerare ben più di outsider, ad iniziare proprio da Michel Fabrizio che come abbiamo detto, proprio qui nel 2009 ha colto la prima vittoria in Superbike della sua carriera in gara uno ed il secondo posto in gara due. Se Michel ha fatto così bene con una bicilindrica cosa potrà fare con la quattro cilindri Suzuki del team Alstare che qui a Monza ha una tradizione largamente positiva? Biaggi non era l’unico ad aspettare con ansia il primo dei tre appuntamenti previsti in Italia dal calendario 2011. La BMW proprio lo scorso anno qui a Monza salì per la prima volta sul podio grazie al terzo posto di Corser. Quest’anno l’australiano ed il suo compagno di squadra, Leon Haslam, sperano di fare ancora meglio e di poter festeggiare quella che sarebbe la sua prima vittoria in Superbike per la casa tedesca.
Dopo aver raccolto il primo successo stagionale ed un terzo posto ad Assen, Johnny Rea vuole continuare nella sua striscia positiva su di una pista che non vede un pilota Honda sul podio dal 2009 quando Kiyonari si classifico terzo in entrambe le gare. E parlando di piloti inglesi attenzione naturalmente al compagno di squadra di Biaggi, Leon Camier, ormai maturo per una vittoria e al rientrante James Toseland che lo scorso anno si classificò al secondo posto in gara due.
In Kawasaki si volta pagina
In casa Kawasaki si cercherà di dimenticare il brutto episodio del ritrovamento di droga ed armi su uno dei camion che da Assen rientravano in Inghilterra. Le quattro persone in un primo momento fermate sono state poi rilasciate e questo fa ben sperare la squadra di Paul Bird, che si è detta estranea all’accaduto. A Monza le verdone potrebbero dire la loro e questo riguarda non solo i tre piloti del team ufficiale, ma anche il team Pedercini con Rolfo e Aitchison. Al pilota italiano piace molto questo tracciato anche se nel 2007 ha subito la stessa sorte di Spies, restando senza benzina all’ultima curva e vedendo svanire un secondo posto. Fabrizio Lai correrà come wild card. Il pilota di Cornaredo porterà in pista la Honda del team Echo Sport Racing Company.
Superbike VS MotoGP
Un altro importante appuntamento ci attende sabato, proprio prima della Superpole, quando Paolo Flammini CEO di Infront Motor Sports incontrerà la stampa per fornire importanti notizie. Tutti si aspettano che Flammini risponda alla Dorna che, con buona pace della FIM, prosegue nel progetto che prevede nel 2012 l’utilizzo in MotoGP di motori derivati dalla serie. Ormai la guerra fredda tra Dorna ed Infront è a un punto cruciale e staremo a vedere quali contromosse avrà escogitato quest’ultima per far valere i propri diritti. Certo la Moto2 ha creato un pericoloso precedente e siamo dubbiosi sul fatto che qualcuno possa fermare la Dorna, ma nel nome dello sport e della giustizia sportiva speriamo vivamente che questo possa avvenire.