Superbike in fermento per la stagione 2012

Superbike in fermento per la stagione 2012
Al Nurburgring ha tenuto banco anche il mercato, e quello dei team è al momento maggiormente in subbuglio rispetto a quello dei piloti. Voci, smentite e conferme si sono succedute vorticosamente | C. Baldi
9 settembre 2011

Punti chiave


Il decimo round del campionato mondiale Superbike ha fornito importanti verdetti non solo in pista dove Carlos Checa ha fatto un passo probabilmente decisivo verso il titolo, ma anche nel paddock, dove sta prendendo forma la prossima stagione 2012. Come abbiamo scritto alcuni giorni fa, l’acquisizione di Infront da parte di Bridgepoint sarà importante non tanto per la (forzata) convivenza tra Superbike e MotoGP, ma soprattutto perché la supervisione di uno dei principali gruppi internazionali di private equity imporrà sia alla Dorna che ad Infront Motor Sports una gestione ancor più attenta e professionale, a tutto vantaggio di entrambi i campionati. Per quanto riguarda la Superbike il nuovo “padrone” si troverà subito una bella gatta da pelare che riguarda la vecchia diatriba tra moto a 2 e a 4 cilindri. L’ormai prossimo arrivo della nuova Ducati Extreme 1200 ha già scatenato commenti e discussioni tra chi ritiene che i due cilindri vadano maggiormente penalizzati e chi invece non vuole mettere mano agli attuali regolamenti tecnici. La nostra speranza è che i regolamenti che verranno possano consentire campionati equilibrati senza favorire nessuno e favorendo di conseguenza l’in certezza dei risultati e lo spettacolo. Staremo a vedere.
Al Nurburgring ha tenuto banco anche il mercato, e quello dei team è al momento maggiormente in subbuglio rispetto a quello dei piloti. Voci, smentite e conferme si sono succedute vorticosamente e per fortuna inizia ad arrivare anche qualche comunicato ufficiale che fa un poco di chiarezza in una situazione ingarbugliata come non mai.
Ma vediamo, Casa per Casa, cosa bolle in pentola.


Suzuki

Francesco Batta è stato chiaro e lo ha scritto nel comunicato che abbiamo letto a Silverstone : “Se Suzuki smette, smetto anche io”. Ai più questo è sembrato un addio, visto che la casa di Hamamatsu ben difficilmente proseguirà il proprio impegno in Superbike. Però non fasciamoci la testa prima di essercela rotta. Per ora Suzuki non ha ancora diramato nessun comunicato ufficiale ed il team Alstare prosegue il suo lavoro con il massimo impegno, per concludere al meglio questa stagione. Purtroppo non sono mancate voci, allarmistiche quanto fantasiose, che non si capisce bene a cosa mirino se non ad indebolire l’immagine della Superbike tutta. Secondo queste voci a Fabrizio non sarebbe stato pagato quanto dovuto ed il team sarebbe allo sfascio. Per fortuna Michel è intervenuto personalmente a smentire il tutto e a ringraziare Francesco e Patricia Batta per quanto hanno fatto e stanno facendo per lui. Il team Alstare ha fatto la storia della Superbike ed anche ammesso e non concesso che stia passando un momento difficile pensiamo che l’ultima cosa da fare sia quella di speculare su queste difficoltà. Attendiamo di sapere cosa faranno la Suzuki e la squadra belga prima di sparare sentenze. La speranza di chi scrive è che, con o senza la Suzuki, il team Alstare resti in Superbike e se non sarà così speriamo che il loro sia solo un arrivederci e non un addio.
Restando in casa Suzuki vi riportiamo le voci secondo le quali ci sarebbe un forte interesse per il mondiale Superbike da parte del team inglese Samsung Crescent Racing, la squadra che quest’anno disputa il British Superbike con i piloti Hopkins e Kirkham. Che ci sia un interesse per disputare il mondiale non stentiamo a crederlo, ma che la squadra disponga del budget necessario per poterlo fare è da dimostrare. Certo rivedere stabilmente nel mondiale John Hopkins ci farebbe molto piacere e quindi speriamo che queste voci abbiano un fondamento.

 


Honda

Al Nurburgring il team Castrol Honda Ten Kate ha indetto una conferenza stampa per annunciare di aver rinnovato per un altro anno il contratto esistente con Jonathan Rea. Un bel colpo per il team olandese che toglie così dal mercato uno dei piloti che era sul taccuino di molte altre squadre. Ma questa non è l’unica novità positiva per Ten Kate. La Honda infatti ha confermato il proprio impegno in Superbike anche per il 2012 ed ha stanziato un budget che consentirà alla propria squadra ufficiale di schierare due piloti, indipendentemente dal fatto che Castrol rinnovi o meno la propria sponsorizzazione.
Il nome del secondo pilota verrà annunciato a breve. A giudicare da quanto è trapelato, sembra che possa essere un top rider proveniente dalla MotoGP/Moto2, ed i nomi sono quelli di Toni Elias, Randy De Puniet e Alex De Angelis. In un momento nel quale molte case diminuiscono il loro impegno in Superbike, Honda rilancia e sembra che già a Imola possa venir presentata alla stampa la nuova CBR1000RR 2012 in versione racing, con tanto di ride by wire e con alcune modifiche al propulsore che riguardano l’albero motore.
Team Ten Kate a parte ci sarebbero altre due squadre interessate a portare in pista la nuova CBR. Stiamo parlando di una squadra italiana completamente nuova che si sta organizzando proprio in questi giorni e che, disponendo del budget necessario, deve organizzare il team e scegliere quello che sarebbe l’unico pilota di questa nuova realtà. L’altra squadra è il team Supersonic. Danilo Soncini è da tempo in contatto con la Casa giapponese e sta trattando per consentire a Maxime Berger di tornare a guidare una Honda anche in Superbike, così come ha fatto per anni in Stock 1000.


Kawasaki

E’ ormai ufficiale che il team di Paul Bird il prossimo anno non sarà più la squadra ufficiale della Kawasaki. Nonostante la vittoria di Sykes nel nubifragio del Nurburgring di domenica scorsa, la casa di Akashi non è contenta dei risultati ottenuti dalla squadra inglese. Nella decisione della Casa giapponese hanno avuto un peso rilevante sia la cattiva gestione dell’infortunio di Vermeulen che il tristemente famoso ritrovamento di un’ingente quantità di droga su uno dei camion del team inglese. In un comunicato diramato ieri Ichiro Yoda, responsabile di Kawasaki Racing ha dichiarato che l’azienda giapponese vuole tornare ad avere un controllo diretto sulle moto ufficiali e sul loro sviluppo. Yoda afferma anche che sarà importante poter disporre di una base operativa europea che sia vicina ai più importanti circuiti e dove il clima possa facilitare i test invernali che Kawasaki intende effettuare in numero maggiore rispetto al passato.

Un comunicato che di fatto conferma quanto già si sapeva e cioè che nel 2012 la squadra ufficiale Kawasaki sarà la spagnola Motocard.com attualmente impegnata nel mondiale Supersport cone le 600 della Casa di Akashi. Quella spagnola è la squadra ideale per i programmi Kawasaki in quanto è una struttura che debutterà nella classe maggiore e che quindi è disposta a diventare il braccio esecutivo del quartier generale Kawasaki Japan. Ecco quindi probabilmente spiegato il perché del mancato accordo con il team Alstare. Se Kawasaki cercava una struttura che fosse solo l’esecutrice materiale degli ordini provenienti dalla Casa madre, la squadra di Francesco Batta non era certo la più indicata vista l’esperienza e le capacità del team belga. Stabilita la squadra restano da definire i piloti. L’unico ad essere sicuro di restare alla guida della Ninja è Joan Lascorz, forte di un contratto biennale firmato lo scorso anno. Visti i recenti risultati Sykes dovrebbe essere confermato, ma sembra che Kawasaki punti invece ad un top rider e non è un segreto il forte interessamento per Melandri. Da non scartare infine la candidatura di Haga, l’unico ed esperto pilota giapponese rimasto in Superbike che già lo scorso anno era nelle mire della Kawasaki. Resta al momento un mistero il futuro del team di Paul Bird che vorrebbe continuare a correre in Superbike, trattenendo il pupillo Tom Sykes, ma non sa ancora con quale moto.

Prosegue a gonfie vele il rapporto con il team Pedercini. La squadra italiana sta contribuendo allo sviluppo della nuova ZX10R ed i risultati di Mark Aitchison non sono certo passati inosservati. La squadra di Donato Pedercini, che sarà confermata come team di riferimento per quanto riguarda la Stock 1000, spera di poter rinnovare il suo accordo con l’australiano mentre sembra più difficile che continui con Rolfo.


Ducati

Parlando di team diciamo subito che Althea il prossimo anno schiererà due piloti e sarà il giovane Davide Giugliano ad affiancare Carlos Checa, ammesso che lo spagnolo resti nella struttura di Genesio Bevilacqua. A Carlos piacerebbe restare con Althea e con Ducati, ma guarda con un poco di diffidenza alla nuova Extreme1200. "Con questa moto sto vincendo – ci ha dichiarato lo spagnolo riferendosi alla “vecchia” 1198 – mentre con quella nuova non lo so ancora". A significare che Checa vorrebbe utilizzare la nuova Extreme solo quando la nuova creatura di Borgo Panigale si sarà dimostrata una moto vincente come quella che l’ha preceduta. D’altronde Carlos non è più un ragazzino e l’idea di un anno di transizione per poter sviluppare una nuova moto non lo affascina di certo. Ci ha preso gusto a vincere e non vuole smettere. Se a tutto ciò aggiungiamo il ben noto interesse della BMW per il pilota di Barcellona, il quadro che ne risulta non ha i contorni ben definiti. Il team Althea era uno di quelli che aveva corteggiato Rea, ma ora che l’inglese è stato confermato dalla Honda come eventuale alternativa a Checa restano Melandri ed ancora di più Laverty, vera rivelazione di questo 2011.

Passando alle altre squadre che portano in pista le moto di Borgo Panigale, il team Liberty Effenbert parla da tempo di portare a quattro il numero dei propri piloti, dei quali due con la nuova 1200 e due con la 1198. Smrz sembra confermato, mentre Guintoli è sotto osservazione. A nostro parere dovrebbe essere esattamente il contrario, ma una squadra della Repubblica Ceca non può prescindere da Smrz. Per quanto riguarda invece gli altri (eventuali) due piloti i giochi sono completamente aperti e sono davvero tante le offerte pervenute alla squadra di Natale Egli.

Tra i team che stanno trattando con Ducati per il prossimo anno c’è anche il Parking Go di Rovelli che come sappiamo il prossimo anno dovrebbe fare il grande salto in Superbike e che si sta guardando in giro per scegliere il mezzo più adatto per il suo debutto nella massima serie. Oltre a Ducati Rovelli è in trattativa con Aprilia e naturalmente con Yamaha e la decisione dovrebbe essere presa entro il mese di Ottobre. I piloti dovrebbero essere due, ma ancora non si sa chi possa affiancare il confermatissimo Chaz Davies, visto che ovviamente molto dipenderà proprio dalla scelta della moto.


Yamaha

La squadra ufficiale è in vendita, ma sono ben pochi i team che se la possono permettere. Tra questi il più probabile sembra essere il team russo Yakhnich Motorsport che quest’anno partecipa al CIV nella categoria Stock 600 con il pilota russo Vladimir Leonov, vittorioso a Misano ed al Mugello. La squadra russa era originariamente intenzionata a partecipare al mondiale Supersport schierando ovviamente Leonov, però visti gli ultimi eventi, il team gestito da Alexander Yakhnich (che avrà il compito di organizzare e gestire i diritti televisivi della gara che nel 2012 si disputerà nei pressi di Mosca) sta valutando l’ipotesi di entrare subito in Superbike dalla porta principale, rilevando i tecnici, le moto e l’intera struttura dell’ex team Yamaha. Ma in Germania abbiamo saputo che non sono solo i russi a poter rilevare le R1 ufficiali, in quanto una squadra spagnola che per il momento vuole mantenere l’anonimato ha fatto un primo passo nei confronti del team dove attualmente corrono Melandri e Laverty, per comprendere i termini di una eventuale acquisizione. In Spagna i diritti televisivi della Superbike 2012 saranno acquistati dalla televisione che attualmente trasmette il mondiale GP e si prevede quindi un interesse decisamente maggiore per il campionato delle derivate dalla serie rispetto a quello attuale, specialmente se fosse Checa a vincere questo mondiale.


BMW

I deludenti risultati del terzo anno di partecipazione della Casa tedesca al mondiale Superbike sembrano non aver scalfito la granitica volontà della BMW di primeggiare e dimostrare la superiorità della loro S1000RR. Però sino ad ora l’unica nota positiva è venuta dal debuttante team BMW Italia mentre Corser e Haslam hanno deluso le aspettative. Il quarantenne australiano dovrebbe smettere di correre (forse) mentre Leon che in un primo momento veniva dato per sicuro partente, non è invece escluso che rimanga al suo posto anche il prossimo anno. Comunque sia BMW è da sempre alla ricerca di un top rider e quest’anno potrebbe riuscire dove l’anno scorso ha fallito e assicurarsi Marco Melandri. Il pilota di Ravenna è stato vicino alla casa tedesca, ma poi ha preferito la Yamaha ritenendola, a ragione, più competitiva. Ora che la Yamaha ha deciso di ritirarsi non è quindi escluso che Marco accetti la corte della BMW a vada quindi ad affiancare Leon Haslam. BMW Italia confermerà Ayrton Badovini e deve trovare un sostituto per Toseland. Squadra e moto hanno dimostrato (soprattutto alla casa madre) che ci sono le premesse per far bene e forse con un top rider al fianco di Badovini la BMW potrebbe finalmente raccogliere, con una squadra solo assistita, quei successi che sono sempre sfuggiti alla milionaria squadra ufficiale. Per il futuro si fanno sempre più insistenti le voci che la Casa di Monaco di Baviera possa seguire le orme di Ducati e Yamaha, chiudendo la squadra ufficiale per sostenere al meglio la squadra italiana.


Aprilia

La Casa di Noale sarà certamente al via del prossimo mondiale Superbike 2012 e a portare in pista la RSV4 Factory sarà ancora Max Biaggi. Restano invece dei dubbi per quanto riguarda la seconda moto. I vertici Aprilia stanno infatti valutando la possibilità di dimezzare il proprio impegno e puntare tutto sul Corsaro. La crisi economica non ha certo evitato di coinvolgere il gruppo Piaggio che per fortuna non è in crisi, ma deve fare i conti con una drastica diminuzione delle vendite in Europa e con i nuovi necessari investimenti nei paesi emergenti, per cui non ci stupiremmo di vedere al via una sola Aprilia ufficiale il prossimo anno. Il team DFX non ha ancora deciso se continuare con le moto di Noale in quanto all’interno della squadra italiana prende sempre più corpo l’ipotesi di un ritorno alla Ducati. Proseguono anche, come abbiamo scritto sopra, le trattative con il team Parking Go.
 
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