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Misano ha rappresentato il giro di boa del campionato mondiale Superbike ed è stata sicuramente una delle tappe più importanti di questa stagione. Biaggi ha dominato l’ultimo weekend italiano della Superbike 2012 consolidando il suo primato in classifica con distacchi che saranno difficilissimi da recuperare per i suoi avversari. Misano ci ha regalato una prima gara fantastica, in perfetto stile Superbike, fatta di mille sorpassi, di colpi di scena, incredibili rimonte e tanto coraggio e determinazione. Nessuno voleva cedere di un millimetro ed ogni sorpasso teneva gli spettatori con il fiato sospeso. Il filmato della gara di Misano dovrebbe essere utilizzato nelle scuole guida, in quanto contiene tutti i possibili modi di sorpassare in moto. Al contrario lo strapotere Max in gara due l’ha resa meno adrenalinica, anche e alle spalle del Corsaro la lotta e lo spettacolo non sono mancati.
Ma è stato anche il weekend della consacrazione di Giugliano che dopo il podio bagnato di Assen è salito anche su quello bollente di Misano. Il suo team però non ha fatto in tempo a godersi questa
Ma è stato anche il weekend della consacrazione di Giugliano che dopo il podio bagnato di Assen è salito anche su quello bollente di Misano
soddisfazione perché il doppio podio di gara uno si è trasformato in una doppia scivolata in gara due e quella di Checa ha alimentato le polemiche del dopo corsa. Contatto fortuito o entrata troppo decisa di Marco? Le immagini dei monitor non ci hanno fatto comprendere molto. Marco afferma di essere entrato in quella curva in modo deciso ma corretto, e di aver sentito una botta sulla sua gamba destra. Sono di parere contrario Checa ed il suo team, che ritengono invece che Melandri abbia tentato di infilarsi all’interno della curva con troppa irruenza. Indipendentemente dalle polemiche Carlos non ha concluso la seconda manche e vede allontanarsi sempre di più il titolo conquistato lo scorso anno. Giugliano invece è caduto da solo, costretto a forzare il suo passo per tenere quello delle quattro cilindri che si stavano allontanando.
Una storia già vista quest’anno, con i piloti Ducati che in evidente inferiorità per quanto riguarda il mezzo, devono fare i miracoli per non perdere terreno. Ma di miracoli ne riescono pochi mentre le cadute iniziano diventare troppe. Panigale dove sei? In settimana Checa dovrebbe provare la nuova moto della Ducati per un test che sarà molto importante anche per stabilire il futuro dello spagnolo. Anche un deluso Melandri proverà la sua BMW ad Aragon il 19 e 20 Giugno perché a Misano il chattering è tornato interrompendo il momento d’oro del pilota di Ravenna vincitore a Donington e al Miller Motorsports.
Strana altalena in casa BMW, quando va male Melandri va bene Haslam, mentre BMW Italia in gara due può finalmente festeggiare una buona prestazione di entrambi i suoi piloti. Delusione in casa Kawasaki per una moto che si nutre di Pirelli e che non accenna a migliorare. Sykes riesce a farla andare forte solo in Superpole, perché può fare solo pochi giri, ma in gara la musica è sempre la stessa : partenze missilistiche e calo alla distanza. Uno sguardo nelle retrovie per applaudire l’incredibile rimonta di Davies in gara uno (dall’ultima fila al sesto posto finale) e per constatare che almeno in gara due gli ex MotoGP Aoyama e Hopkins sono riusciti ad andare a punti. Dura la vita in Superbike.
Carlos Checa – Non è il suo anno. La sua rimonta nella prima manche è stata eccezionale. Ha dovuto spingere al massimo sin dal primo giro rischiando moltissimo e facendo anche degli errori ai quali per sua fortuna riesce a rimediare. Ha dato il massimo, ma contro Max e la sua Aprilia non ha potuto fare altre che accontentarsi del secondo gradino del podio. Nella seconda gara avrebbe probabilmente fatto altrettanto senza il contatto sospetto con Melandri. Carlos si piega ma non si spezza e nella prossima gara di Aragon cercherà di riprendere la sua corsa al titolo. Voto 8
Marco Melandri – Il suo peggior weekend da quando è in BMW. Negli ultimi due round il binomio Melandri-S1000RR era sembrato superiore alla concorrenza, ma a Misano Marco e la sua squadra sono ripiombati nell’incubo chattering. Sia in gara che in prova la sua moto vibrava ed era difficile da guidare. E’ stato forse troppo irruente nel contatto con Checa, ma è andato subito a scusarsi nel box dello spagnolo, a dimostrazione della sua buona fede. Potrebbe essere il rivale numero uno per Biaggi, ma 55 punti da recuperare non sono pochi. Voto 6
Davide Giugliano – Da promessa a stupenda realtà. Guida in modo irruento e spettacolare e dimostra di essere ormai maturo per stare con i primi della classe. Misano è casa sua, ma Davide va oltre le aspettative. Conquista la prima fila ed il suo secondo podio della stagione. Ad un debuttante non si può chiedere di più. Scivola in gara due perché, giustamente, non si accontenta e chiede forse troppo alla sua Ducati, nel tentativo di non perdere contatto con il suo gruppo. Voto 8
Tom Sykes – Mr.Superpole ci mette l’anima, parte sempre come un missile e lotta con le unghie e con i denti. Poi quando le gomme finiscono inizia a perdere posizioni sino a sparire dal gruppo di testa. Il suo impegno e quello della Kawasaki meriterebbero forse una squadra migliore. Voto 7
Jonathan Rea – In gara uno conduce le danze per sedici giri, dando l’illusione alla sua squadra di poter vincere in solitaria, ma sbaglia la scelta delle gomme e cala paurosamente negli ultimi giri. Gli va meglio in gara due, dove non va mai in testa ma porta a casa il quarto podio della stagione. Da quando la sua Honda non è più un cavallo imbizzarrito Johnny è diventato molto costante, tanto da essere il più vicino in classifica a Biaggi. Voto 7,5
Ayrton Badovini – Conquista la prima fila della sua carriera in Superbike, dando tanto ossigeno ad un team che era partito con risultati molto ambiziosi, ma che sta raccogliendo poco. Lotta senza paura per mantenersi nelle prime posizioni, ma la gomma sbagliata lo fa scivolare in undicesima posizione. Gli va meglio in gara due dove raccoglie un quinto posto che rappresenta il suo miglior risultato di questo difficile campionato 2012. Voto 7
Chaz Davies – Compie una fantastica rimonta nella prima manche e pur partendo dall’ultima fila con il ventunesimo tempo conclude con un incredibile sesto posto. Cerca di ripetersi nella seconda, ma una caduta nel corso del sedicesimo giro gli impedisce di ripetere l’impresa. Purtroppo, tutti presi da quanto accade in testa alla gara, sono in pochi ad accorgersi che Chaz ha fatto due gare da incorniciare. Ma cosa è successo in prova?. Voto 7,5
Leon Haslam – Bentornato Leon. Dopo essersi preso una vacanza negli U.S.A. a Misano l’inglese della BMW è andato bene in prova ed è salito sul podio di gara due dopo aver lottato con Rea. Non è ancora il Leon leone, ma se non altro è riuscito a mettersi alle spalle le delusioni di Donington e di Miller. Voto 6,5
Eugene Laverty – Nella prima gara Eugene lotta assieme ai suoi connazionali nel gruppo degli inseguitori, senza mai mettersi in luce. Lo fa nella seconda ma solo per l’incredibile numero di errori che commette, tanto che alla fine riesce a cadere. Non riesce ad adattarsi alla RSV4 e la cosa lo innervosisce. Voto 5
Micel Fabrizio – Il sesto posto in gara due arriva al momento giusto salvando un weekend abbastanza deludente per Michel dal quale sulla pista di casa di Misano ci si aspettava certamente qualcosa in più. Una stagione decisamente difficile per un pilota che non può accontentarsi di un sesto posto. Voto 6
Hopkins e Aoyama – I loro cognomi ci traggono in inganno, ma in realtà sono rispettivamente Anthony Hopkins l’attore, ed un cugino di secondo grado di Hiroshi Aoyama, l’ultimo campione del mondo della 250. La Honda non metterà mai alla porta uno dei suoi piloti, tanto meno poi trattandosi di un giapponese, ma Aoyama dovrebbe avere il coraggio di lasciare la sua moto a qualcun altro. E lo stesso dicasi per Hopkins. Voto : non pervenuti.