Superbike, le pagelle del GP di Mosca

Superbike, le pagelle del GP di Mosca
La prima volta della Superbike in Russia è corrisposta al sorpasso in classifica di Melandri ai danni di Biaggi al termine di due gare molto combattute e spettacolari | C. Baldi, Mosca
27 agosto 2012

Punti chiave


Il campionato mondiale eni FIM Superbike è sbarcato a Mosca e pur se con qualche difficoltà organizzativa, si può senz’altro dire che il primo weekend di gare mondiali in Russia sia stato un successo. I russi hanno gradito lo spettacolo offerto dal mondiale delle derivate dalla serie, sono accorsi numerosi al nuovissimo Moscow Raceway ed hanno riempito tribune e paddock. Il pilota che tagliava per primo il traguardo veniva accolto con un vero boato da parte del pubblico della tribuna posta davanti ai box, ed il culmine è stato ovviamente raggiunto quando l’idolo di casa Vladimir Leonov, è salito sul terzo gradino del podio nella gara della Supersport. Nel paddock la gente entrava nelle hospitality chiedendo come poter incontrare i piloti. I tifosi si avvicinavano sempre con molta cautela ed educazione ai piloti, chiedendo il permesso di farsi fotografare con loro. Un nutrito numero di poliziotti e di guardie private era presente un po' dappertutto, ma non ha mai dovuto intervenire se non per controllare qualche automobile o per accertarsi che gli spettatori passassero sotto i metal detectors presenti agli ingressi.

La prima volta della Superbike in Russia è corrisposta al sorpasso in classifica di Melandri ai danni di Biaggi al termine di due gare molto combattute che, come spesso capita in questo campionato, hanno sovvertito i risultati delle prove. I piloti Ducati e Checa in particolare, protagonisti dei test ufficiali di mercoledì e delle sessioni di prove e qualifiche di venerdì e sabato, in gara non hanno mai lottato per la vittoria e nella prima manche solo i giovani Canepa e Zanetti sono riusciti a tagliare il traguardo. Sono state Kawasaki, BMW ed Aprilia a monopolizzare il podio di Mosca e Melandri è stato il pilota che ha raccolto più punti dando un tremendo scossone alla vetta della classifica e spodestando Biaggi da quella prima posizione che il pilota Aprilia occupava dalla prima gara di questo campionato 2012.

Max esce molto male da questo appuntamento moscovita. Incolpevole nell’essersi avvantaggiato del favore riservatogli dal suo compagno di squadra in gara uno, ma colpevole per l’errore di guida che gli è costato il ritiro e la prima posizione in classifica in gara due. Il campionato era incerto prima di Mosca e lo è anche dopo Mosca, però in Russia abbiamo visto un Max nervoso ed incline all’errore al quale ha fatto da contraltare un Melandri in forma smagliante, deciso e motivato. Servirà il miglior Biaggi per ribaltare la situazione ed invertire l’inerzia di questo campionato che ora pende dalla parte del pilota BMW. La matematica ancora non condanna Sykes, Checa e Rea, che però ben difficilmente potranno inserirsi nel duello tra i due italiani, quando mancano solo sei manche al termine del campionato.

Per quanto riguarda gli ordini di scuderia che hanno regalato il podio a Biaggi in gara uno, non pensiamo che si debba gridare allo scandalo. Laverty non sta lottando per il mondiale mentre Biaggi ci sta anche che possa arrivare a giocarsi il titolo con Melandri per soli pochi punti. La decisione del team Aprilia di chiedere a Laverty di farsi da parte ci sembra dettata dalla logica. In passato, proprio in Superbike, un team manager venne aspramente criticato (anche dalla sua azienda) per essersi comportato diversamente in un’occasione simile. Se si applicano ordini di scuderia si è scorretti, ma se non si applicano si passa per stupidi. Decidiamoci.

Ecco i nostri giudizi sui protagonisti delle gare di Mosca

Marco Melandri – Prosegue il suo momento magico. Se si esclude la parentesi di Silverstone, dove la pioggia è stata la causa di due gare anomale, Marco tra Aragon, Brno e Mosca ha raccolto quattro vittorie e due secondi posti, per un totale di 140 punti. In prova ha sofferto perché la sua BMW non sopportava le gomme da tempo, ma poi in gara ha mostrato una grinta ed una determinazione ammirevoli. “Non voglio accontentarmi – ci ha dichiarato – sarebbe un errore. Per vincere il titolo bisogna puntare sempre alla vittoria”. E chi lo ferma uno così? Voto 9,5
 

Max Biaggi – Ha fatto fatica nelle prove e si è capito subito che questa pista non si sarebbe potuta annoverare tra le sue favorite. Nella prima manche ha saputo recuperare a testa bassa ed avrebbe comunque colto un buon quarto posto anche senza le decisioni del suo box (che non è stato certo lui a richiedere). In gara due ha commesso un grave errore che solo per fortuna non ha avuto conseguenze fisiche per Haslam. Da alcune gare ci sembra nervoso e poco lucido. Il Nurburgring ci dirà se Max è ancora in corsa per il titolo. Voto 4,5


Tom Sykes – La sua Kawasaki ha smesso di nutrirsi di Pirelli e lui può finalmente arrivare in fondo alle gare lottando ad armi pari con i suoi avversari. Tom è sempre stato sottovalutato, ma si sta facendo largo a suon di risultati. Checa gli porta via per un soffio quella che sarebbe stata la sua ottava Superpole, domina gara uno dall’inizio alla fine ed è secondo in gara due. Un weekend quasi perfetto. Voto 10


Carlos Checa – I test e le qualifiche avevano illuso lui e la sua squadra, ma poi le gare non hanno fatto che

Carlos Checa
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confermare quello che succede dall’inizio della stagione, con Checa che deve correre oltre il limite per recuperare quello che la sua moto perde in velocità massima. Inoltre quest’anno Carlos non ha certo la fortuna dalla sua parte e (come era già successo a Misano) in gara uno si è ritrovato in terra senza avere colpe. Ma lui è un campione che non si dà mai per vinto e ci proverà sino alla fine. Voto 7,5


Davide Giugliano – Scivola in una Superpole che avrebbe anche potuto vincere. In gara uno non si arrende all’inferiorità della sua moto e ancora una volta la raccoglie nella sabbia. Il sesto posto della seconda manche non lo accontenta. Belva in gabbia. Voto 6,5


Jonathan Rea – “L’impaziente inglese” a Mosca commette qualche errore e soprattutto è colpevole di aver buttato in terra Checa. Però in gara uno cade non per colpa sua, ma perché non gli entra una marcia e nella seconda, dopo averci regalato brividi nei suoi duelli stile British Superbike, si ritrova davanti alle ruote (come già a Silverstone) la moto di un avversario e cade, ancora senza colpe. Il prossimo che gli cade davanti lo picchia. Voto 6,5


Chaz Davies – In prova non brilla, ma in gara lotta con le unghie e con i denti. E’ sfortunato nella prima manche quando il cambio lo costringe ad un dritto e l’erba bagnata lo butta in terra, ma poi la fortuna gli sorride quando Laverty cade e trascina con se Rea. Un podio comunque meritato sia da lui che dalla sua squadra. Voto 7,5


Eugene Laverty – Non ci dirà mai nemmeno sotto tortura se quel gesto di stizza dopo l’arrivo di gara uno era rivolto al suo box o alla gomme che lo avevano lasciato sulle tele. Si meritava il podio in gara uno, mentre nella seconda ha esagerato ed è caduto portando con e l’incolpevole Rea. Voto 6,5


Niccolò Canepa – La caduta nel secondo giro dei test di mercoledì gli procura una grave lesione ad un

Niccolò Canepa
Niccolò Canepa

tendine ed i medici gli danno a stento il benestare a scendere in pista. Stringe i denti e dopo una buona Superpole nella prima manche coglie il suo miglior risultato stagionale. Un problema tecnico lo esclude subito dalla seconda. Spesso Niccolò mostra di avere della stoffa, ma deve essere più costante. Voto 7


Leon Haslam – Se ci fosse un premio per il pilota più sfortunato Leon lo vincerebbe a mani basse. Paga un calo di gomme in gara uno mentre nella seconda Biaggi lo centra e lo butta fuori. Gli era successa la stessa cosa a Donington, quando si trovò in terra incolpevole nell’ultima curva mentre era in testa. Forza Leon la fortuna è una ruota che gira. Voto 6


Michel Fabrizio – Alti e bassi. Come spesso gli capita. Dopo un’ottima prima manche cade subito nella seconda. Se giocasse meglio le sue carte forse potrebbe ancora essere riconfermato dal team BMW. Voto 6

 

 

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