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Al Motorland Aragon il padrone di casa è Carlos Ceca, ma i dominatori in pista sono stati Melandri e Biaggi, che come già lo scorso anno si sono divisi le vittorie. Sono state due gare importanti per un campionato che inizia a definire i propri contorni, rivelando quali piloti possono realmente puntare al titolo mondiale. Biaggi in gara due non è salito sul podio, ma basta dare un’occhiata alla classifica per capire quale sia il vero vincitore dell’ottavo round del campionato. Solo Melandri è riuscito a recuperare punti sul Corsaro, sette, mentre tutti gli altri hanno visto aumentare il loro distacco in classifica. Rea ne ha persi 27, Checa 13, Sykes 30 e Haslam 19. Si va quindi sempre più delineando una lotta a due tra Biaggi e Melandri. Il pilota della BMW ha dichiarato che il campionato finisce a Magny Cours e che i calcoli si potranno fare solo dopo l’ultima gara del campionato. E’ vero, com’è vero che con 300 punti ancora da assegnare tutto può accadere, ma di certo Max sino ad ora è stato un vero rullo compressore ed è l’unico a non avere nemmeno uno zero nella sua classifica ed in un campionato difficile e combattuto come questo non è certo impresa da poco.
Aragon verrà ricordato per il meteo più pazzo dell’anno con i 45 gradi di giovedì pomeriggio ed i 22 di domenica mattina, e per gli exploit di Chaz Davies, ottavo in Superpole 3, quarto in gara uno e terzo in gara due con la sua Aprilia privata. E proprio la casa veneta l’ha fatta da padrone in terra d’Aragona : tre moto nelle prime posizioni in gara uno e sempre tre nelle prime quattro in gara due. E ora che Laverty ha preso finalmente confidenza con la RSV4 Factory la casa di Noale ha un’altra temibile freccia al suo arco da affiancare a Biaggi. Aprilia sugli altari e Ducati nella polvere. Ormai la classe di Checa e la sfrontatezza di Giugliano non bastano più. Panigale 1199 dove sei?
Max Biaggi – Sykes gli scippa la prima Superpole stagionale e Davies il nono podio, ma in gara uno non ce n’è per nessuno. Sta sfiancando gli avversari con colpi ai fianchi che iniziano a lasciare il segno. Schiacciasassi. Voto 9
Marco Melandri – Fatica in Superpole a causa di una gomma difettosa, ma in gara rosicchia sette punti al cannibale Biaggi e conquista la sua terza vittoria di questo campionato. “I conti si fanno a Magny Cours” dichiara nel dopo gara. Il guanto di sfida a Max è stato lanciato. Solo lui può mantenere vivo questo campionato. Voto 9,5
Carlos Checa – Pur essendo la pista di casa il tracciato del Motorland Aragon non è uno dei preferiti da Carlos che anche nella vittoriosa cavalcata del 2011 qui collezionò solo un terzo posto proprio come è successo quest’anno. Un podio inaspettato, ma un poco di fortuna ogni tanto ci vuole, specialmente in un’annata che non si può certo dire sia fortunata per lo spagnolo. La sua moto lo obbliga a dare sempre il 110%, ma lui non si lamenta e va avanti a testa bassa. Voto 7,5
Chaz Davies – Accede alla fase tre della Superpole, sfiora il podio nella prima manche e lo conquista con determinazione nella seconda. La fantastica rimonta di Misano in gara uno non era un caso. Ora dovrà confermarsi a questi livelli, ma al campione del mondo Supersport 2011 la grinta non manca e la squadra nemmeno. Poche chiacchiere e tanta sostanza. Voto 8
Eugene Laverty – Bentornato Eugene. Il pilota che lo scorso anno al suo esordio in Superbike aveva stupito tutti si era perso per strada. Il campionato iniziato in salita con la caduta di Phillip Island sembra ora tornato a sorridere al nord irlandese che in Spagna conquista il suo secondo podio stagionale, ma soprattutto dimostra di poter stare con i primi. Un arma in più per l’Aprilia o una ulteriore minaccia per Max? Voto 7,5
Michel Fabrizio – Le imprese lo esaltano, ma la continuità non è il suo forte. Parte dalla quarta fila, rischia di essere coinvolto nella caduta di Smrz alla prima curva, rientra nelle ultime posizioni e finisce sesto. Poi in gara due torna a navigare a metà classifica. Bagliori di classe in attesa della fiammata che potrebbe arrivare nel prossima round di Brno, una delle sue piste preferite. Voto 6
Leon Haslam – Partiva dalla prima fila ma non si è mai inserito nella lotta per il gradino più alto del podio. Un sesto ed un settimo posto non sono sufficienti per Leon che perde 19 punti nei confronti di Biaggi ed esce dalla lotta per il titolo. Voto 5,5
Tom Sykes – L’inglese rischia di diventare monotono. Vince in Superpole (e sono sei su otto) in gara parte a cannone ma poi al massimo può lottare per il gradino più basso del podio che in gara uno gli viene negato da Badovini che cade e lo travolge. I suoi meccanici ricostruiscono la sua moto a tempo di record, ma in gara due è solo ottavo. Perde trenta punti nei confronti di Biaggi, ma ha molte attenuanti. Voto 7 (soprattutto per la sua sesta Superpole)
Ayrton Badovini – Vede il podio a portata di mano e gioca il jolly pur di ottenerlo. Purtroppo gli va male, cade e fa cadere Sykes. Però come sempre Ayrton non si tira indietro e ci prova sino in fondo. Voto 6,5
Jonathan Rea – Non conosceva la pista e fa tanta fatica nei primi turni di prove. In Superpole dimostra di aver trovato il bandolo della matassa e conquista la seconda fila. Purtroppo si trova coinvolto nell’incidente di Smrz alla prima curva e cade. Rientra in pista solo per onor di firma. Nella seconda conclude al sesto posto. Un weekend non certo alla sua altezza nel quale perde il secondo posto in classifica , ma non solo per colpa sua. Voto 6,5