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Piazzare cinque moto su sei nelle due gare disputate a casa della BMW, deve aver dato ad Aprilia una soddisfazione particolare, che nemmeno la caduta e la grande occasione persa da Biaggi in gara due è riuscita a sminuire. Max ha sbagliato, ma il suo avversario diretto ha sbagliato di più, il tutto a vantaggio di un campionato che molto probabilmente ci terrà con il fiato sospeso sino all’ultima gara di Magny Cours, che si disputerà tra poco più di un mese. E mentre i due attori principali di questo thriller a due ruote giocavano a ciapanò (gioco con le carte diffuso nel milanese, nel quale vince chi fa meno punti) Mr. Giramondo, al secolo Chaz Davies, nella prima gara faceva le prove generali per poi vincere a mani basse nella seconda.
Ancora una volta in Superbike si realizza il sogno di un team ed un pilota privati che riescono a sconfiggere gli ufficiali. Complimenti a Giugliano Rovelli, patron del team ParkinGo, che dopo aver vinto il mondiale Supersport ha creduto in Chaz e ora viene premiato. Sono cose che succedono ormai solo nei campionati delle derivate dalla serie ed anche per questo lo spettacolo qui non manca mai… o quasi, perché la prima manche è stata alquanto noiosetta e la colpa è tutta di Max Biaggi, che una volta in testa ha chiuso il discorso per la vittoria. Ma si sa quando Max è in giornata ed ha pista libera davanti a se, è inarrestabile.
Proprio mentre la Suzuki si interroga sul suo futuro in Superbike, Camier l’ha fatta salire sul podio in gara due, dopo che in gara uno era risalito dall’ultimo al quinto posto. La Kawasaki di Sykes invece è tornata a cibarsi di Pirelli ed il povero Tom si è esibito in due gare da gambero, come gli succedeva ad inizio stagione. In classifica l’inglese resta comunque a soli 26,5 punti da Biaggi, quando ce ne sono ancora 100 da assegnare. La matematica non condanna nemmeno Checa, anche se recuperare 70,5 punti è un’impresa
Se non fosse stato per Biaggi avremmo avuto solo piloti inglesi sui due podi del Nürburgring
alquanto improbabile anche per un pilota mai domo come lui.
Se non fosse stato per Biaggi avremmo avuto solo piloti inglesi sui due podi del Nürburgring. Quattro nei primi cinque in gara uno e cinque su cinque nella seconda. Gli inglesi sono stati tutti protagonisti a parte Haslam. Se qualcuno ha sue notizie ce le faccia avere per favore. Poca aderenza e tante cadute questo weekend sull’infido asfalto tedesco. A farne le spese sono stati soprattutto Salom e Canepa. Il primo se l’è cavata con un trauma cranico e tante ammaccature, che però non dovrebbero vietargli di esordire in MotoGP la prossima settimana a Misano (ce ne portano via un altro?). Il giovane pilota del team Red Devils Roma invece si è spezzato la gamba destra, è già stato operato, ma dovrà esserlo ancora, per l’inserimento di una placca. In bocca al lupo Niccolò, passerà anche questa.
Chaz Davies – Terzo a Mosca, ancora terzo nella prima manche, nella seconda ottiene la sua prima vittoria in Superbike. Chaz sta facendo un finale di stagione fantastico che lo sta consacrando tra i top rider della categoria. Modesto, serio, gran lavoratore, questo inglese che ha corso praticamente in tutti i campionati, sta dimostrando di guadagnarsi un posto in una squadra ufficiale e pensiamo proprio che il prossimo anno lo potremo vedere al fianco di Melandri. La classe operaia va in paradiso. Voto 9,5
Eugene Laverty – Metà campionato da dimenticare e l’altra metà da protagonista. Questo è stato il suo miglior weekend da quando guida un’Aprilia ma gli manca sempre la vittoria. A Noale fanno bene a puntare su di lui, anche se ci attendiamo quel salto di qualità che da buon pilota lo consacri campione. Voto 8,5
Max Biaggi – Venerdì mattina si è presentato con il secondo posto nelle libere ed è stato subito chiaro che
questo sarebbe stato il weekend del suo rilancio. Determinato come sempre, ma sereno e di buon umore, come non lo ricordavamo da tempo. Sarà stato perché la sua compagna era qui con lui o forse perché l’accordo con l’Aprilia per il prossimo anno è cosa fatta? Esce al momento giusto e a tutta velocità dal tunnel della crisi che gli aveva fatto perdere la testa della classifica. Conquista la sua prima Superpole, vince gara uno e dopo la banale scivolata si getta a testa bassa alla caccia di qualche punto. Che grinta. Senza la sua caduta forse il campionato sarebbe già deciso. Voto 7,5
Marco Melandri – Si starà ancora chiedendo se quanto è successo al Ring è stato solo un brutto sogno o se invece sia tutto vero. Torna a casa con zero punti dal circuito di casa della sua squadra, dopo aver perso la testa della classifica. Nove punti e mezzo non sono impossibili da recuperare, ma nelle prossime quattro gare Marco dovrà rischiare molto per riprendersi lo scettro del campionato. Due errori imperdonabili, specialmente il secondo, ma soprattutto compiuti nel momento peggiore. Nightmare. Voto 4,5
Leon Camier – La sua squadra decide di restare in Superbike anche nel 2013 e lui la ripaga con le sue due migliori prestazioni dell’anno. Si comporta bene in prova, poi in gara uno parte dall’ultima fila (problemi al motore della sua Suzuki) e finisce quinto. Nella seconda raccoglie un meritato podio. Il ragazzo cresce. Voto 7,5
Carlos Checa – La solita storia. In prova va forte, ma poi in gara per stare con i primi rischia l’impossibile e va anche in terra. Si rialza e recupera posizioni, nemmeno fosse ancora in lotta per il titolo. Il carattere di un campione. Commovente, meriterebbe molto di più. Voto 6,5
Tom Sykes – La sua Kawasaki lo tradisce proprio ora che poteva lottare per il titolo. In prova gli sfugge
l’ennesima Superpole per pochi millesimi e poi in gara parte come un missile, ma le gomme non durano abbastanza. In gara due cambia gomme ma il risultato è lo stesso. Sarà stato solo l’asfalto del Nurburgring a tradire la verdona? Lo sapremo a Portimao. Lui comunque ce la mette tutta ed è a soli 26,5 punti in classifica da Biaggi. Tenace. Voto 7,5
Jonathan Rea – Forse inconsciamente, ma da quando si parla di GP Johnny non è più lo stesso. Sbaglia ancora più del solito ed in quattro gare raccoglie la miseria di ventidue punti. A sua discolpa una crisi intestinale nella notte di sabato, ma da lui ci aspettiamo comunque molto di più. Voto 5,5
Leon Haslam – Non sale sul podio da gara due a Misano. Al Ring affonda assieme al Titanic BMW. Irriconoscibile. Speriamo che questo campionato finisca in fretta e che la Honda il prossimo anno ci restituisca il leone che conoscevamo. Voto 5
Loris Baz – Si è montato la testa? Dopo aver fatto scintille a Brno e a Silverstone, il lungagnone francese sguazza nell’anonimato. Un conto è fare un exploit a sorpresa ed un conto e confermarsi sempre ad alti livelli. Cosa non facile per un debuttante come lui e poi nelle gare tedesche la sua Ninja non lo aiuta di certo. Noi lo aspettiamo, la Kawasaki farà altrettanto? Voto 5
Lorenzo Zanetti – Che caratterino questo bresciano. La sua squadra gli mette di fianco Guintoli e lui anziché abbattersi tira fuori le unghie. Da quando sono nella stessa squadra Guintoli ha collezionato 33,5 punti e Lorenzo 31. Mica male. Voto 7