Un tricolore vincente
Mentre nel calcio la bandiera Italiana è stata ammainata,
nel motociclismo il tricolore sventola sul pennone più alto e a portarlo alla vittoria è Max Biaggi, pilota italiano su moto italiana con sponsor italiano.
A Misano
Max ha centrato la quarta doppietta di questa sua fantastica stagione ipotecando quello che sarebbe per l’Italia il primo titolo mondiale Superbike. Sul circuito di Misano il pilota romano ha condotto due gare diverse. Nella prima
ha atteso che Corser facesse da lepre per poi superarlo senza dargli possibilità di replica. Nella seconda invece
è stato coinvolto nella bagarre dei primi giri, come spesso capita in Superbike, ma ne è uscito in modo rabbioso e quando ha visto che a condurre le danze c’era la Ducati di Fabrizio, si è gettato al suo inseguimento, lo ha attaccato e superato per poi distanziarlo ed andare a cogliere in piena solitudine la sua ottava vittoria stagionale.
Che ne è dei suoi avversari?
Gli avversari di Biaggi escono da Misano consapevoli che solo Max può perdere questo mondiale. Non sono tanto i trentasette punti di vantaggio su Haslam a spaventare gli avversari del Corsaro, quanto
le continue dimostrazioni di forza sue e della sua Aprilia.
Assieme formano un binomio che attualmente e quasi imbattibile. Ed è proprio in quel “quasi” che si accentrano le residue speranze degli avversari di Max ma nonostante lo strapotere del binomio tricolore Biaggi/Aprilia, lo spettacolo non è certo mancato.
Nella prima gara i mattatori sono stati i senatori
Biaggi, Corser e Checa (116 anni in tre), mentre nella seconda sono state le forze nuove della Superbike,
Fabrizio ed Haslam ad accompagnare Max sul podio. Fabrizio nel corso delle dichiarazioni durante il paddock show ha accusato Max di utilizzare una moto più vicina ad una GP che non ad una Superbike.
Biaggi ha subito replicato che quando era la Ducati la moto da battere Fabrizio se ne stava ben zitto e ne approfittava. Giusto quindi che ora sia lui a godere della supremazia Aprilia. Un poco di sana polemica che non manca mai quando Biaggi e Fabrizio sono uno vicino all’altro, sia in pista che fuori. Come ci ha dichiarato Michel, ora la Superbike si sposterà a Brno, una pista adatta ad entrambi i piloti romani. Speriamo che si rinnovi una sana competizione e soprattutto che si ripeta lo spettacolo al quale abbiamo assistito in questi giorni a Misano. Le due gare di ieri sono state spettacolo puro ed hanno esaltato questo adrenalinico sport.
Persino Valentino Rossi avrebbe voluto vederle dal vivo, ma la sua gamba ingessata ed i medici glielo hanno impedito. Gli terremo da parte un pass per il prossimo anno.
Ecco le nostre pagelle.
Max Biaggi
Un trionfo. Non c’è un altro termine per definire quanto ha fatto Max al Misano World Circuit. L’Aprilia è la moto migliore del lotto, ma Biaggi la sa sfruttare al massimo. Il Corsaro non solo va forte, ma legge le gare in maniera perfetta, grazie alla sua grande esperienza. Attendista e scaltro in gara uno. Rabbioso e cinico in gara due. Tempi duri per i suoi avversari. Nel dopo gara ha affermato che la MotoGP non rientra nei suoi programmi e in quelli dell’Aprilia. Ormai Max è un pilota da Superbike e per questo ci piace ancora di più.
Voto 10 (non possiamo dargli la lode perché ha mancato la Superpole).
Troy Corser
E’ ormai entrato nella storia della BMW dopo essere entrato da tempo in quella della Superbike. Il due volte campione del mondo sta facendo un lavoro eccezionale e sta portando ai vertici la S1000RR. Primo podio a Monza, prima Superpole e secondo podio a Misano. Un grande pilota nel pieno della maturità. In gara uno è calato alla distanza (sembra che la BMW usuri ancora le gomme più delle altre moto) ma è salito sul podio, mentre in gara due un dritto proprio nell’ultimo giro lo ha relegato in decima posizione. Questo però non toglie a Troy i grandi meriti che Tardozzi stesso gli riconosce. Sembra che il prossimo anno al suo fianco la BMW voglia schierare un top rider che molto probabilmente arriverà dalla MotoGP. Troverà un compagno di squadra molto difficile da battere. Voto 8,5
Leon Haslam
Dopo la battuta a vuoto di Salt Lake City e l’ottavo posto della prima manche era chiamato alla prova dei conti e Leon ha risposto da par suo : il solito leone. Si è fatto largo a suon di sorpassi e quando ha visto che ormai Biaggi era irraggiungibile ha difeso il secondo posto con le unghie e con i denti. Haslam non molla e non si da per vinto. Ci crede ancora nonostante la superiorità dell’Aprilia ed il disinteresse ottuso della Suzuki. Peccato per gara uno dove ha sofferto per i problemi alla frizione. Voto 8
Carlos Checa
Ecco un altro pilota che a Salt Lake City ha lasciato molti punti e che era in cerca di una riscossa. La sua prima gara è stata perfetta. Ha fatto tutto quanto poteva fare per salire sul podio. Anche lui come Max sa leggere la gara alla perfezione ma si è dovuto inchinare al binomio invincibile tutto made in Italy. Un podio strameritato che Carlos avrebbe voluto ripetere anche nella seconda manche dove però, dopo qualche sbandata, ha dovuto chiudere il gas ed accontentarsi di un buon quinto posto. E’ terzo in classifica, ma recuperare 135 punti a Biaggi sembra davvero un impresa impossibile. Voto 8,5
Michel Fabrizio
Quando è in giornata di grazia fa davvero miracoli. In gara uno il podio gli era sfuggito per poco ed in gara due ha risposto quasi con rabbia a Crutchlow che gli voleva soffiare il terzo posto. La stoffa c’è e la maturità sta arrivando. Ha ormai brillantemente superato il suo momento difficile e siccome sa di non poter puntare al titolo vorrà salire sul podio in ogni gara. Cosa potrebbe fare se corresse sempre con la grinta di gara due? Voto 8
Cal Crutchlow
Dopo l’ennesima brillante Superpole cade nella prima gara e cerca di rifarsi nella seconda, trovando però sulla sua strada un Fabrizio che lo morde sul collo e lo tira giù dal podio. E’ la rivelazione di questo campionato 2010. Gli manca un poco di esperienza, ma non certo la grinta e la faccia tosta per rispondere alla Yamaha “In MotoGP ci andrò quando ci saranno le condizioni giuste per farlo”. Che caratterino …. Voto 7
Sylvain Guintoli
Come avevamo previsto le voci di mercato mettono il pepe sulla coda di molti piloti e Guintoli deve essersi accorto che era il momento giusto per dimostrare che può ancora stare con i primi come aveva fatto nelle prime gare della stagione. Il francese è bravo, ma non sembra un pilota da Superbike. Torna da Misano con un quinto ed un sesto posto che lo riportano agli onori della cronaca dopo troppe gare passate in sordina. Voto 6,5
Luca Scassa
E’ la speranza di noi italiani. Un pilota che sembra possa ripetere le gesta di Biaggi, Chili e Fabrizio. Nelle ultime gare Luca ha dimostrato di essere migliorato tantissimo, ma a Misano erano in molti ad aspettarsi quel salto di qualità che invece non è arrivato. Va forte nelle prove ed in Superpole, ma in gara ha raccolto solo un undicesimo ed un ottavo posto, senza mai affacciarsi nelle posizioni che contano. Avrà comunque altre possibilità che forse, senza le pressioni che derivano da una gara di casa, saprà cogliere al meglio. Ce lo auguriamo tutti. Voto 6,5
Noriyuki Haga
Ormai nemmeno “Chi l’ha visto” riuscirebbe a ritrovare il vero Haga. Quello che ha lo scorso anno ha dato del filo da torcere a Ben Spies sino all’ultima gara e che soprannominavamo Nitronori. Per ora qui è rimasto solo Nori. Un vero mistero che nemmeno chi lo conosce bene riesce a spiegarsi. Voto 5
Johnny Rea
La colpa non è certo sua ma della sua moto e del suo team. Johnny non vale un dodicesimo ed un tredicesimo posto, ma qui a Misano la Honda non gli ha permesso di fare meglio. Due prestazioni davvero opache che rivalutano persino il suo compagno di squadra, vittima della CBR1000RR sin dall’inizio della stagione. Se deve combattere per il decimo posto speriamo di vederlo il prossimo anno su di una altra moto. Voto 6 (di stima).
Infine una
nota che viene naturale definire “di colore”. Si è rivisto a Misano
Ben Bostrom che con una parrucca bianco-rosso-verde si aggirava nel paddock assieme a DJ Ringo e ad alcuni amici conciati come lui. Chi si chiedeva da tempo che fine avesse fatto Ben è stato accontentato. Personalmente lo preferivamo quando indossava tuta e casco.
Tra meno di quindici giorni riprende a Brno la caccia a Biaggi ed alla sua Aprilia. Brno è la pista preferita da Biaggi, ma anche da Fabrizio.
Sarà un duello tra i due romani? Siamo certi che Checa, Haslam e Corser non sono d’accordo e faranno di tutto per dimostrarlo. Saranno altre due gare da non perdere.