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Tom Sykes ha dominato la prima gara motociclistica mondiale corsa in Russia. A Silverstone Melandri lo aveva detto : “Se la Kawasaki ha risolto i suoi problemi di assetto, Sykes da ora in avanti sarà uno dei piloti da battere”. E a Mosca Sykes ha condotto in testa la corsa dal primo all’ultimo giro, tenendo sempre i suoi avversari a più di tre secondi di distanza. Un vero capolavoro per il pilota inglese, su di una pista inizialmente resa infida dalla pioggia che era caduta sino a poche ore dal via. Tutti i piloti si erano presentati in griglia con gomme rain, ma visto che il cielo si andava schiarendo i meccanici si sono affrettati a montare le slick. Solo Camier e McFadden hanno scelto, sbagliando, di utilizzare gomme rain. Una scelta sbagliata, che li costringerà poi ad una sosta ai box per sostituirle.
Sykes prendeva subito il largo con una delle sue partenze a cannone mentre alle sue spalle cercavano di farsi largo Haslam, Laverty, Checa, Melandri, Rea, Davies e Giugliano, con Biaggi più attardato. Al terzo giro il primo colpo di scena con Rea che toccava Checa in staccata e lo faceva cadere. Nello stesso giro scivolava anche Guintoli, nel tentativo di recuperare da una partenza dalla quarta fila. Giugliano intanto risaliva posizioni sino a portarsi al terzo posto, in un gruppetto composto da Laverty, Rea, Haslam e Davies. Più staccato Melandri, settimo ed ancora più indietro Biaggi, ottavo. Questi piloti davano vita ad una bella sfida che accendeva la seconda parte della gara con Giugliano che veniva sverniciato in fondo al lungo rettilineo, per cercare di recuperare poi nel tratto misto.
Al termine del nono giro Melandri si avvicinava al gruppo degli inseguitori, che transitavano a quattro secondi dal leader Sykes. All’undicesimo giro la moto di Rea sfollava in staccata e l’inglese scivolava nella via di fuga, mentre al quattordicesimo passaggio finiva la gara di Giugliano. Davide perdeva l’anteriore, cadeva senza riuscire più a ripartire.
A questo punto la lotta tra gli inseguitori di Sykes si faceva dura e senza esclusione di colpi. Ne faceva subito le spese Haslam, che cercava di infilare Davies all’interno, ma si toccava con il connazionale e cadeva. Chaz invece usciva di pista senza cadere, mentre anche Leon, sollevata la sua BMW, poteva riprendere la gara. Un contatto che favoriva Melandri, il quale dopo essersi riagganciato al gruppone che seguiva Sykes, si ritrovava inaspettatamente al secondo posto. Posizione cercata quanto insperata. A cinque giri dalla fine Sykes era ormai inattaccabile al primo posto, mentre alle sua spalle transitavano Melandri, Laverty, Davies. Biaggi a questo punto era quinto, ma molto staccato dal terzetto che lo precedeva.
Il vantaggio di Melandri nei confronti di Laverty aumentava in quanto l’inglese, con le gomme ormai finite, calava il suo ritmo tanto da essere avvicinato da Davies. Il pilota del team ParkinGo lo tallonava da vicino e lo sorpassava, ma commetteva un errore e cadeva nel corso dell’ultimo giro. A questo punto, con Sykes e Melandri primo e secondo, Biaggi si avvicinava al suo compagno di squadra Laverty e lo superava a poche curve dalla bandiera a scacchi, conquistando un insperato terzo posto. Gioco di squadra? Se ne parlerà a lungo.
Di fatto Max limita i danni e perde solo quattro punti nei confronti di Melandri. Quinto posto per un coriaceo Fabrizio che regola Haslam ed uno stoico Canepa. Il pilota del team Red Devils Roma nonostante una grave lesione ad un tendine della spalla destra, riesce non solo a portare a termine la gara, ma anche ad ottenere il suo miglior risultato stagionale. Ottima prestazione anche Zanetti ottavo davanti a Hopkins, Salom e Baz, quest’oggi mai nel vivo della gara. Badovini è dodicesimo davanti ad Aoyama e al debuttante Lundh. Va a punti anche Camier pur staccato di due giri.
Melandri subito dopo il podio ha dovuto ricorrere alle cure della Clinica Mobile per la puntura di un ape, che durante la gara gli era entrata nella tuta. Lo stesso era accaduto anche a Giugliano nelle prove. Una nota positiva viene dal pubblico presente in un numero addirittura superiore a quanto ci si potesse aspettare. Sapevamo che i biglietti in pre-vendita erano andati tutti esauriti, ma fa piacere vedere tanta gente in tribuna e nel paddock, in una nazione che si avvicina per la prima volta alle competizioni motociclistiche.