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Tom Sykes e la Kawasaki dominano la prima manche del mondiale Superbike di Assen. Partito in testa l’inglese ha imposto alla gara un ritmo incredibile, girando costantemente sul passo del 1’36 e solo dal quattordicesimo giro il suo crono è sceso a 1’37 basso. Alla fine sono quasi nove i secondi che separano Sykes dal secondo classificato Rea che ci ha regalato assieme a Guintoli un finale mozzafiato, fatto di sorpassi e controsorpassi, con il pilota della Honda che alla fine ha avuto la meglio. Laverty non ha potuto inserirsi nella lotta e chiude quarto. Ma la gara ha avuto due colpi di scena clamorosi ancor prima dello spegnimento del semaforo. Chaz Davies era caduto nel warm up ed aveva distrutto la sua BMW. I suoi meccanici erano riusciti nel miracolo di sistemare la S1000RR del pilota inglese ma non in tempo per schierare Chaz in griglia. Partenza dalla pit line per il giro di ricognizione e successivamente ultima posizione in griglia. I meccanici della BMW non facevano in tempo a tirare un sospiro di sollievo, perché nel giro di allineamento Melandri rallentava sino a fermarsi. Marco provava a riportare la moto al suo box, ma i marshal lo costringevano a lasciare la moto in pista. Rottura della catena per il pilota della BMW che era costretto a guardare la gara dal box.
Una gara che è vissuta principalmente su quello che avveniva alle spalle di Sykes, dove il terzetto Rea, Guintoli, Laverty si superavano sino poi a terminare nell’ordine. Davide Giugliano, sesto e primo dei piloti italiani, era partito molto bene ma aveva poi perso il contatto con i primi ed era stato superato anche da Baz. Grande gara di Chaz Davies che come abbiamo detto era partito dall’ultima posizione in griglia ma è riuscito a conquistare il settimo posto davanti a Cluzel. Grande gara anche di Camier che partiva proprio di fianco a Davies, ma con un ginocchio ancora malconcio per la ferita rimediata nelle prove di Aragon. Leon ha chiuso al nono posto. Non male per un pilota che solo giovedì non sapeva se avrebbe potuto correre. Delude Checa con la Panigale che non ripete in gara le buone prestazioni della Superpole. Carlos chiude al decimo posto davanti alla Panigale privata di Neukirchner. Ancora peggio ha fatto Fabrizio che partito dalla terza fila ha chiuso una gara anonima in dodicesima posizione davanti all’acciaccato Badovini. Terminano in zona punti Clementi ed Aitchison quattordicesimo e quindicesimo, mentre Sandi e Iannuzzo chiudono la classifica di questa prima gara.
Alle 15,30 il via a gara due nella quale ci aspettiamo una rabbiosa reazione da parte dei due piloti BMW. Ma fermare un Sykes così sarà davvero molto difficile per tutti.
1. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 35'35.042
2. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 35'43.828
3. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 35'43.834
4. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 35'44.267
5. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 35'49.273
6. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 35'51.192
7. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 35'57.612
8. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 35'59.793
9. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 36'05.353
10. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 36'10.319
11. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale R 36'19.397
12. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 36'27.622
13. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 36'34.778
14. Ivan Clementi (HTM Racing) BMW S1000 RR 36'37.052
15. Mark Aitchison (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 36'56.903
16. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 37'00.759
17. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 37'17.752
RT. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR