Superbike. Guintoli: ”La Suzuki è andata forte in Australia ma l’aspetto nelle gare europee”

Superbike. Guintoli: ”La Suzuki è andata forte in Australia ma l’aspetto nelle gare europee”
Melandri e Guintoli sono stati gli ospiti d’onore della prima giornata del Motodays di Roma. Abbiamo colto l’occasione per parlare con loro del recente round di Phillip Island e del prosieguo del mondiale SBK | C. Baldi
7 marzo 2014

Punti chiave

Marco Melandi e Sylvain Guintoli hanno inaugurato il Motodays di Roma e fanno fatica a muoversi all’interno dello stand Aprilia, circondati da tanti tifosi in cerca di un autografo e di una foto. Riusciamo a sottrarli per qualche minuto al pubblico del Motodays per scambiare con loro qualche battuta sul recente primo round del campionato mondiale di Phillip Island e su che cosa si aspettano dalle prossime gare.

Nonostante le due gare australiane non certo facili, Marco Melandri è sereno e fiducioso per il futuro. Phillip Island è già alle spalle e c’è ovviamente tutto il tempo per recuperare i tredici punti che lo separano dal leader della classifica, che è poi il suo compagno di squadra Guintoli.

Marco è stato un inizio forse più difficile del previsto
"In parte sì. Mi aspettavo qualcosa di diverso. Purtroppo in Australia non mi sono mai sentito veramente a mio agio sulla RSV4. Però se guardo alla mia storia sul circuito di Phillip Island capisco che è una pista dove ho sempre fatto fatica anche con altre moto e quindi alla fine mi posso accontentare. La cosa importante è che abbiamo raccolto molti dati che si saranno utili per fare decisamente meglio nel prosieguo della stagione".

Le prossime gare si disputeranno ad Aragon. La pista ti piace?
"Si Aragon mi piace molto e penso si adatti bene alla nostra moto. Ho dei ricordi bellissimi sulla pista spagnola e poi non dimentichiamo che prima di Aragon saremo in pista a Jerez per alcune giornate di test, che ci aiuteranno ad affrontare al meglio il secondo round del mondiale".


 

Sylvain Guintoli
Sylvain Guintoli
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Così come lo avevamo visto in Australia al termine delle gare, anche a Roma Sylvain Guintoli appare felice e rilassato. Dopo un inverno passato più con i medici che con i tecnici Aprilia i punti interrogativi sulla famosa spalla infortunata lo scorso anno erano molti, ma le gare di Phillip Island li hanno spazzati via.

Sylvain un ottimo inizio, forse oltre le tue stesse aspettative
"Certamente sì. E’ stata una sorpresa anche per me vedere che dopo un inverno difficile ed una preparazione fisica non certo al top sono riuscito a conquistare la Superpole e a fare due belle gare. Un inizio molto positivo".

E sei in testa alla classifica
"Sì, e sono pronto a difendere la mia leadership. La spalla migliorerà ancora e se non avrò problemi fisici potrò lottare per il titolo sino alla fine per rifarmi dello scorso anno quando nel finale non ho potuto lottare come avrei voluto".

Quest’anno però sembra ci sia una Suzuki più competitiva. Un avversario in più.
"Ma aspettiamo e vediamo cosa succederà nelle prossime tre o quattro gare. La pista di Phillip Island è molto particolare e non sempre rivela i veri valori delle moto e dei piloti. L’anno scorso per esempio Checa fece la pole position, ma poi per la Ducati fu una stagione molto difficile. Laverty e la Suzuki sono andati molto forte in Australia, ma ora sono curioso di vedere cosa faranno ad Aragon e ad Assen. Di certo io potrò contare su di una moto competitiva su tutti i circuiti".

 

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