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E’ successo un po' di tutto in questa Superpole di Brno, anche se alla fine il vincitore è sempre lui, Tom Sykes. La prima fase è stata caratterizzata dall’esclusione di Biaggi che ha fatto segnare solo il quattordicesimo tempo ed ha quindi mancato la fase due, così come Camier, Baz e Hopkins. La prima sessione è stata vinta da Melandri che ha preceduto Laverty, Checa, Fabrizio, Sykes, Badovini, Davies, Giugliano, Smrz, Salom, Haslam e Rea. Mentre il cielo veniva oscurato da nuvoloni neri prendeva il via la seconda fase, ma a otto minuti dal termine il radiatore dell’olio della Ducati di Giugliano veniva colpito da alcuni sassi che ne causavano la rottura, con la conseguente perdita di liquido, sul quale cadevano prima Badovini e successivamente Salom, Smrz e lo stesso Giugliano. La bandiera rossa faceva rientrare tutti ai box per consentire agli addetti di ripulire la pista ed ai meccanici di riparare le moto cadute. Purtroppo la moto di Salom andava quasi completamente distrutta e lo spagnolo non poteva più far rientro in pista. La moto di Badovini invece sarebbe stata probabilmente riparabile, ma Ayrton era vittima di una momentanea amnesia che lo costringeva al ritiro. Andava meglio a Giugliano e Smrz i cui tecnici riuscivano nel miracolo di riparare le rispettive moto in tempo per la seconda fase.
La Direzione di gara stabiliva che prima di riprendere la Superpole si dovessero effettuare cinque minuti di warm up per consentire ai piloti di constatare le condizioni della pista. E così avveniva se non che nel frattempo iniziava a piovere. Nuovo stop e conseguente logica decisione da parte della Direzione di gara di dichiarare Superpole bagnata. In realtà la pioggia cessava quasi subito tanto che nessuno dei piloti montava le gomme da pioggia o le intermedie, ma proseguiva con le slick. La procedura di Superpole bagnata prevede una fase due di 20 minuti, nel corso della quale “il solito” Sykes portava a termine un giro perfetto e con il crono di 1’58”010 stabiliva il nuovo giro veloce della pista di Brno e si aggiudicava la settima Superpole stagionale. Alle sue spalle si piazzavano nell’ordine Checa, Laverty e Giugliano che domani prenderanno il via dalla prima fila. Melandri ha perso la prima fila sul filo di lana a favore del giovane pilota del team Althea e apre la seconda fila.
Rea, che era sembrato in crisi nelle qualifiche, chiude con un sesto posto che domani gli consentirà di giocare tutte le sue carte. Stesso discorso per Haslam che precede Michel Fabrizio. Il romano della BMW ha corso una prima fase eccezionale conclusa al quarto posto e nelle due gare di domani farà di tutto per raccogliere due buoni risultati su di una pista che da sempre lo vede autore di ottime prestazioni.
La terza fila è aperta da Davies che è caduto a pochi minuti dal termine dell’ultima fase subito dopo aver montato la gomma tenera, nel tentativo di migliorare il suo crono. Una piccola pecca che non va a inficiare un weekend sino ad ora positivo per l’inglese del team ParkinGo. Smrz è solo decimo nella pista di casa e precede Salom e Badovini che non hanno potuto prendere parte all’ultima sessione della Superpole e sono stati di conseguenza classificati secondo i tempi delle qualifiche.
Un’altra Superpole per Sykes (ascolta la sua intervista) che domani dovrò però dimostrare di aver risolto i problemi che hanno sino ad ora impedito alla sua Kawasaki di imporsi anche nelle gare. Checa è stato come sempre estremamente concreto ed ha raccolto il suo miglior risultato del weekend nel momento decisivo. Da tenere d’occhio anche Laverty che domani punta al bersaglio grosso e a far meglio del suo più famoso compagno di squadra. Anche Giugliano (ascolta la sua intervista) proverà a sovvertire le gerarchie del suo team mettendo a frutto la prima fila ed un weekend sempre nelle primissime posizioni. Biaggi deve invece ripetere le due gare di Misano, dove vinse entrambe le manche dopo aver preso il via dalla terza fila. Domani il suo compito sarà però molto più difficile non solo perché partirà dalla quarta fila e non dalla terza, ma soprattutto perché la sua Aprilia non è ancora performante come vorrebbe il Corsaro. Vista però la sua proverbiale grinta e soprattutto le sue precedenti prestazioni su questa pista, siamo certi che Max domani sarà della partita. Anche Melandri non ha risolto tutti i problemi evidenziatesi nel weekend e se la dovrà vedere con quel fastidioso chattering che sta limitando la stagione del pilota di Ravenna. Infine attenzione agli outsider Rea, Haslam e Fabrizio che assieme al padrone di casa Kuba Smrz punteranno ad un risultato di prestigio.
1. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1'58.010
2. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 1'58.470
3. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1'58.741
4. Davide Giugliano (Althea Racing) Ducati 1098R 1'58.789
5. Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 1'58.885
6. Jonathan Rea (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 1'59.560
7. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 1'59.583
8. Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 1'59.621
9. Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing) Aprilia RSV4 Factory 1'59.748
10. Jakub Smrz (Liberty Racing Team Effenbert) Ducati 1098R 1'59.871
11. David Salom (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1'59.279
12. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 1'59.154
13. Leon Camier (FIXI Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 1'59.439
14. Max Biaggi (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1'59.453
15. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1'59.627
16. John Hopkins (FIXI Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 1'59.973
17. Lorenzo Zanetti (PATA Racing Team) Ducati 1098R 2'00.591
18. Hiroshi Aoyama (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 2'00.693
19. Maxime Berger (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 2'00.978
20. Alessandro Polita (Red Devils Roma) Ducati 1098R 2'02.023
21. Leandro Mercado (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 2'02.952
22. Norino Brignola (Grillini Progea Superbike Team) BMW S1000 RR 2'03.524
23. Viktor Kispataki (Prop-tech ltd) Honda CBR1000RR 2'04.259