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Questa mattina il sole ha illuminato la pista di Donington Park e con l'asfalto finalmente asciutto i piloti della Superbike hanno dato spettacolo sul bellissimo tracciato inglese, che alterna saliscendi e tratti veloci a curve lente, nelle quali i piloti si esibiscono in rabbiose staccate e spettacolari sbandate. All’inizio della sessione i quattro protagonisti di Monza, Guintoli, Sykes, Laverty e Melandri sono stati i primi a scendere sotto il muro dell’1’30, raggiunti a venti minuti dalla fine da Camier e Rea. Giugliano si metteva in mostra per una divagazione nell’erba mentre Haslam saltellava sulla gamba sana per raggiungere la sua Honda. A dieci minuti dal termine si iniziava a fare sul serio. Apriva le danze Sykes che abbatteva anche il muro del 1’29 e si portava in testa con il crono di 1’28”800.
I tempi iniziavano a scendere anche per i suoi avversari, ma nessuno era in grado di fare meglio dell’inglese della Kawasaki che chiudeva in testa le qualifiche. Secondo posto per Guintoli apparso molto veloce e a suo agio su questa che lui considera la sua pista di casa (abita a meno di trenta minuti da Donington Park). Camier ha fatto fuoco e fiamme, sia perché dalle marmitte della sua Suzuki escono delle gran fiammate, ma anche perché l’inglese è andato davvero forte e si è inserito di forza nel gruppo dei favoriti. Quarto un consistente Melandri, mentre alle sue spalle si piazzano Baz ed il compagno di squadra Davies. Giugliano è settimo e precede gli inglesi Rea e Laverty. Donington non piace molto all’inglese dell’Aprilia apparso un gradino sotto i suoi connazionali.
Decima posizione per Fabrizio ed undicesima per Checa, primo dei piloti Ducati. A Borgo Panigale sperano in qualcosa di meglio, ma l’aver potuto fare solo questo turno sulla pista completamente asciutta non ha certo aiutato il team Alstare Ducati che piazza Canepa e Badovini al tredicesimo e quattordicesimo posto. Si inerisce tra le Panigale Cluzel, solo dodicesimo con la seconda Suzuki. Chiudono l’elenco dei piloti qualificati per la Superpole lo stoico Haslam e la Ducati privata di Neukirchner. Restano invece esclusi Sandi, Iannuzzo e Lundh che si classificano nell’ordine. Alle 16 ora italiana il via ad una Superpole da non perdere e che metterà a serio rischio il best lap stabilito da Sykes lo scorso anno in 1’27”716.
1. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1'28.800
2. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1'29.026
3. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 1'29.090
4. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 1'29.107
5. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1'29.167
6. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 1'29.256
7. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 1'29.274
8. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 1'29.446
9. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1'29.587
10. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 1'29.950
11. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 1'29.956
12. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 1'30.066
13. Niccolò Canepa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 1'30.078
14. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 1'30.404
15. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 1'30.413
16. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale R 1'30.817
17. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1'32.010
18. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 1'32.145
19. Alexander Lundh (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1'33.141