Sykes vince gara 1 SBK a Laguna Seca

Sykes vince gara 1 SBK a Laguna Seca
Gara interrotta due volte con la bandiera rossa. Since Sykes davanti a Davies e a Laverty, che supera Melandri al cavatappi. Guintoli solo 5° dopo aver condotto le prime due parti di gara | C. Baldi
29 settembre 2013

Punti chiave

 

Gara rocambolesca, divisa in tre “mini manche”, che alla fine hanno premiato la grinta e la lucidità di Tom Sykes e penalizzato lo sfortunato Guintoli, che per ben due volte è stato fermato dalla bandiera rossa mentre stava conducendo la gara. Dopo la prima partenza infatti Sylvain era riuscito a distanziare i suoi inseguitori di oltre 3 secondi e, anche se mancavano ancora molti giri al termine, sembrava avviato verso la vittoria, anche perché alle sue spalle Sykes, Davies, Laverty, Giugliano e Melandri si ostacolavano con continui tentativi di sorpasso. L’italiano della BMW appariva in netta difficoltà a tenere il ritmo dei primi e perdeva posizioni.

Nel corso del quinto giro il primo colpo di scena. La wild card Eslick cadeva e la sua moto andava a danneggiare un airfence. Gara sospesa. Dopo pochi minuti nuova partenza con gara ridotta a 20 giri. Guintoli prendeva ancora il comando delle operazioni, ma questa volta senza riuscire a distanziare Sykes che gli stava in scia. Alle loro spalle Melandri faceva ancora fatica a stare nel gruppo composto dai soliti Laverty, Davies e Giugliano. Elias partiva come un missile dalla quinta fila, ma non riusciva ad accodarsi al gruppo di testa. Al nono giro il secondo stop, causato dalla caduta di Canepa, Haslam e successivamente di Haden, Pista sporca e nuova esposizione della bandiera rossa. Per Guintoli è ancora tutto da rifare.

Terza partenza per una gara decisiva di soli dodici giri. Questa volta non è il francese dell’Aprilia a portarsi in testa, ma è Davies a condurre le danze, seguito dal suo compagno di squadra, da Guintoli, Sykes, Laverty e Giugliano. Elias stupisce tutti con un’altra partenza a cannone, ma senza riuscire ad agganciare i primi. Al terzo giro Guintoli prova a passare Melandri, ma non ci riesce ed ottiene solo di dover chiudere il gas per non impattare con la BMW di Marco. Il risultato è che Sylvain viene passato anche da Sykes. L’inglese della Kawasaki dimostra di avere una marcia in più e superato Melandri si getta all’inseguimento del leader della corsa Davies. A due giri dalla fine Tom passa Davies mentre dietro di loro rinviene fortissimo Laverty che rompe gli indugi e nell’ultimo giro passa prima il suo compagno di squadra e successivamente in entrata al cavatappi sorprende Melandri. Vince Sykes e completano il podio Davies e il volitivo Laverty. Delusione per Melandri, che paga evidenti problemi di assetto alla sua S1000RR ed è quarto, ma soprattutto per Guintoli che aveva in pugno la vittoria nelle due precedenti manche e si deve accontentare del quinto posto nell’unica gara che alla fine conta per la classifica.

Oltre ai cinque protagonisti, buona la gara di Giugliano, che resta attaccato a loro senza commettere errori, ma anche senza mai entrare nella lotta per le prime posizioni. Fantastiche le partenze di Elias che ha recuperato diverse posizioni, ma poi non ha mantenuto un buon ritmo. Segno che la sua RSV4 privata oggi non era a posto, tanto che lo spagnolo ha dovuto cedere la settima piazza a Cluzel.

Allo zoppicante Badovini non si poteva chiedere più del decimo posto
, mentre ha fatto più di quanto ci aspettasse da lui Mark Aitchison decimo, che ha messo la sua Kawasaki privata davanti alle moto ufficiali di Salom, Young e Fabrizio. Il romano deve ancora prendere le misure alla sua CBR. Compito non facile. Vanno a punti Sandi e Iannuzzo mentre non ci riesce la wild card Allerton, che chiude sedicesimo. Tutti gli occhi dei ducatisti erano su Canepa che era stato bravo e coraggioso nelle prime due manche, ma è caduto in quella decisiva. E’ caduto anche Haslam che ha peggiorato la situazione della sua gamba sinistra che ha i legamenti del ginocchio rotti, ma Leon attende la fine del campionato per operarsi. Speriamo non lo debba fare ora a seguito di questa ennesima caduta. Non hanno concluso la gara le due wild card che in prova avevano fatto meglio, vale a dire Eslick e Hayden che hanno causato le due interruzioni della gara.

In attesa della gara di questa sera diamo uno sguardo alla classifica del campionato. Sykes fa un deciso balzo in avanti e porta a 22 punti il suo vantaggio su Guintoli. Terzo posto per Laverty e quarto per Melandri che devono recuperare rispettivamente 35 e 45 punti all’inglese della Kawasaki. Mancano ancora cinque manche per un totale di 125 punti e quindi la matematica non condanna nemmeno Davies, a 89 punti dalla vetta. A questo punto la gara di oggi potrebbe essere molto importante per la lotta per il titolo, ma se la manche si disputerà su 26 giri senza interruzioni Guintoli potrebbe riaprire i giochi a suo favore in un campionato che molto probabilmente si deciderà solo all’ultima gara di Jerez.

Classifica


1. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 16'55.703
2. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 16'56.956
3. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 16'58.157
4. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 16'58.353
5. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 16'59.133
6. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 16'59.287
7. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 17'04.837
8. Toni Elias (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 17'06.955
9. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale 17'09.843
10. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 17'13.533
11. David Salom (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 17'13.713
12. Blake Young (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 17'17.470
13. Michel Fabrizio (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 17'17.790
14. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 17'28.540
15. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 17'29.970
16. Glen Allerton (Next Gen Motorsports) BMW S1000 RR 17'45.870

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