Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
E’ stata una delle gare più belle (se non la più bella) di questo mondiale 2013. Combattuta ed avvincente dal primo all’ultimo giro e ravvivata da un incredibile Davide Giugliano che si è inserito di prepotenza nella lotta per la vittoria, nel gruppo dei piloti che oltre alla gara si stavano giocando anche il titolo di campione del mondo. Un gruppo dal quale è uscito anzitempo Davies, la cui moto ha accusato subito problemi ai freni, che ne hanno causato il ritiro. La vittoria è andata a Laverty, che conferma il suo momento magico e che dopo la doppietta di Istanbul sale ancora una volta sul gradino più alto del podio, scavalcando in classifica il suo compagno di squadra Guintoli. Il francese è la nota stonata di questa seconda gara di Laguna. Mai nel cuore della battaglia, raccoglie un altro quinto posto e ora vede il titolo ancora un poco più lontano. Al secondo posto si è piazzato un coriaceo Giugliano che da tempo non ci mostrava il suo talento.
Questa pista però favorisce il pilota rispetto al mezzo e quindi Davide ha condotto in porto una gara quasi perfetta, aggressiva e senza errori. Davvero bravo. Melandri piazza nel finale il colpo dello scorpione, andando a colpire Sykes non appena si accorge che l’inglese è in difficoltà, soffiandogli la terza piazza e rosicchiandogli tre punti in classifica. Sykes ha condotto una gara quasi perfetta, restando in testa dal quarto al ventiquattresimo giro. Poi però i suoi rivali hanno ingranata la quarta e lui, che non ne aveva più, ha perso tre posizioni in un giro e mezzo. Peggio di lui ha fatto Guintoli, mai in lotta per la vittoria. Sylvain raccoglie un altro quinto posto e spera che tra sette giorni l’aria di casa gli dia la forza di lottare per il titolo. Buona la gara di Cluzel, sesto davanti ad Elias. Lo spagnolo ha fatto una gara fotocopia di quella di ieri. Partito fortissimo dalla quinta fila, il pilota del team Red Devils non riusciva però nell’impresa di riagganciare i primi. Hayden dimostra di essere cresciuto molto rispetto al pilota che abbiamo conosciuto quando correva nel team Pedercini e torna a casa con un buon ottavo posto.
Scorrendo la classifica troviamo Salom nono, davanti ai due piloti Honda Haslam e Fabrizio. Ancora dolorante per la caduta di ieri il primo e ancora alle prese con una moto che fa fatica a comprendere il secondo. Il sostituto di Camier, Blake Young è dodicesimo e precede Aitchison, unico pilota di Pedercini a tagliare il traguardo visto che Sandi non ha preso il via per problemi tecnici. Il compagno di squadra di Hayden, Danny Eslick raccoglie due punti e precede Canepa. Il pilota che la Ducati ha chiamato a Laguna per sostituire Checa, ha dato spettacolo nel primo giro, che ha corso al limite ed anche un poco oltre, visto che al secondo passaggio è scivolato, mentre cercava di superare Melandri. Risalito in moto è riuscito a concludere la gara in quindicesima posizione. È andata peggio a Badovini, che è caduto nel finale per fortuna senza peggiorare le sue già precarie condizioni fisiche. Una giornata da dimenticare per il team Ducati Alstare. Chiudono la classifica, senza raccogliere punti Iannuzzo e Allerton.
La classifica sorride a Sykes che nelle ultime quattro manche dovrà guardarsi dai due ufficiali Aprilia Laverty (a 23 punti) e Guintoli (24). La minaccia maggiore arriva dall’inglese che nelle ultime quattro manche ha raccolto tre vittorie, ma domenica prossima si corre a casa di Guintoli per un round che si preannuncia decisivo. Melandri non è tagliato fuori matematicamente dalla lotta per il titolo, ma recuperare 42 punti in sole quattro manche non sarà impresa facile.