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Quattro vittorie su dieci gare - il ruolino di marcia del ventitreenne Sylvain Barrier nel 2012. "Paura Zero" lo soprannominano all'interno del team, scherzando su quello che dev'essere uno scarso istinto di conservazione del francese, capace di passare in punti della pista dove nessuno si sognerebbe di farlo. Paura che però dev'essere venuta ai suoi rivali, perché Sylvain ha portato la sua S1000RR 2012 sei volte sul podio, partendo dalla pole per sette. Nel corso dell'anno ha anche mostrato la sua determinazione, tornando rapidamente al top verso metà stagione quando un infortunio alla spalla sembrava averlo escluso dalla lotta per il titolo.
A Portimao, nel penultimo round del mondiale, Barrier ha riconquistato la testa della classifica con un secondo posto arrivando con tre punti di vantaggio alla gara finale sulla pista di casa. Dove ha conquistato il titolo conquistando un altro podio. Il primo a congratularsi con lui, appena tagliato il traguardo, è stato il suo mentore - il due volte iridato in Superbike James Toseland, ritiratosi lo scorso anno proprio mentre era in forze al team Goldbet BMW Italia.
«Non riesco ancora a credere di aver vinto» ha esultato Sylvain. «Il duro lavoro svolto con il team durante l'anno ha pagato - voglio ringraziarli assieme alla mia famiglia, a James, alla Clinica Mobile e a tutti coloro che mi hanno aiutato durante l'anno. E' stata una gara dura, ma fin dal warm-up mi sono sentito a posto. Ho guidato con prudenza nei primi due giri perché la gomma posteriore non era ancora calda, e La Marra e Staring erano già caduti. Ho provato a mantenere il vantaggio su chi mi seguiva, cercando di gestire le gomme e non oltrepassare il limite. E' stato un weekend favoloso, sono letteralmente sulla luna!»
«Il risultato di oggi nella Coppa FIM Superstock 1000 è incredibile» ha commentato Andrea Buzzoni, Direttore Generale di BMW Motorrad Italia. «L'abbiamo costruito sulla base del titolo vinto nel 2010, ottenendolo grazie ad un team di altissimo livello, un pilota dal talento indiscutibile - capace di crescere e maturare ancora di più - e una moto dimostratasi un'altra volta la migliore non solo sul mercato ma anche in pista.»
«Siamo felicissimi della vittoria del titolo Superstock da parte di Sylvain» completa l'analisi Serafino Foti, il Direttore Sportivo del team BMW Motorrad Italia GoldBet, «soprattutto se pensiamo che tre gare fa eravamo dietro di 31 punti. Il merito va tutto a chi ci ha supportato, ai nostri sponsor, a BMW e sopratutto alla squadra, che ha fatto un lavoro incredibile. Sylvain è rimasto meravigliosamente concentrato anche quando la situazione era dura, e nei momenti più importanti, e ha meritato in pieno il titolo!»