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Si sono conclusi ieri le tre giornate di prove disputate a Portimao da alcuni dei più importanti team del mondiale Superbike : Aprilia, BMW, BMW Italia, ParkinGO e Crescent Suzuki. Il giorno prima a Valencia era stata la volta delle squadra Kawasaki, quella ufficiale Motocard.com e quella assistita, vale a dire il team Pedercini. Da oggi, secondo il nuovo regolamento, nessuna squadra potrà più provare sino alla data del 15 Gennaio 2012.
Vediamo, squadra per squadra, come sono andati questi test.
BMW e BMW Italia
Le moto utilizzate a Portimao avevano molte nuove soluzioni che sono piaciute molto a tutti i piloti ed in particolare ad Ayrton Badovini che è andato forte sia con le gomme standard (1’43”1) che con quelle soffici da tempo (1’42”5). Haslam con le gomme morbide è stato in assoluto il più veloce (1’42”2) seguito dal compagno di squadra Melandri che ha fermato i cronometri sul tempo di 1’42”4. Ma al di là dei tempi del tutto ufficiosi, sembra proprio che la moto tedesca abbia intrapreso la strada giusta per risolvere i problemi che per anni gli hanno impedito di lottare per le posizioni che contano. Un motore rivisto nell’erogazione, una nuova elettronica e un nuovo forcellone posteriore sembrano aver messo le ali alla S1000RR, tanto che Haslam (che a breve sarà padre) ha dichiarato :”Sono molto contento perché abbiamo girato costantemente forte su di un tracciato dove abbiamo avuto sempre dei problemi. Abbiamo fatto un grosso passo avanti specialmente per quanto riguarda l’elettronica e l’erogazione del motore, ma anche il nuovo telaio ci ha dato una mano”.
Sul versante italiano gli fa eco Badovini : "Questa moto mi è piaciuta subito. E’ facile da guidare e a Portimao dopo aver lavorato sul bilanciamento, sulla ciclistica e sull’elettronica siamo stati sempre a ridosso dei piloti più veloci”.
BMW sulla strada giusta quindi con Haslam e Melandri pronti a lottare per il titolo e Badovini e Michel a fare da outsiders. Il romano del team BMW Italia prosegue nella fase di adattamento alla sua nuova moto. A Portimao Michel non ha ovviamente cercato il tempo sul giro, ma ha lavorato per prendere confidenza sia con la moto che con la sua nuova squadra. Diamogli tempo.
Aprilia
Laverty era andato forte con la RSV4 Factory già nel suo primo test a ridosso della gara che aveva concluso il mondiale 2011 e sulla pista portoghese l’ex pilota Yamaha si è ripetuto confermando di saper sfruttare tutto il potenziale della moto di Noale. Suo infatti il tempo più veloce della tre giorni di Portimao, con le gomme standard in 1’42”7. Il pilota irlandese è stato anche vittima di un high side che per fortuna non ha avuto conseguenze. “Non cadevo dalle prove di Misano – ha commentato Laverty – e quindi prima o poi doveva accadere. La mia prima caduta con la Yamaha avvenne a Phillip Island e fu simile a questa. Per un po quindi ora sono a posto”.
Il suo scomodissimo compagno di squadra Max Biaggi non si è certo fatto demoralizzare e lo marca stretto, staccato di un solo decimo di secondo 1’42”8. Il detto “il primo avversario è il tuo compagno di squadra” calza a pennello per spiegare la situazione che si è creata nel team Aprilia, ma siamo certi che la squadra italiana sfrutterà questa sana competizione per cercare di riprendersi il titolo mondiale sfuggitogli quest’anno. A sostituire Sandi è stato chiamato Enrico Folegnani capo tecnico di provata esperienza che ha vinto titoli mondiali in 250 con Harada e con lo stesso Biaggi e in Superbike con Troy Corser. Il team non aveva molto di nuovo da provare e si è quindi concentrata sulla messa a punto della moto. Biaggi si è detto soddisfatto di come sono andati i tre giorni di prove ed è sembrato come sempre molto determinato e grintoso.
Ma le due RSV4 ufficiali non erano le sole Aprilia in pista a Portimao dove anche Chaz Davies ha potuto testare la sua nuova moto ed ha potuto lavorare con la sua squadra che dispone di nuovi tecnici ed ingegneri elettronici. “Siamo molto contenti – ci ha dichiarato telefonicamente Giugliano Rovelli proprietario del team ParkinGO – perché Davies ha girato costantemente sul passo del 1’43 basso e questo è un risultato eccezionale che ci fa ben sperare per la prossima stagione. Non abbiamo lavorato per cercare il tempo sul giro – ha proseguito Rovelli – ma il nostro obiettivo era quello di far prendere confidenza a Chaz con la nuova moto e con i suoi nuovi ingegneri. Tutto è andato per il meglio ed ora lavoreremo in officina per poi tornare in pista a Phillip Island a metà Febbraio”.
Suzuki
Il team Crescent Suzuki era presente con Leon Camier e con Alastair Seeley che ha sostituito John Hopkins ancora convalescente dopo l’infortunio alla mano destra. Per il team inglese le prime due giornate sono state caratterizzate da problemi ai freni che hanno impedito ai due piloti di testare le rispettive moto. Risolto il problema, Camier si è dedicato alla parte elettronica ed ha lavorato con il suo ingegnere Frankie Carchedi. Le Suzuki del team Crescent utilizzano infatti un'elettronica Motec che Camier non conosceva e i test di Portimao sono serviti all’ex pilota Aprilia per prendere confidenza con questa nuova elettronica. “Abbiamo avuto qualche problema durante i test – ha dichiarato Camier – ma è una cosa del tutto normale visto che era la prima volta che salivo su questa moto e che lavoravo con questi tecnici. Tutto sommato però è stato un test positivo, al termine del quale sappiamo dove dobbiamo lavorare e quale direzione prendere. Ora devo aspettare i prossimi test di Febbraio per fare molti più chilometri di quanti non ne abbiamo fatti qui a Portimao e per lavorare anche sull’assetto della mia Suzuki”.
Un compito non facile attende quindi Camier e la sua squadra che però già a Portimao hanno potuto contare anche sull’apporto di alcuni tecnici Yoshimura.
Kawasaki
La casa di Akashi ha scelto Aragon e Valencia per i propri test. Al Motorland Aragon il clima sfavorevole non ha consentito a piloti e tecnici di lavorare secondo il programma stabilito, ma le cose sono andate decisamente meglio a Valencia dove Sykes ha fatto segnare il tempo di 1‘33”1, un crono di tutto rispetto se confrontato con quelli fatti segnare dai più veloci piloti Superbike su questa stessa pista due anni fa circa. Ma al di là dei tempi sul giro possiamo affermare che la Kawasaki ha fatto un ulteriore passo avanti alla ricerca della massima competitività. Sia Sykes che Lascorz si sono detti molto contenti dell’esito delle prove e l’inglese ha affermato: ”Sono stati test importanti che ho concluso facendo segnare un ottimo 1’33”1 con gomme da gara e non da tempo. Abbiamo una nuova elettronica ed inoltre la moto risulta essere molto più bilanciata rispetto allo scorso campionato. Posso dire che abbiamo un’ottima base sulla quale lavorare. La moto è costantemente veloce e quando montiamo le gomme morbide i tempi si abbassano sensibilmente. Siamo sulla strada giusta per fare bene”.
In casa Pedercini invece oltre a testare le novità portate dalla Kawasaki, sia a Aragon che a Valencia a salire sulla superbike del team di Volta Mantovana è stato Leandro “Tati” Mercado, giovane pilota argentino che quest’anno ha disputato la Superstock 1000 FIM Cup con il team italiano. Lucio Pedercini al termine delle prove ci ha dichiarato: ”Abbiamo voluto dare a Tati la possibilità di provare la Superbike ed i risultati sono stati molto soddisfacenti considerando che Aragon non è una pista che gli piace molto e Valencia non la conosceva per niente. Ma al di là dei tempi che ha fatto registrare ci è piaciuto il suo approccio alla Superbike ed il fatto che si sia migliorato ogni volta che scendeva in pista”.
Mercado sembra quindi poter essere uno dei due piloti del team Pedercini Superbike per il 2012, mentre per conoscere il nome del suo compagno di squadra dovremo attendere ancora qualche settimana.