Arai Quantic, nuova proposta sport-touring

Sintesi di esigenze e prestazioni (apparentemente) inconciliabili, il nuovo Quantic introduce nuove soluzioni mixando le caratteristiche più apprezzate nella gamma. In arrivo ad Aprile
15 dicembre 2020

Nella fisica, il concetto di quantico è qualcosa di non immediatamente comprensibile nemmeno agli studiosi. La fisica quantistica prevede che qualcosa possa trovarsi nello stesso istante in due stati del tutto contrastanti - pensate al gatto di Schroedinger, forse l'esempio più famoso del concetto, che è vivo e morto allo stesso tempo. Se quindi Arai sceglie Quantic come nome per il suo nuovo casco, che si posiziona in piena gamma Sport-Touring (con un livello paragonabile all'attuale top di gamma QV-Pro) l'idea è che a Ohmiya pensino di aver sintetizzato in un unico modello esigenze inconciliabili.

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Lasciando da parte le divagazioni, il nuovo Quantic rappresenta in effetti il primo di una nuova generazione di Arai, rivolto all'utente sport-touring che chiede al casco comfort, silenziosità, ma anche ventilazione e stabilità come in un esemplare racing. Attraverso un grande lavoro da parte del reparto Ricerca e Sviluppo, i tecnici Arai sono riusciti a prendere il meglio da tutta la gamma - dal Profile-V fino all'RX-7V soprattutto nella versione Racing - per creare un casco che, a voler essere precisi, copre un nuovo segmento all'interno della gamma Arai. Più sportivo rispetto al QV-Pro, ma meno costrittivo nella calzata rispetto alle proposte più sportive, grazie appunto all'esperienza maturata con il Profile-V.

 

Materiali e sicurezza

Arai Quantic, come tutti i caschi della Casa di Ohmiya, è realizzato a mano e - per inciso - è il primo Arai integrale già (ampiamente) omologato ECE R22-06, anche se ovviamente, a norma di legge, la formalizzazione avverrà solo a gennaio 2021. La calotta esterna, dal profilo arrotondato secondo il concetto R75 (il raggio di curvatura più tondo possibile, per evitare impuntamenti e deviare (glance off) le forze derivanti dagli impatti) è realizzata in Peripherally Belted e-Complex Laminate Construction (PB e-cLc), garantendo la resistenza per cui Arai è diventata famosa, riducendo però il peso complessivo.

Un obiettivo ottenuto lavorando sullo strato intermedio, dove l'AR-mat è stato sostituito da un nuovo materiale più leggero a parità di resistenza; la rigidità (da sempre principio base della filosofia Arai) viene mantenuta aggiungendo uno strato di Superfibra al posto della soluzione Hyper Ridge utilizzata sul Profile-V, facilitando così attraverso superfici più piatte il montaggio di un interfono. Il meccanismo visiera è il sistema VAS ad asse variabile introdotto con l'RX-7V, che permette di ottimizzare ulteriormente la sagoma del casco. E come il Profile-V, la calotta del Quantic è leggermente più ampia (5 mm) nella zona inferiore, per facilitare la calzata e la rimozione del casco e renderlo più confortevole in zona mento.

La calotta interna è in EPS monopezzo multidensità. Gli interni - riprogettati da zero, anche in questo caso come via di mezzo fra quelli del Profile e dell'RX-7V - sono estraibili e lavabili, con sistema di sgancio d'emergenza ERS e prevedono una "tasca" di ritenzione per il cavo in eccesso per mantenere comfort e protezione.

La ventilazione

Il nuovo Arai Quantic propone una soluzione quasi completamente inedita anche per la ventilazione, basata su dodici aperture - sei prese d'aria, sei estrattori. Iniziamo naturalmente dalla caratteristica più nuova per un Arai: la presa frontale su cui è ricavato il logo Arai 3D, che alimenta due punti di circolazione e offre funzionalità ottimale già alle basse velocità, affiancata da due tear duct superiori di derivazione F1, le due classiche brow vents sulla visiera e una presa sulla mentoniera con cursore su due posizioni e filtro interno.

Ad estrarre l'aria ci pensano lo spoiler a tre uscite posteriore di derivazione RX-7 Racing, i due estrattori laterali (con filtri in schiuma per ridurre la rumorosità) e quello posizionato in zona nuca.

La presa con logo 3D frontale - sottilissima, solo 3,5 mm di profondità - alimenta due condotti da 10 mm, ed è quella più funzionale alle basse velocità quando si guida in posizione rialzata: già dai 50 km/h incanala un 40% in più d'aria, a 120 km/h (quando la posizione è fisiologicamente più accucciata) il 7%. Si apre e chiude facilmente con i guanti grazie a una levetta posizionata sulla parte superiore. Il logo Arai, naturalmente, è studiato per rompersi e volare via in caso di impatto.

Tutto nuovo anche il design delle due tear duct superiori, più compatte pur restando chiudibili, e la presa d'aria sulla mentoniera regolabile su tre posizioni (chiusa, mezza aperta e aperta) capace di un maggior flusso d'aria e dotata di filtro sostituibile.

L'estrattore posteriore si basa sull'unità DX-2 nata sull'RX-7V Racing (la versione omologata FIM per la MotoGP dell'RX-7) ripensata però per un impiego turistico. È posizionata un po' più avanti sulla calotta, e basata su tre uscite, che estraggono aria calda dall'interno della calotta ma allo stesso tempo stabilizzano i flussi d'aria aumentando la stabilità e riducendo gli scuotimenti soprattutto ad alta velocità nel traffico, ottenendo così un minor affaticamento del pilota.

L'aerodinamica del casco e la ventilazione sono state studiate in galleria del vento, su strada e - pur trattandosi di un casco sport-touring - in pista, a Suzuka.

Prezzi e disponibilità

Il nuovo Arai Quantic arriverà in Italia ad Aprile, a partire da 649 euro per la versione monocolore che salgono a 789 euro per quelle Design.