Brux Sport, il “bite” degli atleti

Un interessante stage informativo tenuto dalla 4T, l’azienda varesina che produce l’ormai famosissimo Brux, ci ha svelato i benefici di questo dispositivo fondamentale per la corretta postura del corpo
5 dicembre 2011


Che cos'è?

Il bite, invece, è un dispositivo intraorale, plasmato in modo da adattarsi perfettamente alla dentatura di una persona con il compito di aumentarne le prestazioni generali: e lo fa correggendo i problemi che derivano dalle eventuali interferenze dentali dei soggetti.


In pratica, un buon bite bilancia la distribuzione delle forze espresse da una mascella contratta nel corso di uno sforzo, derivante da un gesto atletico piuttosto che dovuto alla tensione causata da un qualsiasi evento esterno: per esempio la guida di un pilota in gara, dunque, in qualunque specialità; ma anche la guida quotidiana di un motociclista nel traffico cittadino, anche se magari egli non se ne rende conto.


Il corretto bilanciamento della bocca, ovvero la masticazione, è infatti fondamentale per la corretta postura del nostro corpo. E la scuola italiana ha una lunga tradizione in merito agli studi posturali, e di conseguenza sullo studio e la realizzazione di dispositivi atti a migliorare le prestazioni del corpo umano, tra i quali, appunto, il bite. Tra i primi a sperimentarne l’efficacia sono stati la divisione ricerca e sperimentazione del C.O.N.I. (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), e la commissione medica della F.I.S.I. (Federezione Italiana Sport Invernali), tant’è vero che Alberto Tomba fu uno dei primi atleti a sperimentare il bite, oggi ampiamente utilizzato (citiamo per esempio Giorgio Rocca e Janina Schenk). Qualche anno dopo, toccò ai piloti  motociclistici (Rossi, Melandri, Cairoli e via dicendo) e della Formula 1, agli atleti di calcio, basket, golf (Tiger Woods) e moltissimi altri professionisti, e negli ultimi cinque anni il piccolo dispositivo correttivo ha iniziato a diffondersi a macchia d’olio anche tra gli amatori. 


Made in Italy nella bocca di tutti


Ormai un po’ tutti abbiamo visto i piloti del motomondiale infilarsi in bocca questi bite, spesso multicolori, prima di una gara, e toglierseli poi alla fine. Nella maggior parte dei casi, si tratta del Brux, realizzato dall’italiana 4T – che da 35 anni opera nel settore e da quasi venti si occupa di questo prodotto attraverso la branchia 4T Dent - e regolarmente in vendita sia nelle farmacie che in molti “store” di moto e accessori. Si tratta di un bite standard, facilmente automodellabile in pochi minuti dall’acquirente a casa propria con una semplice procedura (ripetibile moltissime volte), mentre quelli dei piloti spesso vengono realizzati ad hoc, in particolare nelle variopinte colorazioni tricolori. I modelli in vendita (a 69 euro) sono invece disponibili nella versione trasparente, piuttosto che verde, rosa o azzurro.

 


L'importanza della postura. I vantaggi partono dalla bocca


 

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Il lavoro del bite è quello di eliminare le interferenze dentali, riequilibrando la postura del corpo e di conseguenza incrementando forza, coordinazione dei movimenti e flessibilità muscolare

Come appunto ci hanno raccontato i tecnici della 4T, «una masticazione sbilanciata – “malocclusione”, tecnicamente parlando - dovuta a dentature  poco curate, a denti mancanti o che altro, può alterare l’equilibrio del corpo e di conseguenza influire direttamente sulla prestazione sportiva. La posizione del capo, infatti,  influisce direttamente sui muscoli del collo, delle spalle e dorsali, e di conseguenza sulla postura generale del corpo. Chiaro, quindi, che possa arrivare a generare contratture e tensioni muscolari, fino ad arrivare, nel corso di sforzi estremi come quegli atletici o quelli di chi effettua lavori pesanti, anche a causare infortuni. Il lavoro del bite è dunque quello di eliminare le interferenze dentali, risolvendo i problemi di mal occlusione, riequilibrando la postura del corpo e di conseguenza incrementandone forza, coordinazione dei movimenti e flessibilità muscolare. Quindi migliorandone le performance sportive, e diminuendo nel contempo l’affaticamento, con migliori risultati, a tutti i livelli».


Come nasce il Brux


Il Brux è il primo bite auto modellante realizzato specificamente per l’attività sportiva, e si chiama così perché nacque a suo tempo per controbattere  il “bruxismo”, ovvero quel noioso fenomeno che porta a digrignare i denti, specialmente durante il sonno. Un fenomeno più diffuso di quanto si pensi, tant’è che molti hanno scoperto dopo anni di soffrirne. Ed è anche parecchio dannoso, perché a lungo andare arriva a consumare letteralmente i denti, eliminandone lo strato protettivo superficiale (la dentina) fino ad arrivare a dover devitalizzare più denti anche se  questi non sono danneggiati da carie. Quindi, il primo bite anti-bruxismo è stato il Dr.Brux, applicabile di notte sull’arcata dentaria superiore col compito di “ammortizzatore” tra le due arcate dentarie, che poggiano su un cuscinetto gommoso evitando di entrare in contatto.


Il Bite sportivo


Il bite della 4T per uso sportivo in vece si chiama Brux Sport, anch’esso è realizzato in E.V.A. (Etilene Vinile Acetato, quindi totalmente privo di dannosi materiali siliconici), e lo si applica sull’arcata dentaria inferiore. Il suo compito è dunque quello di eliminare le forze parassite generate dalle contratture muscolari, che consumano energia senza produrre lavoro utile: in tal modo il corpo è completamente dedicato a indirizzare l’attività muscolare ai fini delle prestazioni, producendo un maggior lavoro utile a parità di sforzo e dispendio energetico. In tal modo diminuisce anche lo stress, ed aumenta la capacità di concentrazione. Ovviamente anche Brux Sport protegge le superfici dei denti e ammortizza le vibrazioni, rilassando le fasce muscolari riducendo il dolore ai muscoli mandibolari e del collo.

 


Scienza applicata

Il Brux, quindi, non è un “paradenti”, ma un vero e proprio presidio medico. E non punta certo sul classico “effetto placebo”, bensì è stato messo a punto attraverso test realizzati da BTS Sportlab, laboratorio specializzato in macchine biofunzionali a supporto della medicina sportiva, i cui tecnici ci hanno mostrato (e sottoposto) a test di verifica dell’efficacia del bite. Tali test fanno fanno parte di un protocollo sviluppato assieme all’Università Statale di Milano sulla fisicità mandibolare, nella persona del professor Ferrario. I test, ai quali siamo stati sottoposti anche noi, vengono effettuati applicando 4 speciali microcomputer alle tempie e ai  lati della mascella – cioè dove si concentrano gli sforzi quando si stringono forte i denti - in modo da misurare “l’elettricità motoria” in quei punti, e fornire uno schema della distribuzione degli sforzi generati con e senza il bite in bocca. Ma è molto interessante anche il video che abbiamo riportato qui sopra, relativo alle possibilità torsionali di collo e busto e di flessione in avanti del busto stesso, sempre con e senza il bite.

I benefici del bite in taluni casi si possono valutare anche a brevissimo periodo: dipende dalla sensibilità di ciascun individuo, definita “propriocezione”, che i tecnici del BTS ritengono altissima, per esempio, nel caso di Valentino Rossi.

La partership di 4T con BTS è anche parte di un progetto che partirà il prossimo gennaio e che offrirà a chiunque la possibilità di essere sottoposto ad una valutazione posturale appoggiandosi a ai numerosi “Brux Dentisti” in Italia che saranno dotati delle apposite apparecchiature.


Pimp your bite

E’ anche allo studio l’iniziativa “Pimp your bite”, che consentirà a team motoristici e compagini sportive in genere di farsi realizzare una serie di Brux Sport (quelli standard) con i propri colori.

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