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Shark ha reso disponibili sei caschi da testare, presi a caso nel magazzino di stoccaggio da lotti di fabbricazione diversi.
Noi abbiamo assistito di persona a tre delle sei prove e possiamo scrivere, dati alla mano, che i risultati sono stati positivi.
Nell’arco di un’ora i tre caschi sono stati prima sottoposti ai test e successivamente smontati sotto i nostri occhi e messi a disposizione per le foto.
Il casco RSJ in fibra, è rimasto abbondantemente entro i limiti stabiliti dalla normativa vigente così come evidenziato dai grafici sotto riportati.
La normativa prevede che l’assorbimento degli urti sia considerato sufficiente quando l’accelerazione misurata nel baricentro della testa metallica (utilizzata come manichino) non ecceda in nessun momento i 275 gr, e l’Head Injury Criterion (HIC), indice dell’energia assorbita della testa, non superi il valore di 2.400 al momento dell’impatto del casco sull’incudine. L’altezza di caduta deve corrispondere a una velocità di 7,5 m/s per tutti i punti di impatto. Come dimostrano i grafici allegati e da quanto abbiamo potuto constatare di persona, tali limiti non sono mai stati oltrepassati, registrando nel peggiore dei casi dei valori di: HIC 2.137 e Picco (g) 267.
Alla dimostrazione era stato invitato anche un rappresentante di Altroconsumo, che però ha declinato l’invito. Peccato perché un contraddittorio avrebbe giovato a chiarire la discordanza tra i risultati dei due test, e ci avrebbe dato la possibilità di discutere in presenza dei dati numerici e grafici di entrambi i test. Al momento invece i dati dei test effettuati da Altroconsumo non sono stati resi disponibili dall'associazione.
Il report del test sui caschi Shark RSJ. Nr 1 (pdf)
Il report del test sui caschi Shark RSJ. Nr 2 (pdf)
Il report del test sui caschi Shark RSJ. Nr 3 (pdf)
Il report del test sui caschi Shark RSJ. Nr 4 (pdf)