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«Non ci casco»
Così si chiama l'operazione della Guardia di Finanza di Genova, che ha portato al sequestro di oltre 7.000 caschi.
Si tratta di prodotti ufficialmente omologati (riportano il numero di omologazione E24050006), ma che non superano le prove di assorbimento dell'urto e nemmeno quelle di scalzamento. In poche parole: dei tarocchi molto pericolosi per la sicurezza dei motociclisti.
La raccomandazione delle Fiamme Gialle
La Guardia di Finanza raccomanda di controllare il numero di omologazione. Se il vostro casco riporta la dicitura E24050006, consegnatelo alle Fiamme Gialle.
Il meccanismo della truffa
I caschi sono stati prodotti da due aziende lombarde, che hanno fatto omologare i prototipi destinati ad ottemperare le severe normative comunitarie in Irlanda. La Legge prevede infatti che i caschi possano essere omologati in ciascun Paese appartenente alla Comunità Europea.
I caschi messi poi in produzione non presentano però le caratteristiche dei prototipi iniziali e non hanno superato i test a campione di assorbimento dell'urto e di resistenza allo scalzamento a cui sono stati sottoposti su ordine della Procura.
Resta da capire se ci sono state complicità nella fase di rilascio delle oltre 20 mila etichette omologative da parte del Ministero dei Trasporti.
Andrea Perfetti