Speciale caschi: test Momo Fighter Plus

Vi presentiamo il test di uno dei caschi di maggior successo. Il design aeronautico sposa finiture di grande pregio e una buona calzata
23 marzo 2009


Momo, leader in design e qualità

I caschi Momo hanno rappresentato un vero e proprio fenomeno nell'ambito dei caschi protettivi per motociclisti. Prima della loro comparsa il casco era considerato solo un accessorio, a volte abbellito da grafiche più o meno colorate ed accattivanti. Il centro stile  Momo Design ha invece cambiato l'aspetto del casco, arricchendolo con particolari studiati ed alla moda.  
Momo Design nasce a Milano nel 1981 come centro stile di Momo, leader mondiale negli accessori di lusso per le auto e fin dall' inizio si è dedicato alla ricerca e allo sviluppo dell'industrial design. L'idea era chiara sin da allora: prendere degli oggetti di uso comune, trasformarli in capi di moda e, di conseguenza, convertire Momo Design in un brand simbolo del life style a 360 gradi. Il target di riferimento è sempre stato una fascia decisamente alta di mercato. Il centro stile ha disegnato borse, zaini, trolley, portafogli e cinture in materiali di pregio, con la stessa attenzione hanno ideato calzature dall'alto contenuto tecnologico, biciclette da città realizzate con materiali high tech come il titanio e con particolari  interamente prodotti in fibra di carbonio, orologi digitali in titanio, carbonio e gomma, oltre appunto ai caschi, eleganti e immediatamente riconoscibili, con la scritta "Momo" seguita da quella "Design" più sottile, elemento fortemente caratterizzante, che ricordano la forma originale di quelli usati dagli elicotteristi, ideati con rifiniture curate nei dettagli che hanno trasformato una necessità e un dovere in un vezzo alla moda.

Come la Settimana Enigmistica, anche i caschi Momo vantano "il maggior numero di tentativi di imitazione". A pochi mesi di distanza dalla loro comparsa sul mercato, abbiamo visto nascere dei cloni di questi caschi in quasi tutte le collezioni dei produttori di caschi protettivi. Nessuno però ha mai ottenuto lo stesso successo.

L'analisi esteriore

Non avevamo mai utilizzato questi caschi in precedenza ed eravamo quindi curiosi di poter analizzare uno dei caschi Momo prodotti e commercializzati dalla Newmax di Mirabello Monferrato (AL), azienda specializzata nella produzione di caschi d'alta gamma. La scatola che contiene il nostro Fighter Plus ha una forma rettangolare allungata e potrebbe contenere anche un casco di dimensioni maggiori. Bello e pratico il sacchetto di stoffa nero che contiene il casco. Ha il logo Momo di colore bianco stampato su di un solo lato ed è dotato di un occhiello che ne regola la chiusura. L'etichetta omologativa è cucita sul nastro del cinturino ed è poi celata e protetta da un sottogola in finta pelle di colore nero. Leggendola veniamo a sapere che il nostro casco è stato omologato come casco aperto tipo jet in un laboratorio Italiano, ed è naturalmente conforme alla vigente normativa Europea 22-05. La Newmax ci ha fornito ben due caschi per la nostra prova. Il primo ha la calotta ricoperta da una vernice, metallizzata lilla, con il grande logo Momo Design di colore bianco. Una vernice molto ben applicata e con una buona resistenza ai graffi. Il secondo invece è di colore verde militare con vernice ad effetto gomma, che però è sensibile al contatto con le dita ed è facile lasciare le proprie impronte sulla calotta, da rimuovere con un panno appena inumidito. Anche per questa versione le resistenza ai graffi è buona.  

Il libretto istruzioni si limita ad un foglietto piegato in due dove, in sette lingue, vengono elencate poche raccomandazioni sull'utilizzo del casco e non vengono invece spiegati i procedimenti per la rimozione dell'interno smontabile o della visiera. Da un casco di questo prestigio ci saremmo aspettati una documentazione più completa.

Curato nei particolari
Per quanto riguarda l'aspetto estetico, senza addentrarci in valutazioni personali, è innegabile che questo casco sia bello e con particolari originali e molto ben curati. Spicca la guarnizione del bordo calotta che è in pelle ed è stata cucita direttamente sulla calotta stessa, seconda una lavorazione che ci risulta essere coperta da brevetto. Lo stesso dicasi della guarnizione che circonda tutto il bordo della visiera. E' in pelle nera anch'essa cucita con lo stesso procedimento di cui sopra e dona al casco un estetica molto piacevole. La visiera è uno degli elementi caratterizzanti di questo casco Momo. La sua forma bombata, con l'incavo per il naso in perfetto stile da elicotterista, rende il casco molto particolare e dal design unico.  Come abbiamo scritto in precedenza ormai quasi ogni azienda di caschi propone nella propria collezione caschi simili a questo, ma va riconosciuta alla Momo l'originalità di una scelta che ha poi fatto così tanti  proseliti. Il particolare che ci è maggiormente piaciuto è il raccordo tra la visiera ed il suo meccanismo che è in carbonio, stampato molto bene e con molta cura. Belle anche le due grosse viti che fissano la visiera alla calotta e che sono applicate sopra a due grandi rondelle sempre in lega metallica opacizzata. Meno tecnologico invece lo sporgente bottone fissato sul lato sinistro della calotta che serve a limitare la corsa della visiera nella sua apertura. Riteniamo infatti che vi siano  sistemi meno appariscenti per realizzare un fermo per la visiera. Probabilmente invece il centro stile della Momo lo considera uno dei tanti particolari che caratterizzano questa loro creazione. Ci sono invece piaciuti molto il paranuca posteriore e le due "orecchie" a copertura dei guanciali laterali. Sono in pelle grigia (la stessa della guarnizione del bordo visiera) cucite manualmente e con molta cura.

Il nostro test
Abbiamo utilizzato il Fighter Plus con una moto turistica ed uno scooter a ruote alte, per un totale di circa 250-300 chilometri soprattutto su percorsi urbani. Nell'utilizzo con lo scooter il casco si è rivelato molto valido. La visiera protegge bene da polvere ed insetti mentre la calzata è molto confortevole. Fascia completamente la testa senza procurare particolari fastidi. L'unico appunto riguarda le guanciole laterali che hanno un incavo per le orecchie limitato. Di conseguenza dopo circa mezzora abbiamo avvertito un leggero fastidio alle orecchie, compresse dai guanciali. Va anche detto però che le guanciole laterali sono removibili e quindi siamo sicuri che in estate saranno in molti a toglierle per migliorare comfort ed aerazione. Nell'utilizzo con la moto turistica il casco ha evidenziato qualche limite. Superata una certa velocità la visiera inizia a premere sul naso ed il casco tende leggermente verso l'alto. Sappiamo però che questo è un casco dedicato principalmente agli "urban riders" e quindi non adatto alle lunghe percorrenze e all'utilizzo con moto di grossa cilindrata.

Passando a valutare le imbottiture interne si nota come nulla sia stato lasciato al caso. Un soffice vellutino grigio è stato cucito ad una rete nera che circonda tutto l'interno, mentre una rete bianca circonda l'imbottitura circolare superiore sulla quale le cuciture disegnano il logo Momo. Una cura dei particolari sconosciuta anche a caschi di maggior pregio e di elevata qualità e prezzo. L'interno è completamente removibile e lavabile. Lo smontaggio delle imbottiture interne di comfort risulta abbastanza agevole. Occorre impugnare la prima delle due guanciole laterali amovibili e tirarla a se sino a quando i due bottoni metallici che la fissano all'orecchietta fissata alla calotta, non si saranno aperti. Una volta ripetuta l'operazione con l'altra guanciola, possiamo rimuovere anche la cuffia, tirando a noi sulla parte della fronte sino a che gli inserti, incastrati in apposite sedi in plastica fissate sul polistirolo, non saranno stati estratti.  Lo stesso procedimento vale per la parte posteriore della cuffia stessa.  Naturalmente per rimontare il tutto occorre agire in modo inverso e rimontare il tutto si rivela molto semplice. Una curiosità è rappresentata da un etichetta cucita sull'interno che cita: This helmet is not intended for use on public roads in North America. Traduzione: Questo casco non può essere utilizzato su strade pubbliche nel Nord America. Se ne può dedurre che essendo il casco omologato ECE 22-05, il casco non è utilizzabile in alcuni stati del Nord America dove l'utilizzo di un casco omologato secondo i parametri locali è obbligatorio.

Essenziale ma funzionale il cinturino, con un nastro nero ed una pratica chiusura micrometrica regolabile, molto facile da aprire. Basta infatti tirare a se la linguetta in stoffa rossa cucita alla parte femmina della chiusura per far si che il cinturino si apra quasi automaticamente. Manca invece l'anello che consente di legare il casco alla moto o di fissarlo all'apposito "helmet holder" presente su molte moto e scooter. Completamente assente il  sistema di ventilazione. Stiamo parlando di un casco jet, ma qualche presa d'aria avrebbe di certo migliorato il comfort. Un vero peccato perché siamo certi che i designer della Momo sarebbero in grado di realizzare prese d'aria innovative ed esteticamente molto pregevoli. 

Molto semplice il meccanismo della visiera. Per sostituire o pulire la visiera bombata, basta svitare le due grosse viti laterali a mano nuda e senza l'ausilio di attrezzi. Una volta tolte le viti la visiera si può togliere, così come le due rondelle metalliche presenti tra la visiera e la calotta. Per fissare nuovamente il tutto basta agire in senso inverso (rondelle, visiera, viti).

Il peso da noi rilevato è di gr. 1055, di poco superiore a quello di gr.950 dichiarato dal produttore e stampato sull'etichetta adesiva applicata alla parte femmina della chiusura a scatto. Un peso comunque più che accettabile anche per un casco jet.

Le caratteristiche principali

Veniamo ora alle caratteristiche principali del Momo Fighter Plus. La calotta esterna è in due misure ed è stampata in materiale termoplastico, mentre quella interna è in polistirolo, stampato in due pezzi entrambi di colore bianco. L'inserto superiore è stampato ad una densità inferiore rispetto al resto della calotta interna. L'accoppiatura tra calotta esterna in termoplastico e calotta interna in polistirolo è quasi perfetta, tanto che non ha richiesto l'utilizzo di collanti. Le taglie vanno dalla XXS alla XXL.  I colori disponibili sono ben sedici (nove opachi e sette lucidi o metallizzati) e su tutti spicca naturalmente l'inimitabile doppia presenza del logo Momo Design, elemento fortemente caratterizzante del modello. Davvero una nutrita gamma di colori adatta a soddisfare ogni esigenza cromatica. Infine il prezzo: euro 217 al pubblico iva inclusa.

Conclusioni
Questo casco è esteticamente molto bello e caratterizzato da uno stile unico ed innovativo. Gli sforzi del centro stile Momo sono stati tutti incentrati sulle innovazioni estetiche, sulla cura dei particolari e sulla ricerca di materiali pregiati.
Se si escludono la due piastrine in carbonio che fissano la visiera al casco, non vi sono invece altri accorgimenti particolarmente innovativi dal punto di vista tecnologico. Ma è proprio lo stile che ha fatto di questo casco un'icona che ha conquistato migliaia di acquirenti.

Inoltre stiamo parlando di un casco jet votato principalmente ad un uso cittadino e che quindi non necessità di particolari requisiti tecnici. Certo una sistema di ventilazione, magari con l'utilizzo delle moderne reti metalliche, lo renderebbe ancora più apprezzabile, ma non avrebbe probabilmente incrementato le vendite record che invece hanno contraddistinto questo casco. Molto bella la verniciatura e le guarnizioni in pelle, così come ci è sembrato ben fatto l'interno amovibile che ha la possibilità di estrarre le imbottiture laterali.

Il prezzo non è dei più abbordabili e supera quello di alcuni caschi integrali, ma sappiamo che per i prodotti di tendenza non si bada a spendere.
Dal punto di vista della sicurezza il Fighter ci è sembrato un casco sicuro. La calotta esterna è di buona qualità e stampata con i necessari spessori. Lo stesso dicasi per la calotta interna in polistirolo, spessa e con una densità uniforme. La visiera antigraffio pur di forma bombata, non evidenzia distorsioni e consente un ottima visibilità. Infine il fatto che venga prodotto ed omologato in Italia ci rassicura circa le doti protettive di questo casco.

Carlo Baldi

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