Speciale caschi: test Suomy Vandal

Vi presentiamo il test completo di Suomy Vandal, il casco italiano usato in gara da Bayliss e Biaggi. Comfort e calzata sono di alto livello
7 gennaio 2009


Suomy Vandal
Dopo averlo visto utilizzato da Biaggi, Fabrizio e il grande Troy Bayliss (sia nella versione replica che in quella Limited Edition in occasione della conquista del suo terzo titolo mondiale), possiamo ora testare il Suomy Vandal nella grafica Brand, bianco, nera ed oro.

Studiati per i piloti
I caschi Suomy sono ben noti per la loro racing attitude e Vandal non viene meno alle solida reputazione dell'azienda lombarda.
Bella e robusta la scatola che lo contiene, così come molto bello e curato è il sacchetto in tessuto sintetico a doppio strato dotato di due cordini che ne assicurano la chiusura. L'etichetta omologativa ci rivela che il nostro casco è stato omologato come casco integrale in un laboratorio italiano ed è naturalmente conforme alla vigente normativa ECE 22-05. All'interno della scatola troviamo un libretto di istruzioni in cinque lingue, scritto con caratteri molto piccoli, ed una targhetta che ci informa che l'interno è in lycra. Una dotazione spartana se consideriamo l'importanza e il prezzo di questo casco.
Nel pieghevole comunque troviamo tutte le informazioni necessarie per l'uso e la manutenzione del Vandal, corredate da alcune foto piccole, ma abbastanza comprensibili.

La garanzia

Suomy ci informa che il prodotto è garantito due anni dalla data d'acquisto e che il sistema brevettato del cinturino a doppia D consente una semplice apertura dello stesso grazie allo speciale aggancio triangolare del bottone rosso di aggancio del nastro. Leggendo il manuale scopriamo che le prese d'aria sono fissate alla calotta con un nastro biadesivo trasparente e che quindi potrebbero venire rimosse dall'utilizzatore. Non ci siamo azzardati a rimuoverle per la paura di romperle, ma ci fidiamo delle istruzioni comunicateci da Suomy. Esteticamente il Vandal è molto compatto e non mostra particolari protuberanze o sporgenze che possano causare rumorosità. Le due piccole prese d'aria superiori sono in rilievo, ma le loro dimensioni e la loro forma semisferica non sembra possano creare turbolenze. Oltre a queste due prese d'aria, il casco dispone anche di una presa d'aria sulla mentoniera, di due estrattori posteriore regolabili su tre posizioni e di fori laterali ricoperti da una rete metallica. La calotta presenta ben quattro nervature nella parte posteriore. Nervature e gradini, oltre che ad una caratterizzazione estetica, servono anche a rendere la calotta più robusta.

La prova su strada e in pista
L'abbiamo utilizzato sia in pista (il suo ambiente naturale) che con una moto turistica per circa 400 chilometri, percorsi sia in autostrada che in città. La misura del Vandal si è rilevata molto piccola pur essendo una taglia M (quella che solitamente utilizziamo per tutti i caschi che testiamo). Certo, essendo un casco racing, questo Suomy deve avere una calzata stretta, ma la taglia M si è rilevata essere quasi una S.
Fate attenzione durante l'acquisto: calzatelo ed accertatevi  che il casco vi calzi bene, indipendentemente dalla taglia dichiarata. 

La calzata, anche se un poco stretta per le nostre teste, è molto avvolgente e non abbiamo rilevato particolari protuberanze e nessun disturbo particolare. Le spugne sono morbide quanto basta e non hanno accusato alcun cedimento durante il loro utilizzo. Anche lo spazio per le orecchie è sufficiente. Una calzata prettamente racing adatta allo stile di questo casco. Non abbiamo rilevato particolari rumorosità, ma probabilmente una taglia un poco più larga ci avrebbe permesso di valutare meglio eventuali fruscii o rumori. Il colore dell'interno è blu carta da zucchero con le parti laterali inferiori in similpelle di colore nero.  Molto ben studiato e funzionale si è rilevato il cinturino che è imbottito, dispone di un nastro spesso e robusto e della chiusura a doppio anello di tipo racing. Ad uno dei due anelli è saldato lo speciale bottone rosso (brevettato da Suomy) che facilita sia l'aggancio con il bottone femmina presente sulla parte terminale dell'altro nastro, sia la sua rimozione, possibile anche a guanti indossati. Per fissare il casco alla moto si possono utilizzare i due anelli del cinturino.  

Comfort e ventilazione
Il comfort del casco si avvale anche di un efficace sistema di ventilazione che dispone di una presa d'aria posizionata sulla mentoniera, due prese d'aria superiori, due estrattori posteriori regolabili e due fori sempre per l'estrazione dell'aria. Tutte le prese d'aria sono regolabili e funzionano bene. Si avverte distintamente l'aria all'interno del casco (anche se di questi tempi le abbiamo tenute spesso chiuse). Le due prese d'aria superiori sono piccole e non è molta l'aria che entra nel casco lasciandole aperte, mentre molto efficace si è rilevata la presa d'aria sulla mentoniera, grazie anche alla parte interna della mentoniera in poliuretano posta in corrispondenza della presa d'aria, che dispone di due fori e di una grossa apertura con relativa rete di protezione.
Da non sottovalutare poi i quattro estrattori posteriori: due sulla nuca, regolabili su tre posizioni, e due fori inferiori coperti da una rete proprio in corrispondenza di altrettanti fori sulla calotta interna in polistirolo. Questi ultimi consentono una buona fuoriuscita dell'aria calda ed un flusso d'aria continuo dalla parte anteriore a quella posteriore del casco. L'aria circola all'interno della calotta anche sfruttando i canali presenti nella parte interna della calotta in polistirolo. In un casco racing il sistema di ventilazione è molto importante non solo per dissipare il calore che si può creare nelle giornate calde, ma soprattutto in caso di pioggia e con temperature rigide. I piloti compiono sforzi rilevanti durante la guida e, se il sistema di ventilazione non funziona al meglio, si possono formare sulla parte interna della visiera delle micro gocce di condensa che  compromettono la visibilità. Vista la validità del sistema di aerazione del Vandal siamo certi che Suomy abbia sfruttato al meglio i suggerimenti e la collaborazione dei propri piloti.  

La visiera
Il casco è molto aderente al viso così come alla testa e questo fatto, unito alla totale mancanza di infiltrazioni d'aria, dà all'utilizzatore un piacevole senso di sicurezza.  La visiera trasparente è termoformata, dotata di trattamento antigraffio ed antiappannamento ed è naturalmente omologata ECE 22 05. Il suo spessore è di  mm 2. Chiude molto bene ed il nostro test (un foglio di carta infilato tra visiera e calotta) ha evidenziato come la guarnizione del bordo oculare vada a toccare in modo continuo la visiera, senza consentire quindi fastidiose infiltrazioni d'aria. Molto buono anche il trattamento antifog, tanto che la visiera non si mai appannata durante i nostri test. Il Suomy Vandal dispone inoltre di un ottimo blocco visiera che oltre a spingere la stessa a contatto con la guarnizione del bordo oculare, evita anche che, in caso di caduta, la visiera si stacchi dal casco, lasciando l'utilizzatore sprovvisto di protezione al viso.

Come accessori opzionali, Suomy propone molti tipi di visiera: fumé chiare e scure, iridium, iridium azzurrate e iridium dorate nonché visiere idrorepellenti trasparenti (non consentono all'acqua di fermarsi sula parte esterna della visiera e permettono quindi un ottima visibilità in caso di pioggia). Inoltre per chi utilizza il casco in pista e nelle competizioni, sono disponibili anche visiere piane con attacco per i tear off, nella versione trasparente, fumé chiaro, fumé scuro e anche trasparenti idrorepellenti e antireflex.

Il meccanismo della visiera è molto semplice e funzionale. Per rimuovere la visiera basta aprirla completamente, sollevare il coperchietto presente su entrambi le due grosse viti laterali e ruotarle leggermente sino a sbloccarle dalla loro posizione. Attenzione al senso di rotazione che è orario sul lato destro del casco, una volta indossato, e antiorario sul lato sinistro. Per rimontarle occorre agire in senso inverso: semplice e senza la necessità di utilizzare attrezzi.   

Le imbottiture interne
Lo smontaggio e il montaggio delle imbottiture interne di comfort risulta abbastanza agevole. Per togliere i guanciali laterali occorre prima agire sulle due levette che li agganciano alla mentoniera interna in poliuretano. Una volta spostate le due leve occorre impugnare le due guanciole laterali amovibili e tirarle a se. La parte interna della mentoniera in poliuretano nera è incollata alla calotta e non deve essere rimossa per smontare le imbottiture interne. Le due guanciole sono costituite da una base in polistirolo nero alla quale vengono incollati due strati di spugna sintetica sovrapposti. Il tutto è ricoperto da una cuffietta in lycra dello stesso colore dell'interno. Le spugne sono di diversa lunghezza per formare un gradino che consenta una migliore aderenza al viso dell'utilizzatore. Altre case costruttrici hanno da tempo risolto il problema utilizzando apposite guanciole in poliuretano soffice e stampato con una forma che permette un'aderenza ottimale alle guancie. Il sistema adottato da Suomy è più macchinoso, ma ottiene comunque l'effetto voluto. Da rilevare inoltre che l'azienda lombarda consente ai propri clienti la possibilità di adattare l'interno del Vandal secondo le proprie personali esigenze, cambiando sia le guanciole che la cuffia. Una personalizzazione importante non solo per il confort, ma soprattutto per la sicurezza. La cuffia è fissata al polistirolo tramite quattro bottoni in plastica. Basta tirarli verso l'interno del casco per sbloccarli ed estrarre così tutta l'imbottitura interna.

La calotta interna
Una volta smontato completamente l'interno, possiamo constatare come il nostro Vandal disponga di una calotta interna in polistirolo di colore nero, stampata in un pezzo unico. Ci sembra strano che i tecnici della Suomy non si avvalgano di una calotta in due pezzi con diversa densità, ma evidentemente - come Suomy stessa afferma nel suo sito Internet www.suomy.com , davvero molto bello anche se solo in lingua inglese - anche con una densità unica è possibile ottenere dei buoni risultati, lavorando maggiormente sull'accoppiamento calotta in polistirolo - calotta in fibra di vetro.
Anche il paranuca non è smontabile (è attaccato alla calotta in polistirolo con del nastro adesivo trasparente), quando basterebbe l'uso di bottoni in plastica per consentirne lo smontaggio. Osservando meglio il polistirolo, notiamo che in effetti vi sono due bottoni (parte femmina) inseriti sia nella parte frontale che in quella posteriore del polistirolo, ma questi non vengono utilizzati e sono ricoperti dal nastro adesivo.
Di tutt'altro aspetto - tecnicamente parlando - la parte interna della mentoniera che, come abbiamo già visto, è munita di due leve per ancorare le guanciole e di una rete affogata nel poliuretano per consentire l'ingresso dell'aria dall'aeratore fissato sulla mentoniera.
Un componente molto ben studiato e realizzato. Ben congegnata è anche la cuffia costituita da spugne fini e da uno scheletro in plastica che si fissa alla testa dell'utilizzatore.   
A questo punto possiamo visionare anche la parte interna della calotta in fibre composite. 

La calotta in fibre composite
La superficie è di colore bianco (probabilmente il colore del distaccante usato per lo stampaggio) e quindi non possiamo vedere di quali fibre essa sia composta, ma non siamo riusciti a scorgere tracce di carbonio o di kevlar e quindi dobbiamo presumere che la calotta sia in fibra di vetro. Vale però quanto affermato in precedenza: i tecnici Suomy sono evidentemente riusciti a raggiungere lo scopo - superare i test omologativi - senza l'ausilio di questo tipo di fibre.

Il peso da noi rilevato (gr 1405) è conforme a quanto dichiarato dal produttore (da gr 1.350 + o - 50).
Diamo infine un occhiata alla qualità della verniciatura (trattata con raggi UV) che ci sembra perfetta, così come la qualità ed i colori delle decals della grafica. La stessa qualità che possiamo riscontrare nelle guarnizioni, robuste e molto ben incollate

La scheda tecnica
Veniamo ora alla scheda tecnica del Suomy Vandal.  La calotta esterna è in due diverse misure e stampata in vetroresina. La calotta interna è in polistirolo nero. Anche i polistiroli laterali sono di colore nero e sono ad alta densità. L'accoppiatura tra calotta esterna e calotta interna in polistirolo è quasi perfetta, tanto che non ha richiesto l'utilizzo di collanti. Gli interni - ad eccezione del paranuca - sono  removibili e lavabili, in tessuto anallergico con trattamento antibatterico Sanitized ed i guanciali sono disponibili in varie misure.
Questo casco ha superato non solo li test previsti dall'omologazione ECE 22 05, ma anche quelli previsti dalla BSI (Inghilterra) dalla DOT (U.S.A. e Canada) e dalla Inmetro NBR 7471 (Brasile). Un ottima garanzia di sicurezza.

Il Vandal è disponibile nelle taglie dalla XS alla XXL e Suomy lo propone in cinque varianti monocolore e ben diciotto diverse varianti grafiche, incluse le repliche dei piloti. Il prezzo di questo casco è di Euro 349 per le versioni monocolore, Euro 449 per le versioni con grafica ed Euro 529 per la versione Bayliss Limited Edition (ne sono stati prodotti solo 1098 pezzi) dove Euro 100 vengono donati all'associazione Riders for Health). Tutti i prezzi si intendono iva inclusa.

Conclusioni
Il Suomy Vandal è un casco ideato e realizzato per un utilizzo corsaiolo e da questo punto di vista pensiamo sia indubbiamente ben riuscito.
L'aerodinamicità e il sistema di ventilazione sono i suoi punti forti. Il comfort è buono ed i suoi meccanismi funzionano molto bene.
Ci sono piaciuti il meccanismo visiera che funziona sempre molto bene e soprattutto consente di sostituire la visiera senza l'utilizzo di attrezzi, il gancio per bloccare la visiera, anch'esso semplice ma molto funzionale, ed il sistema di aerazione, ottimamente curato e realizzato, con tutte le prese d'aria alimentate dai corrispondenti fori sulla calotta in polistirolo o sulla parte interna della mentoniera.

Le prove dinamiche
hanno evidenziato un casco senza difetti.
Ci ha stupito il contrasto tra i particolari sopra citati, curati e all'avanguardia,  ed alcune soluzioni adottate dai tecnici Suomy. Il paranuca (non removibile) e la rete anteriore dell'interno stonano con un meccanismo di aggancio delle guanciole tra i più evoluti.
Suomy stranamente non utilizza fibre più ricercate come il carbonio o il kevlar (il prezzo di listino probabilmente lo consentirebbe), ma va anche riconosciuto come questa osservazione non infici la qualità e la robustezza della calotta esterna del Vandal e a conferma della sua sicurezza basta vedere tutte le omologazioni ottenute da questo casco.  

Il Vandal beneficia inoltre del continuo perfezionamento tecnico frutto dell'impiego nelle competizioni, come appare evidente da alcuni componenti di questo casco (il racing service Suomy riporta in azienda l'esperienza accumulata in anni di gare e il prezioso bagaglio dei piloti Suomy).

Suomy Vandal è in conclusione un buon casco, migliorabile forse in qualche dettaglio, ma che può  essere considerato una valida alternativa ad alcuni caschi racing made in Japan dal costo decisamente più elevato.

Carlo Baldi

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