Test caschi. Caberg Ego

Test caschi. Caberg Ego
Dopo aver testato tempo fa il Caberg Uno, proviamo ora il modello Ego, un integrale con calotta in plastica che oltre al sistema di ventilazione sopra citato mantiene un notevole “family feeling” con altri prodotti della gamma Caberg
3 giugno 2011


Dopo aver testato tempo fa il Caberg Uno, vale a dire il jet che per primo ha introdotto nella produzione dell’azienda bergamasca la grande presa d’aria a saracinesca posizionata sulla parte superiore della calotta, proviamo ora il modello Ego, un integrale con calotta in plastica che oltre al sistema di ventilazione sopra citato mantiene un notevole “family feeling” con altri prodotti della gamma Caberg come il Sintesi e l’HyperX.

La scatola che lo contiene è solida ed il sacchetto portacasco è dotato di cordino e bottone di chiusura. Leggendo l’etichetta omologativa ECE 22-05, scopriamo che il nostro Ego è stato omologato in un laboratorio italiano come casco integrale dotato quindi di mentoniera protettiva. I libretti di istruzioni sono due. Il primo è scritto in cinque lingue e ci svela tutti i meccanismi del modello Ego ed il loro funzionamento. Il secondo è invece in otto lingue e riguarda l’uso e l’utilizzo del casco in generale, con brevi ma importanti informazioni. Esteticamente questo Ego appare compatto e con le linee abbastanza spigolose ed aggressive. Un design particolare e tipico dei prodotti Caberg dell’ultima generazione. La saracinesca in plastica che ricopre la grande presa d’aria superiore, caratterizza l’intero casco e anche la ventilazione posizionata sulla mentoniera riprende lo stesso stile. Parliamo subito di questo sistema di ventilazione che Caberg ha denominato CASC (Caberg Air Safety Concept). Nasce dalla volontà dell’azienda bergamasca di progettare e produrre un integrale che potesse offrire la massima ventilazione possibile, pur mantenendo quella sicurezza che caratterizza tutti i caschi Caberg. In effetti nei mesi estivi, con le alte temperature, il casco integrale può rappresentare una vera e propria tortura e rovinare il piacere di andare in moto. Nello stesso tempo però è sempre meglio poter contare sulla protezione di un buon casco integrale che in caso di caduto possa proteggere il nostro mento ed il nostro viso.
Il casco Ego rappresenta una valida soluzione al problema.
Il suo  polistirolo presenta due fori di notevoli dimensioni sulla parte frontale (insieme liberano più di 60 cm2) e la calotta esterna, in corrispondenza dei due fori, dispone di una robusta griglia in acciaio inossidabile e di una saracinesca in plastica che serve per regolare   il flusso d’aria che proprio dai due fori può entrare nel casco. Se a questa presa d’aria superiore aggiungiamo quella posizionata sulla mentoniera (a sua volta regolabile tramite un bottone rosso posizionato proprio sotto la mentoniera) e i due estrattori presenti nella parte posteriore della calotta, ci accorgiamo subito che il flusso d’aria che può circolare all’interno della calotta non ha riscontro con nessun altro casco integrale attualmente disponibile sul mercato. Caberg ha testato questo casco nella galleria del vento della Newton (laboratorio italiano di prova indipendente, accreditato ISO17025 per prove su caschi per motociclisti) ed ha determinato che con le prese d’aria completamente aperte, ad una velocità costante di 90 km/h la temperatura interna del casco diminuisce di ben quattro gradi in pochi secondi.

La nostra prova ci ha confermato questi dati. Nelle giornate più fresche abbiamo addirittura dovuto chiudere completamente la saracinesca della grata superiore, avvalendoci solo della prese d’aria sulla mentoniera, mentre in questo torrido fine Maggio è stato piacevole aprire tutte le prese d’aria e sentire l’aria fresca circolare all’interno del casco. Abbiamo utilizzato il Caberg Ego con una moto turistico/sportiva per circa 600 chilometri, percorsi in autostrada, su strade provinciali ed anche in città.

Passiamo ora ad analizzare la calzata. La taglia utilizzata è stata una L che abbiamo trovato avvolgente e comoda, senza rilevare particolari protuberanze che ci potessero creare fastidi o disturbi. Le spugne sono morbide quanto basta e non hanno accusato nessun cedimento durante il loro utilizzo. Lo spazio per le orecchie è ottimo e ci consentiva di avvertire al meglio il rumore del traffico e degli altri veicoli. Anche a velocità sostenute non abbiamo mai rilevato particolari rumorosità grazie alla conformazione della calotta ma anche alla perfetta aderenza delle imbottiture interne. La calzata dell’Ego si può definire di impostazione turistica, adatta alle caratteristiche di questo casco dedicato a chi utilizza la propria moto per viaggi a lungo o medio raggio, ma anche per chi con lo scooter si deve districare nel traffico cittadino.

Mentoniera interna e guanciali in poliuretano e polistirolo
Mentoniera interna e guanciali in poliuretano e polistirolo
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Lo smontaggio ed il montaggio delle imbottiture interne di comfort risulta semplice. Prima di togliere i guanciali laterali si possono estrarre le due coperture inferiori laterali e solo successivamente impugnare le due guanciole laterali amovibili e tirarle a se. In questo modo si staccheranno i 3 bottoni che bloccano ogni imbottitura laterale e potremo quindi sfilarle dal cinturino. Per estrarre dalla calotta anche la cuffia, stacchiamo i 4 agganci frontali che lo bloccano alla calotta in polistirolo sulla parte anteriore e sfiliamo invece le linguette in plastica che lo bloccano nella parte posteriore. A questo punto possiamo anche staccare le due parti laterali in polistirolo ricoperto di neoprene e la parte centrale della mentoniera. I tre pezzi sono incastrati tra di loro e basterà forzare l’aggancio di una delle tre parti per poterle estrarre tutte. Naturalmente per rimontare il tutto occorre agire in modo inverso. I tessuti utilizzati per realizzare l’interno, che come abbiamo visto è completamente estraibile e lavabile con inserti posteriori rifrangenti nella parte inferiore che copre in parte il para nuca, sono ipoallergenici e traspiranti, trattati Sanitized. Completano il tutto uno stop wind inferiore ed un para-naso entrambi in plastica ed amovibili.
Il cinturino dispone di linguette di comfort molto ben imbottite che coprono un robusto nastro nero. La chiusura a scatto micrometrica e regolabile è facile da chiudere ed ancor più da aprire, visto che basta tirare verso il basso il pezzetto di stoffa rossa cucita alla parte femmina della chiusura stessa. Una volta chiuso il sistema di ritenzione non avvertiamo nessun fastidio alla gola o alla parte inferiore del mento e la chiusura micrometrica ci consente stringere a nostro piacimento il cinturino. Utile anche l’anello cucito al cinturino che serve per fissare il casco alla moto.

Diamo ora un occhiata alla visiera ed al suo meccanismo. La visiera trasparente montata sul casco è trattata antigraffio ha uno spessore di mm.2 ed è predisposta per il fissaggio del visierino interno anti appannamento (in dotazione di serie assieme al casco) con sistema pin lock. La visiera chiude bene e combacia con la guarnizione del bordo oculare senza lasciare spazi che causerebbero infiltrazioni d’aria e conseguente rumorosità.
Il meccanismo della visiera è molto semplice e funzionale. Per rimuovere la visiera basta aprirla e spingere verso l’interno la parte interna del bottone laterale attorno al quale fa perno la visiera. In questo modo la visiera si sblocca e la potremo rimuovere per pulirla o sostituirla. Per rimontarla basta ancora una volta agire in senso inverso e spinta verso l’interno la parte centrale del perno inserire la visiera nella sua sede. Tolta la visiera se vogliamo possiamo rimuovere anche la placchetta nera che cela nella parte interna le molle del movimento visiera. Basta spingere verso l’alto la leva che troviamo nella parte inferiore della placchetta e contemporaneamente far forza leggermente sotto la placca con un cacciavite o anche solo con una monetina. Per fissarla nuovamente alla calotta, inseriremo le due linguette superiori nelle apposite cavità e premeremo poi la parte bassa della piastra per inserire la parte mobile (quella che abbiamo spinto verso l’alto per rimuovere il meccanismo) nella sua sede. Infine notiamo che la visiera dell’Ego dispone di un dentino nella parte interna centrale che serve come un ulteriore fissaggio della visiera alla calotta una volta chiusa e che evita che alle alte velocità, magari girando la testa lateralmente, la visiera si possa aprire. Al contrario se non agganciamo la visiera alla calotta con questo piccolo dente, la nostra visiera resterà leggermente aperta aumentando la quantità di aria all’interno del nostro casco (anche se una volta aperta la presa d’aria superiore l’aria all’interno dell’Ego sarà più che sufficiente).

Piastra meccanismo visiera e leva visiera interna
Piastra meccanismo visiera e leva visiera interna

Il nostro Ego dispone inoltre di una seconda visiera scura interna secondo il sistema Caberg DVT (Double Visor Tech) che prevede oltre alla visiera esterna anche una interna parasole, resistente ai graffi. Questo visierino è azionabile tramite una leva posizionata sul lato sinistro della calotta in policarbonato, accanto alla placca del meccanismo visiera. Contrariamente ad altri caschi che dispongono della visiera interna parasole, quella dell’Ego non tocca il naso dell’utilizzatore e la tonalità scura è sufficiente ad eliminare il disturbo dei raggi solari senza risultare però troppo scura. Il meccanismo che la azione funziona molto bene accentuando così la vocazione turistica di questo prodotto della Caberg.

Analizziamo meglio le due calotte, quella esterna e quella interna. La prima è stampata in policarbonato ed appare robusta e di spessore uniforme. Quella interna è in polistirolo nero ad alta densità con un inserto nella parte interna superiore stampato sempre in eps ma a bassa densità. Entrambe sono attentamente controllate dai tecnici della Caberg e possiamo vedere dalle etichette adesive applicate sulle calotte la data del loro stampaggio. L’azienda di Azzano San Paolo si è sempre distinta per la qualità dei suoi prodotti e basta analizzare e smontare come abbiamo fatto noi un casco Caberg per constatare la qualità dei materiali impiegati, la validità dei progetti e l’estrema cura dei particolari, che rivelano la grande esperienza dei tecnici Caberg, un’azienda presente sui mercati di tutto il mondo dal 1974.

Veniamo ora alla scheda tecnica del nostro Ego.  La calotta esterna è stampata in policarbonato ad alta capacità di assorbimento urti. La calotta interna come abbiamo visto è in polistirolo nero ad alta densità con inserto superiore a densità più bassa. I polistiroli laterali e la parte interna della mentoniera sono di colore nero in quanto rivestiti di neoprene e sono ad alta densità. L’accoppiatura tra calotta esterna e calotta interna in polistirolo è buona. Gli interni  sono completamente removibili, lavabili ed utilizzano tessuti sono ipoallergenici e traspiranti con il trattamento antibatterico Sanitized. Il cinturino dispone di un robusto nastro al quale è assicurata una chiusura a sgancio rapido con regolazione micrometrica.
Questo casco ha superato i test previsti dall’omologazione ECE 22 05 in un laboratorio italiano ed inoltre Caberg dispone di un proprio laboratorio certificato. Un ottima garanzia di sicurezza. Il peso da noi rilevato (gr.1465) è conforme a quanto dichiarato dal produttore (da gr.1.450 + o – 50). Ego è disponibile nelle taglie dalla XS alla XXL in quattro versioni monocolore (nero opaco, nero lucido, antracite e perla) ed in quattro versioni con grafiche (Ultralight e Mantis con calotta di colore nero o bianco lucido, Colt con calotta nero opaca e Brama con calotta nero lucida).

Il prezzo di questo casco è di Euro 199,90 per le versioni monocolore e di euro 239,99 per quelle con grafica.

Conclusioni


Questo Ego riassume in se tutte le caratteristiche dei prodotti Caberg ed evidenzia l’impegno e la serietà dell’azienda lombarda che punta molto sulla qualità e sulla sicurezza. Ego è un casco molto ben progettato e costruito, dove nulla viene lasciato al caso ed ogni meccanismo è stato attentamente studiato e testato. La crisi economica che ha colpito tutte le nostre aziende e che ha causato una pesante flessione del mercato delle due ruote, viene combattuta da Caberg con le armi di sempre : innovazione, qualità e sicurezza.
I materiali utilizzati sono tutti di primordine, le calotte e la visiera sono stampate benissimo ed il polistirolo ci è apparso davvero solido ma anche elastico. Il fatto poi che sia stato omologato in Italia è un ulteriore garanzia di sicurezza.
Etichetta omologativa cucita sul cinturino
Etichetta omologativa cucita sul cinturino

Abbiamo apprezzato il sistema di ventilazione che rappresenta il punto di forza di questo integrale e che sarà particolarmente utile nelle calde giornate estive. Però ci è piaciuta molto anche la calzata che avvolge senza stringere e che ci fa sentire comodi e protetti. Semplice e funzionale il meccanismo visiera sia per quanto riguarda quella esterna che quella interna. Ricordiamo che Caberg è stata una delle prime aziende ad introdurre il visierino interno e rispetto ai primi modelli ora il meccanismo che aziona lo schermo parasole è più scorrevole e al contrario di molti altri caschi, lo stesso non tocca il naso dell’utilizzatore e non crea nessun disturbo. Per chi, come lo scrivente, deve usare gli occhiali da vista è proprio una bella comodità. Pratico e comodo anche il cinturino con chiusura micrometrica. Consigliamo questo casco sia per un uso cittadino, che per un uso turistico e avvicinandosi l’estate ci sembra il casco ideale per chi ha deciso di fare le proprie ferie in moto.
L’estetica dell’Ego non ci fa impazzire, ma le sue linee spigolose sono senza dubbio particolari, così come le sue grafiche che però sono tutte un poco troppo soft e si sente, a nostro parare, la mancanza di una grafica un poco aggressiva e più colorata. Ma sono dettagli che non cambiano il nostro parere sicuramente positivo.
Il prezzo non è dei più bassi, ma pensiamo che sia senza dubbio consono alla qualità del casco. Con meno di 240 euro possiamo acquistare un casco funzionale e sicuro che ci potrà accompagnare negli spostamenti di tutti i gironi così come nei nostri viaggi in moto. E il tutto con la garanzia di Caberg, un azienda che da sempre risponde della qualità dei propri prodotti. Un buon acquisto.

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