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Stradale sì, ma con prestazioni che lo avvicinano ad un pneumatico sportivo, il nuovo Continental ContiRoadAttack 4 è un più che degno erede del CRA 3, che rispetto al quale migliora le prestazioni sotto molti aspetti.
Viene definito Hyper -Touring, piuttosto che Sport - Touring, il motivo è semplice, il team di sviluppo ha lavorato per migliorare le caratteristiche di durata e di confort, così come di stabilità e aderenza sul bagnato, ma con un occhio di riguardo per le prestazioni su asfalto asciutto, e capacità di adeguarsi alle differenti tipologie di moto, dalla sportiva alla granturismo.
La storia della famiglia ContiRoadAttack inizia nel 2005, con la prima serie Continental introduce la tecnologia ZeroDegree la cintura in acciaio a zero gradi, tecnologia che nel 2010 venne integrata con il TractionSkin e MultiGrip, nel ContiRoadAttack 2.
Arriva poi il ContiRoadAttack 2 EVO dal 2013, sul quale viene utilizzata la nuova mescola RainGrip, per arrivare al pluripremiato ContiRoadAttack 3 del 2017 sul quale esordisce la tecnologia EasyHandling.
Le ottime caratteristiche e le prestazioni del ContiRoadAttack 3 sono state prese come riferimento e stimolo per fare un ulteriore passo avanti, attraverso la riprogettazione completa di entrambi i pneumatici, anteriore e posteriore.
Per entrambi la carcassa è caratterizzata dalla cintura in acciaio a zero gradi, ma se per il posteriore il materiale accoppiato è il poliestere, per l'anteriore si è utilizzato il rayon, mentre la tecnologia MultiGrip, che prevede una vulcanizzazione a temperatura differenziata, ha consentito di utilizzare una sola mescola che ha però caratteristiche differenti. La parte centrale più votata alla resa chilometrica, e quindi più dura, mentre scendendo sui fianchi, la differente temperatura di vulcanizzazione ha permesso di avere una mescola sempre più morbida con coefficiente di grip più elevato, a discapito della percorrenza chilometrica.
Il primo scambio di opinioni con il ContiRoadAttack 4 avviene stranamente in pista, il giorno precedente al test sulle splendide strade dell'appennino che circondano l'autodromo di Varano de' Melegari. Contesto atipico, ma che permette di poter dare un giudizio più veritiero sotto molti punti di vista. |
Questo a prescindere dal tipo di moto guidato. Che si stia in sella a una BMW XR o una Kawasaki Z900 RS, poco importa.
La temperatura mite e il fatto di trovarsi in pista con la tuta di pelle, per deformazio professionale (o semplicemente per ''chiusura vena''), ci ha portato ad aumentare progressivamente il ritmo, e a portare al limite delle gomme che non sono state realizzate per questo tipo di utilizzo. Ebbene le ''CRA 4'' ci hanno sorpreso positivamente. L'aderenza, soprattutto dell'anteriore, rimane elevata anche ai massimi angoli di piega mentre la stabilità in frenata, anche entrando in curva ''pinzati'', non fa emergere fenomeni di raddrizzamento che potrebbero disturbare l'assetto.
Spingendo più forte, e sempre con pressioni stradali, il posteriore inizia a scivolare, ma in maniera progressiva, richiamando ove presente, l'intervento del controllo di trazione. Un breve pit stop ai box, con opera di convincimento dei tecnici presenti (che ci ricordano inutilmente che sono gomme stradali e che andrebbero provate come tali...ma noi siamo mentalmente bacati!), e facciamo scendere le pressioni fino a 2.5 e 2.4 a caldo. Coltello tra i denti e colleghi che non si tirano mai indietro, proviamo a mettere alla prova le "CRA 4'' in un contesto atipico. Ebbene ne sono uscite affaticate ma a testa alta, con un comportamento generale che le promuove, anche andando a ritmi che vanno ben oltre quelli per cui sono state sviluppate.
A questo punto non ci resta che provarle nel contesto a loro più consono, quindi cambiamo tipologia di asfalto e purtroppo anche tipologia meteo. Freddo e umido ci accompagnano durante la prova su strada, ma questo ci serve anche per avere un giudizio più completo.
Gli asfalti a tratti davvero in pessime condizioni fanno emergere buone capacità di filtraggio delle asperità, caratteristica da non sottovalutare visto il sostegno che hanno dato le carcasse nella guida in pista. Filtrano e rimangono precise nel disegnare le traiettorie anche quando buche e brecciolino passano sotto le ruote, garantendo un confort ottimale..
L'asfalto a tratti umido se non addirittura bagnato, non le spaventano, e questo è un altro punto di forza delle ContiRoadAttack 4, che hanno nella nuova mescola e nel disegno del battistrada un punto di forza quando si guida sotto la pioggia.
Nel complesso non si può che rimanere piacevolmete sorpresi da queste ContiRoadAttack 4, hanno dimostrato di sapersi adattare ai diversi stili di guida, così come a diverse tipologie di moto, in condizioni meteo più o meno favorevoli, cosa altro si potrebbe volere da un pneumatico stradale!
Casco X-LITE X-803 Ultra Carbon
Tuta REV'IT TRITON
Guanti REV'IT RSR
Stivali TCX RT-Race
Giacca Alpinestars
Pneumatico: ContiRoadAttack 4
Meteo: Sole, Pioggia 11°
Luogo: Varano de' Melegari
Terreno: Pista - Strada
Moto: Kawasaki Z900 RS, BMW S1000XR, Triumph Street Triple, Honda CB1000 R, BMW F900 R, KTM 890 Duke R.