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Se si pensa al tessuto, si pensa generalmente a un insieme di fili intrecciati tra loro, ma è molto più di questo: è innovazione, valorizzazione, è la “pelle” della cultura, un vero e proprio “essere vivente” in grado di diventare il punto di partenza per progetti che esplorano non solo il nostro corpo, ma il mondo intero che ci circonda.
Ed è proprio partendo da questo concetto che Dainese, da sempre, ricerca e sviluppa tessuti ad alta performance capaci di trasformarsi in veri e propri salva-vita per l’uomo. Ecco perché l’azienda vicentina è stata scelta per essere una delle protagoniste della mostra Textile vivant, percorsi, esperienze e ricerche del textile design made in Italy, alla Triennale di Milano dall’11 settembre al 9 novembre a cura di Maria Grazia Soldati, Maria Conti, Barbara Del Curto ed Eleonora Fiorani.
La Protection vivant di Dainese parte dalla sfida dell’uomo al tempo e allo spazio e mostra come la protezione dell’essere umano sia il campo di applicazione ideale per tessuti dotati di performance estreme: da quelli capaci di resistere all’abrasione e offrire il massimo comfort, passando a reti 3D che creano una camera d’aria attorno al corpo per migliorare la termoregolazione in condizioni climatiche estreme, passando per membrane impermeabili e traspiranti, fino ai trattamenti agli ioni d’argento e ai materiali a cambiamento di fase.
Dai primi anni ’80, quando Dainese crea il primo paraschiena ispirato al carapace delle aragoste, sono stati fatti moltissimi progressi e si possono scoprire tutti visitando la mostra.
Si parte dalla tuta di Valentino Rossi, studiata e progettata per proteggere il corpo di un uomo che corre a più di 300 km/h su una lingua di asfalto per arrivare, grazie ai tanti feedback ricevuti dopo le cadute, a progettare il D-Air - la protezione intelligente di Dainese – che combinando aria e tessuto crea un cuscinetto che si attiva in un tempo inferiore a un battito di ciglia e permette di proteggere in maniera efficace spalle, clavicole e torace non solo di motociclisti professionisti (D-Air Racing) ma anche di tutti coloro che scelgono la moto come mezzo di trasporto (D-Air Street). Della tecnologia principe di Dainese anche l’architetto Vico Magistretti ne ha dato un’interpretazione grafica i cui schizzi si alterneranno ai modelli esposti.
La ricerca dell’azienda di Molvena non si ferma solo ai motociclisti ma, dopo aver esplorato il mondo di sci e bici, guarda molto più in là, fino a Marte, creando la tuta spaziale made in Dainese. La Biosuit, così si chiama, nasce da fibre intrecciate, disegnate intorno al corpo, di cui seguono le forme e i movimenti, proteggendolo con leggerezza dal vuoto che lo circonda.
Innovazione, ricerca e tecnologia Dainese in mostra alla Triennale dall’11 settembre al 9 novembre con Textile Vivant.
Serata di inaugurazione Textile Vivant Mercoledì 10 settembre 2014 ore 19.00 presso la Triennale di Milano.