Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Ci sono caschi che ti incuriosiscono e che non vedi l’ora di provarli e analizzarli. HJC Rpha 91 faceva parte, senza ombra di dubbio, di questa categoria.
Personalmente i primi tre aspetti che analizzo e di conseguenza che mi fanno piacere un prodotto o meno sono: soluzioni tecniche, aerodonamica, comfort-fitting.
Il nuovo casco modulare in fibra di HJC ha colpito il mio bersaglio di giudizio: tre su tre! Perché? Presto detto. Non è facile al giorno d’oggi creare un casco con soluzioni innovative che siano al tempo stesso funzionali e funzionanti. Si può lavorare sulle calotte, sul fitting, sui meccanismi (più o meno semplici) o sulla ventilazione, ma gira che ti rigira siamo sempre lì.
C’è il prodotto che funziona e quello meno confortevole o meno ventilato. Questo casco invece è davvero un passo avanti a tutti in quanto a soluzioni tecniche. Soluzioni “intelligenti” che conferiscono al prodotto un bel valore aggiunto e che sicuramente hanno anche inciso, e non poco, sul costo di progettazione e produzione (tenetelo a mente quando magari guardando il prezzo vi verrà da dire che forse è un po’ alto per le vostre possibilità).
Tutto questo per dire che a parità di prezzo, io sceglierei questo prodotto perché c’è un gran lavoro alle spalle. Un lavoro che ha permesso di avere un sun-visor che si può regolare su tre posizioni diverse in altezza ma anche in distanza dal volto, di avere un sottomento mobile che si “apre” quando si sgancia la mentoniera (agevolando quindi il sollevamento della mentoniera) e i pivot di aggancio della mentoniera stessa integrati e nascosti alla vista. Questo significa meritarsi un bel dieci per la pulizia estetica ma anche per la facilità di chiusura e scatto della mentoniera.
Discorso aerodinamica. Stabile alle alte velocità, nessuna particolare turbolenza e nonostante abbia una presa aria importante sulla sommità (che “tira” un sacco d’aria) non si generano fruscii o fischi aerodinamici. Tenete presente che ho provato questo prodotto con una moto custom come la BMW R18 ma anche con una maxinaked ovvero Triumph Speed Triple RS.
Gli interni di HJC sono sempre stati belli al tatto, con un buon sostegno (anche nel tempo) e in grado di offrire un buon comfort di marcia. Quelli di questo nuovo Rpha 91 non sono da meno. Personalmente avrei solo preferito una zona frontale che fosse in grado di sostenere leggermente di più oppure dei guanciali con un sostegno leggermente maggiore agli zigomi ma c’è da dire che per avere in anteprima mondiale questo prodotto in prova ho dovuto accettare un prodotto non ancora definitivo al 100 per cento.
Detto questo: un casco come Rpha 91 deve per forza di cose permetterti di tenerlo indossato per ore e ore facendoti dimenticare che hai un casco che ti avvolge e protegge. Tranquilli: con Rpha 91 vi fermerete per fare benzina o perché sarete stanchi fisicamente. Solamente il peso, 1730 gr nella taglia M, potrà affaticare la vostra cervicale ma purtroppo la parola modulare e l’omologazione ECE2206 non fanno rima con “leggerezza”. Questo è quasi tutto. Il resto lo potete apprendere solo cliccando play. Vi spiego nel dettaglio tutte le caratteristiche del prodotto nel video.
Concludo queste parole ricordandovi il prezzo di HJC Rpha 91: 549,90 euro (versione Solid) e 629,90 euro (grafiche).
Info: www.hjchelmets.com
Per domande: scrivete in DM su Instagram a MaurizioVettorPower o a Moto.it