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L'abbigliamento riscaldato - o meglio, riscaldabile - non è certo una novità. I turisti di lungo corso lo conoscono bene, e anche chi scrive ricorda la pubblicità dei primi gilet (oggetti piuttosto scomodi e farraginosi, da collegare alla batteria della moto) sulle riviste statunitensi di fine anni 90. C'è però voluto un po' prima che la tecnologia progredisse a sufficienza da rendere realmente praticabili, per tanti motivi, i capi riscaldabili. Anche oggi, non è semplice trovare una proposta davvero completa: è per questo che quando è arrivata Ixon con i suoi guanti della serie IT, il sottoscritto ha drizzato le orecchie.
Iniziamo con una premessa: chi scrive soffre di una forma relativamente leggera di sindrome di Raynaud, un problema circolatorio alle mani che, con freddo e vibrazioni, porta a insensibilità delle dita. Come potete immaginare, una cosa abbastanza fastidiosa per chi va in moto, soprattutto quando si tratta di compiere qualche tragitto autostradale d'inverno: le dita praticamente non si muovono e quindi non si stimola la circolazione, l'esposizione al freddo è costante, e... capita di arrivare al casello e non riuscire ad aprirsi la giacca, men che meno tirare fuori il biglietto o il portafogli. Fidatevi, mi è capitato.
L'arrivo dei primi guanti riscaldabili è stato quindi accolto dal sottoscritto circa come la venuta del Messia. Ma per quanti ne abbia provati (diversi, senza comunque pretesa di esaustività) non avevo ancora trovato un pacchetto completo come quello offerto da Ixon con la sua Serie IT. A differenza di altre soluzioni, che prevedono guanti sicuramente efficaci ma pensati per essere utilizzati genericamente con il freddo - dallo sci al ciclismo, e se proprio volete in moto, per capirci - quelli di Ixon sono guanti tecnici da moto, con protezioni ed ergonomia pensate per l'uso specifico. Quindi, prima che venisse troppo caldo, mi sono lanciato in una prova per capire se... avevo finalmente trovato la soluzione ai miei problemi.
Facciamo prima un passo indietro, e vediamo come sono fatti gli Ixon IT-Aso, il primo prodotto riscaldabile della serie studiata dalla Casa francese. Già, perché - ve lo anticipiamo - i guanti sono solo i primi di una lunga serie di capi che verranno introdotti da Ixon entro il prossimo anno, in tempo per la stagione fredda, per tutti i motociclisti che non sospendono l'assicurazione con l'arrivo dell'inverno.
Già a un primo contatto il guanto appare di qualità molto elevata. Curate le finiture, cuciture impeccabili e nessuna "sbavatura". La struttura (antivento e impermeabile, con polsino naturalmente lungo e cordino per serrarlo) è un misto pelle e Neoprene, con membrana impermeabile traspirante softshell e imbottitura Primaloft One all'interno. Sul bordo del polsino, lato interno, è presente uno scomparto per alloggiare la batteria, che viene tenuta in sede da due linguette in gomma dura con velcro.
All'esterno troviamo protezioni nocche in fibra di carbonio e rinforzi in silicone sulle falangi prossimali. L'indice è compatibile con i touch-screen di smartphone e navigatori, e sul suo esterno è previsto un piccolo inserto "tergicristallo" in gomma, per pulire la visiera dalle gocce di pioggia. Sul polsino infine troviamo un LED che indica sia lo stato di carica della batteria che la connessione con l'app Clim8, che permette di attivare (solo la prima volta) e regolare la temperatura dei guanti.
Veniamo alla pratica. Una volta caricate le due batterie (la confezione prevede un caricabatterie doppio, che permette quindi di caricarne due alla volta) e scaricata l'app Clim8 (la trovate qui per IOS, e qui invece per Android) potrete attivare i guanti seguendo le istruzioni, associandoli al telefono come si fa con qualunque altro dispositivo Bluetooth. Una volta completato il pairing, l'app (che ha bisogno di accedere alla posizione del telefono, per avere un'idea della temperatura esterna) è attiva, e vi consente di regolare la temperatura a cui volete... climatizzare i guanti.
I guanti "sentono" se vengono indossati o meno, quindi si attivano solo quando percepiscono una mano al loro interno, come potrete facilmente verificare dal LED azzurro che si accende. Siete pronti a salire in sella e partire: gli IT-Aso funzionano a meraviglia, con un bel tepore che si irradia dalle dita fino ai palmi, facendo una sostanziale differenza con le manopole riscaldabili che "mandano" il caldo dall'interno, lasciando la mano esposta all'aria. Bella la sensazione all'interno del guanto, come si ha con un guanto tecnico: il palmo e l'interno dita mantengono un'ottima sensibilità, naturalmente nei limiti di quanto sia possibile con un capo invernale.
Il mio test si è svolto con temperatura poco sopra lo zero, e i guanti IT-Aso si sono comportati a meraviglia. Soprattutto sulle dita, la sensazione di calore è pervasiva e confortevole. L'unica perplessità è legata alla durata della batteria: dopo un'ora e mezza di uso, il LED sinistro ha iniziato a lampeggiare, anche se, a onor del vero, il tragitto è durato almeno un'altra ora e il guanto continuava a scaldare: l'impressione è che si tratti di un problema di firmware che legge erroneamente lo stato di carica della batteria; attendiamo sviluppi da parte di Ixon.
In conclusione: se utilizzate la moto anche d'inverno e soffrite di freddo alle mani, la proposta di Ixon è davvero efficace. Il prezzo (319 euro) è sicuramente impegnativo, ma il prodotto è davvero bello, curato e funzionale, a meno che ovviamente non vi serva qualcosa per viaggiare tutto il giorno, nel qual caso non esistono alternative ai prodotti collegati direttamente alla batteria della moto.
Attendiamo da un lato i nuovi sviluppi della gamma IT, che arriveranno in tempo per il prossimo inverno, dall'altro le evoluzioni del software di controllo, che sicuramente arriveranno. Per ora, promossi.