La risposta Michelin al monogomma

Bridgestone e Pirelli la fanno da padrona in MotoGP e SBK. Il costruttore francese reagisce schierando nel Mondiale Endurance una moto coi suoi colori
12 febbraio 2009


Michelin in gara nel 2009
Arriva la risposta ai tanti appassionati di gare motociclistiche che si erano domandati che fine avesse fatto Michelin.
L'avvento del monogomma in MotoGP (Bridgestone) e in Superbike (Pirelli) aveva relegato in secondo piano il costruttore di pneumatici francese, per altro forte di una gamma di prodotti destinati al commercio estremamente articolata e competitiva.

Il primo team "ufficiale" Michelin
Bibendum reagisce schierando nel Campionato del Mondo di Endurance, per la prima volta nella sua storia, una moto coi suoi colori. La casa transalpina schiererà tre piloti (William Costes, Hugo Marchand e Josep Monge) con l'obiettivo dichiarato di conseguire ottimi risultati in pista e di acquisire importanti dati da riversare nello sviluppo dei nuovi pneumatici sportivi. Michelin equipaggerà quindi le Yamaha dell'Austria Racing Team (YART), vice campione del Mondo 2008, nelle sei prove del calendario del Campionato del Mondo Endurance.

Il confronto con la concorrenza
Michelin parteciperà anche ai Campionati di velocità in Italia e in Spagna. Si tratta di una scelta ponderata: in queste competizioni le gomme francesi dovranno vedersela con la più agguerrita concorrenza; la competizione - e soprattutto il confronto con gli altri brand - servirà da laboratorio per sviluppare le nuove tecnologie.
Il costruttore francese torna quindi a mostrare i muscoli nelle competizioni motociclistiche, schierando una squadra corse che difenderà i suoi colori.
Una scelta, quella di Michelin, che marca la distanza dalla MotoGP e dalla decisione - mai condivisa - di passare al monogomma.

Andrea Perfetti

 

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